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parte prima<br />

altri due casi di inserimenti fallimentari, uno dei quali è culminato in una mu -<br />

tua reiterata e un mancato rientro che si è risolto nella risoluzione del con -<br />

tratto. Stesso esito - mancata riconferma dopo periodo di crisi - caratterizza<br />

l’in se rimento fallito nell’azienda 9 (di cui si è dato conto nel paragrafo 3.3.2.).<br />

Anche l’azienda 4 ha dovuto affrontare l’insorgere di una crisi del disabile<br />

in serito, così come ci racconta la capo-reparto: “E difatti un’annetto fa poi è<br />

sta to ricoverato... perché stava male, cioè nel senso che dava fuori di testa, cioè<br />

tu gli dicevi le cose, lui era assente... Comunque, grazie a Dio dopo questa...<br />

cura che ha fatto... è riuscito a stare un pochino meglio”.<br />

Tutti questi casi, con capacità di fronteggiamento differenti da parte del l’a -<br />

zienda, riguardano persone la cui disabilità era nota. Al contrario alla fat ti -<br />

specie b) appartengono aziende che hanno dovuto far fronte, in modo del tut -<br />

to inatteso, a situazioni anche gravi di manifestazione della patologia.<br />

In particolare l’azienda 10 che ospita già disabili psichici ai sensi della nor -<br />

ma tiva, ha visto però crescere di numero e di frequenza casi di patologia grave,<br />

ripor tando dati non solo interni al proprio contesto: “abbiamo visto un mol ti -<br />

pli carsi di casi di gente che abbiamo assunto normalmente, con selezioni ordi -<br />

na rie, e che poi hanno dato problemi... in... successivamente. che è un pro ble -<br />

ma, che, abbiamo visto, affligge non solo noi, ma molte aziende. Pare un pro -<br />

ble ma sociale, più che della nostra società Eh... penso. Parlando anche con un<br />

col lega all’unione industriale, emerge che in tutte le realtà produttive questi<br />

ca si aumentano, insomma, aumentano significativamente” (Dir. R.U.).<br />

Il direttore ci offre un’ampia gamma di esempi con manifestazioni eclatanti,<br />

il cui impatto sulla qualità del lavoro è senza dubbio grave 88 . Nel ricercare le<br />

cau se di questo problema, gli interpellati sembrano convinti che non sia possibile<br />

im putarle al contesto lavorativo, ma più probabilmente a eventi infausti, per -<br />

so nali: “E quindi... l’eziologia del, del fenomeno pare sottrarsi alle relazioni la -<br />

vo rative, inquina le relazioni lavorative come effetto, ma non ne è la causa.<br />

Almeno, non appare, non ne appare la causa. Eh... e quindi se è così, se è<br />

così... eh... le leve per rimuovere queste cause non le abbiamo, la necessità di<br />

ge stire una situazione che, che è quella insomma. E questo è un primo aspet -<br />

to”. Il giudizio formulato dagli intervistati, sembra riconducibile alla con sta ta -<br />

zio ne della concomitanza di eventi personali traumatici con l’insorgere del la<br />

ma lattia, ma non si ha notizia di indagini relative al burnout o al benessere or -<br />

ganiz zativo.<br />

L’indagine presso l’azienda 10 ha puntato l’attenzione su di un caso specifico<br />

di conduttore di mezzi pubblici che ha cominciato ad adottare una serie di<br />

comportamenti impropri, non rispettando le fermate, conducendo il mezzo su<br />

per corsi sbagliati. Di notevole interesse la fatica, il peso e la preoccupazione<br />

che traspare dalle parole degli intervistati, nel non riuscire a trovare aiuto da<br />

par te delle commissioni mediche incaricate di determinare l’idoneità al ser vi zio.<br />

La persona in questione è stata sottoposta a numerose visite di idoneità, il<br />

giudizio di inidoneità, benché da tempo presentasse sintomi e comportamenti

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