10.06.2013 Views

View/Open - AperTo

View/Open - AperTo

View/Open - AperTo

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

162<br />

parte prima<br />

5.11. I rapporti con le altre figure professionali addette alla cura<br />

I rapporti con gli operatori addetti alla cura, psichiatri e psicologi vengono<br />

definiti collaborativi dai referenti dell’ASL 3 e 5, talvolta problematici dai re -<br />

fe renti dell’ASL 1-Sud e 2 97 . Le frizioni hanno origine da fattori culturali e or -<br />

ganizzativi. I primi attengono al rilievo riconosciuto al lavoro come attività ria -<br />

bilitativa: qui i medici sono più scettici degli operatori sociali. I secondi de ri -<br />

vano dall’organizzazione dei servizi psichiatrici che, di fatto, attribuiscono e -<br />

sclu sivamente allo psichiatra la responsabilità del paziente e questa re spon sa -<br />

bi lità non condivisa crea problemi nella gestione di attività che coin vol gono<br />

figure professionali non sanitarie.<br />

Degna di nota è la segnalazione della divergenza tra le valutazioni di oc cu -<br />

pabilità dei pazienti elaborate dal personale addetto alla cura e dalle figure pro -<br />

fes sionali impegnate nell’inserimento lavorativo. In questo caso sono i clinici a<br />

mo strare maggior ottimismo, indicando pronti all’inserimento lavorativo pa -<br />

zienti che hanno dato prova delle loro capacità solo all’interno del setting te ra -<br />

peutico.<br />

5.12. Le tappe fondamentali dell’inserimento lavorativo<br />

L’identificazione delle tappe costitutive del processo di inserimento la vo -<br />

rativo è modellata dall’esperienza degli intervistati, un’esperienza lar gamente<br />

condivisa, dettata oltre che dalle scelte interne ai DSM, dai vincoli economici<br />

e legislativi esterni. Le differenze che emergono riguardano il rilievo rico no -<br />

sciuto a ciascuna delle tappe canoniche e, in alcuni la valutazione delle moda -<br />

lità d’intervento. Il processo d’inserimento lavorativo viene modellato lungo<br />

otto tappe più una:<br />

1. frequenza del centro diurno, con finalità socio-riabilitative;<br />

2. elaborazione di un bilancio di competenze;<br />

3. orientamento;<br />

4. avvio a un corso di formazione;<br />

5. risocializzazione al lavoro con un «tirocinio osservativo» in cooperativa o<br />

la frequenza di un laboratorio;<br />

6. borsa lavoro;<br />

7. inserimento lavorativo;<br />

8. sostegno al paziente inserito;<br />

9. riconsiderazione del trattamento farmacologico.<br />

Sull’opportunità di avviare il processo con la partecipazione alle attività<br />

promosse da un centro diurno, diretta a promuovere le competenze socio-re -<br />

la zionali e l’autonomia (ad esempio nell’uso di mezzi pubblici per rag giun gere<br />

la se de del Centro diurno) insistono i referenti dell’ASL 3 e 5.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!