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il contesto lavorativo<br />

cui non ha avuto difficoltà particolari” (azienda 7, capreparto) “il personale<br />

che... che c’era, diciamo, erano tutta gente abbastanza a posto...”.(azienda 1,<br />

Dir. R.U.). In modo più incisivo la direttrice del personale dell’azienda 4,<br />

sottolinea che il clima del gruppo di lavoro è stato preso in considerazione<br />

come fattore determinante per scegliere dove inserire il disabile: “Non solo<br />

per... non solo si va a cercare... il mestiere che possa essere svolto da queste<br />

persone... ma si va a un po’ a cercare, là dove è possibile, l’ambiente... Se io ho<br />

una squadra in un reparto che è già difficile... ,... e nella quale sorgono spesso<br />

pro blemi relazionali, è chiaro che non vado ad inserire... una persona con dif -<br />

fi coltà in una struttura di questo tipo. La squadra del ricevimento prodotti di<br />

grande consumo è fantastica... sono legatissimi, sono molto maturi, sono uo -<br />

mi ni adulti... quindi non c’è stato nessun problema” (azienda 4).<br />

L’ultimo aspetto rilevante riguarda l’addestramento alle mansioni da eseguire.<br />

La procedura adottata dall’azienda non sembra essere diversa dalla pratica<br />

canonica per l’inserimento di un lavoratore abile: un periodo di affiancamento<br />

con il collega “esperto” che di solito svolge quella mansione. In molti casi<br />

l’affiancamento iniziale è seguito direttamente dal caporeparto, va notato però<br />

che nelle aziende di piccole dimensioni non si assiste ad una vera e propria<br />

assegnazione dell’incarico ad una persona specifica, ma sono i vari colleghi<br />

che, a seconda della necessità contingente, seguono il neo-inserito.<br />

A tal proposito in nessuna azienda è stato istituita la figura del tutor interno,<br />

molto più comune è l’assegnazione della responsabilità di controllo e di tramite fra il<br />

disabile e la direzione al caporeparto, ruolo che egli generalmente svolge per<br />

qualsiasi dipendente.<br />

e. Svolgimento della mansione<br />

Le mansioni svolte dalle persone inserite - sia manuali sia intellettuali - (per<br />

la lista delle mansioni si veda Tabella 2) sono classificabili come relativamente<br />

sem plici. Laddove sia richiesta una competenza tecnica specifica (il traduttore)<br />

il prodotto viene comunque sottoposto ad ulteriori verifiche. In molti casi gli<br />

in ter vistati riportano di aver dovuto assegnare al disabile compiti ridotti ri spet -<br />

to a quello che prevedrebbe la mansione.<br />

In linea generale in tutti i contesti si è optato per evitare di assegnare compiti<br />

po ten zialmente pericolosi. Questo riguarda trasversalmente tutte le aziende tran -<br />

ne la 11 in cui non è stato rilevato se esistano compiti con tali caratteristiche e<br />

quali siano le eventuali scelte aziendali in merito. La scelta, operata dalla di -<br />

rezione, viene riconfermata e validata nel suo scopo (evitare danno alla persona<br />

e agli altri, limitare il rischio di infortunio) sia dai responsabili di re par to, sia<br />

dai colleghi. Questa scelta ha comportato l’impossibilità di assegnare un lavoro<br />

con macchine utensili specifiche (aziende 3, 7 e 10), o di mo vi mentazione mac -<br />

chi ne (azienda 6, 4 e 5). “Perché non può guidare il mu let to? Credo più per<br />

una paura mia, nel senso...perché ci sono altre persone, quin di magari il...il fat -<br />

to che...cioè, capita a volte a tutti...no? magari di andare, che ne so, a sbattere<br />

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