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154<br />

5.<br />

I contesti di cura e riabilitazione<br />

parte prima<br />

Le osservazioni riportate in questo capitolo si riferiscono alle politiche di<br />

riabilitazione dei pazienti psichiatrici attivate dalla quattro ASL torinesi (1-<br />

Nord, 1-Sud, 2, 3 e 4) e dalla ASL di Collegno. I risultati - preliminari - che<br />

vengono presentati qui di seguito sono tratti dalle interviste discorsive<br />

condotte con gli operatori che, in ciascuna delle ASL considerate, si occupano<br />

di inserimento lavorativo dei pazienti psichiatrici. In specifico le figure<br />

professionali interpellate sono quella di assistente sociale per le ASL 1-Nord,<br />

1-Sud, 3 e 4; di psicologo, per l’ASL 2 e di psichiatra per l’ASL 5. Ai nostri<br />

interlocutori abbiamo chiesto di tratteggiare le politiche di riabilitazione<br />

adottate in ciascuno dei DSM di riferimento, ottenendo ora descrizioni delle<br />

prassi consolidate, ora valutazioni personali sulle medesime. A questi materiali<br />

non è pertanto legittimo chiedere di dar conto - in modo obiettivo - dello stato<br />

dell’arte sull’inserimento lavorativo dei pazienti psichiatrici nell’area torinese.<br />

Ciascuna intervista offre una ricostruzione parziale delle pratiche orga niz -<br />

za tive di cui dà conto: parziale perché ricostruita sommariamente nel contesto<br />

di un colloquio - di necessità - breve e focalizzato su più di un tema; parziale<br />

an che perché ciascuna ricostruzione è resa a partire dallo specifico punto di vi -<br />

sta del nostro interlocutore, in ragione della sua competenza professionale e<br />

del le esperienze di inserimento lavorativo di cui è stato testimone. Si tratta,<br />

tut tavia, di materiali utili alla formulazione di ipotesi sui modelli organizzativi<br />

pre valenti, ipotesi su cui sono opportuni ulteriori approfondimenti.<br />

5.1. Line di intervento adottate per favorire la riabilitazione e l’integrazione del<br />

paziente psichiatrico<br />

Le line di intervento più comuni riguardano il lavoro, la casa e le abilità<br />

relazionali. Al lavoro, inteso come strategia riabilitativa, fanno riferimento -<br />

pur con alcune differenze di accento - tutti i referenti delle ASL interpellate.<br />

Al riguardo occorre tener conto delle caratteristiche del contesto d’in ter -<br />

vista: colloqui rivolti ai referenti dell’area lavoro e da intervistatori impe gnati<br />

in un progetto, Alphaville, dedicato alla promozione dell’inserimento la vo ra -<br />

tivo di pazienti psichiatrici. Ciò, con tutta probabilità, ha indotto i nostri in -<br />

ter locutori a concentrare l’attenzione su questa linea riabilitativa a scapito di<br />

al tre. Detto altrimenti, la centralità del lavoro che emerge da queste interviste<br />

è, almeno in parte, il prodotto della relazione osservativa istituita con i nostri<br />

«te stimoni qualificati», ciò, tuttavia, non deprime la qualità delle informazioni<br />

re lative al come la riabilitazione attraverso il lavoro trova realizzazione. In que -<br />

sta direzione, ad esempio, l’indicazione che emerge dall’intervista al re fe ren te<br />

dell’ASL 3 che sottolinea la specificità di questa linea di intervento che vie ne<br />

definita come «demedicalizzata».

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