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i contesti di cura e riabilitazione<br />
le agenzie di lavoro interinale del territorio. La partecipazione delle ASL<br />
torinesi ai progetti cittadini non è - si è detto - omogenea. In specifico, mentre<br />
alcune ASL concentrano quasi tutte le proprie risorse in queste iniziative, altre<br />
accompagnano alla partecipazione a questi progetti l’impegno in altre<br />
direzioni. Al primo gruppo, che fa coincidere quasi totalmente le attività di<br />
inserimento lavorativo con la partecipazione ai progetti cittadini, si possono<br />
ricondurre le ASL 1-Nord e 3. Dalle interviste emergono comunque alcune<br />
differenze: l’ASL 1-Nord concilia la propria partecipazione ai progetti<br />
cittadini d’inserimento lavorativo con un’intensa attività di promozione del -<br />
l’autonomia abitativa, cui le altre ASL considerate possono dedicare minori ri -<br />
sorse. L’ASL 3, dotata di una équipe specializzata nell’inserimento lavorativo,<br />
de dica alla partecipazione dei progetti cittadini d’inserimento lavorativo la<br />
quota più consistente delle proprie risorse.<br />
Al secondo gruppo di ASL fanno capo la 1-Sud, la 2 e la 4. Queste ASL si<br />
caratterizzano per una maggior differenziazione delle iniziative di inserimento<br />
lavorativo quali l’individuazione autonoma di opportunità formative (ASL 1-<br />
Sud e 4), di opportunità occupazionali, identificate nel rapporto diretto con<br />
aziende anche in concorrenza, per così dire, con il CPI (ASL 1-Sud e 2), fino<br />
a spingersi alla creazione di lavoro con l’attribuzione dei lavori di pulizia dei<br />
locali dell’ASL a propri pazienti (assunti da una cooperativa), come segnala<br />
l’ASL 2, o la costituzione di una cooperativa che si occupa di catering, come<br />
segnala l’ASL 4.<br />
L’équipe dell’ASL 5 opera in stretto contatto con il CPI territoriale con il<br />
quale condivide la gestione di alcuni pazienti, così come intrattiene rapporti<br />
con i funzionari della Provincia che si occupano di inserimento lavorativo di<br />
disabili. A ciò si accompagna l’individuazioni di opportunità lavorative in<br />
contesti protetti e non, l’accompagnamento dei pazienti al CPI e alle agenzie<br />
di lavoro interinale e, per i pazienti inseriti, la gestione dei rapporti con<br />
l’équipe curante e con le aziende preso le quali sono inseriti.<br />
5.10. La condivisione delle informazioni<br />
Tutte le ASL raccolgono e conservano le informazioni relative ai pazienti<br />
avviati al lavoro ricorrendo a schede elaborate autonomamente o in raccordo<br />
con altre iniziative di più vasta portata (i progetti cittadini, Match ecc.). Dalle<br />
interviste emerge come le informazioni convergano in una banca dati solo nel<br />
caso dell’ASL 3. Manca del tutto un raccordo tra le diverse ASL. Più in<br />
generale, l’informazione circola prevalentemente lungo canali informali, più<br />
fluidi di quelli formali ma anche più vulnerabili: frizioni, disaccordi, conflitti<br />
fra i diversi operatori dei DSM possono creare blocchi comunicativi che<br />
pregiudicano la condivisione delle informazioni e la possibilità di apprendere<br />
dalla propria esperienza, dai successi così come dagli errori.<br />
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