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L’Alta Def<strong>in</strong>izione rappresenta<br />
oggi una <strong>del</strong>le grandi sfide per <strong>il</strong><br />
mercato audiovisivo e per <strong>il</strong> sistema<br />
<strong>del</strong>la convergenza mediale<br />
nel suo complesso. Si tratta di<br />
una trasformazione paragonab<strong>il</strong>e<br />
all’avvento <strong>del</strong> colore: così<br />
come <strong>il</strong> passaggio dal bianco e<br />
Enrico<br />
nero al colore fu una tappa fon-<br />
Manca<br />
damentale per lo sv<strong>il</strong>uppo <strong>del</strong>la<br />
televisione, l’HD è dest<strong>in</strong>ata, a sua volta, ad <strong>in</strong>trodurre<br />
nuovi standard e ad aprire nuovi mercati,<br />
sia per la produzione <strong>in</strong>dustriale di sistemi di diffusione<br />
e ricezione <strong>del</strong> segnale, sia per la produzione<br />
di nuovi contenuti.<br />
Come <strong>in</strong> tutte le fasi di transizione da una tecnologia<br />
ad un’altra, emergono contraddizioni e<br />
problematiche nuove, da affrontare. I problemi<br />
sono molti e complessi, ma un dato è certo: l’HD<br />
è, oggi, una sfida da cogliere s<strong>in</strong>o <strong>in</strong> fondo.<br />
Una r<strong>in</strong>uncia ad un impegno sull’HD significherebbe<br />
essere condannati ai marg<strong>in</strong>i <strong>del</strong> mercato<br />
<strong>in</strong>ternazionale <strong>del</strong>l’audiovisivo. Un mercato<br />
che fa registrare sp<strong>in</strong>te, almeno <strong>in</strong> apparenza,<br />
diverse e, sotto certi aspetti, anche contrapposte:<br />
da un lato ci sono i dispositivi mob<strong>il</strong>i, con<br />
la portab<strong>il</strong>ità degli schermi, che comportano<br />
un’elevata personalizzazione dei consumi. Dall’altro,<br />
i term<strong>in</strong>ali di grandi dimensioni per l’HD,<br />
dest<strong>in</strong>ati ad una fruizione di tipo fam<strong>il</strong>iare. Intanto<br />
si vanno prof<strong>il</strong>ando nuove frontiere, come, per<br />
esempio, la tv tridimensionale.<br />
Di fronte a questo scenario così <strong>in</strong>novativo,<br />
l’HD ha una storia piuttosto controversa: le prime<br />
sperimentazioni furono avviate <strong>in</strong> Giappone<br />
e <strong>in</strong> Europa negli anni ’80; ma ben presto furono<br />
accantonate. Un’azienda protagonista <strong>in</strong> questa<br />
prima fase è stata la Rai. Massimo Fichera,<br />
che, per la Rai, lavorò <strong>in</strong> quegli anni allo sv<strong>il</strong>uppo<br />
<strong>del</strong>l’HD, descrive acutamente questo periodo<br />
nel suo contributo <strong>in</strong> questo stesso Quaderno.<br />
Ripensando al suo impegno di quegli anni,<br />
mi sembra di poter dire che l’unico torto che forse<br />
ebbe la sua esperienza pionieristica fu di aver<br />
troppo anticipato i tempi.<br />
Oggi la situazione è maturata e ci dobbiamo<br />
confrontare con un con<strong>testo</strong> produttivo <strong>in</strong>terna-<br />
zionale che, anche a causa <strong>del</strong>l’avvento <strong>del</strong> digitale,<br />
punta con decisione sull’HD. Tra le nazioni<br />
impegnate con più forza nell’adozione <strong>del</strong>l’HD,<br />
troviamo Stati Uniti, Giappone, C<strong>in</strong>a e Australia.<br />
È evidente che la pressione di questi nuovi mercati<br />
è dest<strong>in</strong>ata a rendere l’HD lo standard <strong>del</strong><br />
futuro prossimo.<br />
Non è un caso che oggi, Gran Bretagna, Francia<br />
e Germania, per citare soltanto alcuni dei<br />
pr<strong>in</strong>cipali Paesi europei, stiano <strong>in</strong>vestendo <strong>in</strong><br />
modo consistente e conv<strong>in</strong>to nell’HD.<br />
L’Italia non può sottrarsi a questa nuova sfida.<br />
Occorre qu<strong>in</strong>di lavorare per superare le<br />
<strong>in</strong>certezze e sciogliere le contraddizioni che<br />
caratterizzano ancora questo nascente mercato,<br />
avendo di mira, come obiettivo prioritario,<br />
quello <strong>del</strong>la produzione di nuovi contenuti.<br />
Sono proprio i nuovi contenuti la partita<br />
decisiva su cui si gioca <strong>il</strong> successo o meno<br />
<strong>del</strong>l’HD. Sky Italia, <strong>in</strong> occasione dei mondiali<br />
di calcio, ha avviato un canale HD ed è <strong>in</strong><br />
proc<strong>in</strong>to di lanciarne altri. Questa è senz’altro<br />
una buona notizia, anche se <strong>il</strong> grosso <strong>del</strong><br />
lavoro consisterà nel fornire contenuti – e non<br />
solo quelli premium – <strong>in</strong> HD anche sulle altre<br />
piattaforme, a partire dal terrestre, che è e<br />
rimarrà ancora a lungo la modalità di ricezione<br />
più diffusa <strong>in</strong> Italia.<br />
Per dare impulso al mercato <strong>del</strong>l’HD è necessario<br />
che su questa nuova tecnologia vi sia un<br />
impegno <strong>del</strong>la Politica e, qu<strong>in</strong>di, <strong>del</strong> Parlamento<br />
e <strong>del</strong> Governo, mettendo a punto chiare scelte<br />
di politica <strong>in</strong>dustriale. Si tratta di obiettivi che<br />
<strong>in</strong>teressano <strong>il</strong> sistema-Paese ed è qu<strong>in</strong>di auspicab<strong>il</strong>e<br />
che si giunga a scelte e soluzioni condivise.<br />
A tal f<strong>in</strong>e è <strong>in</strong>dispensab<strong>il</strong>e che si determ<strong>in</strong>i<br />
uno stretto coord<strong>in</strong>amento tra attività legislativa,<br />
regolamentare, produttori ed emittenti. La<br />
regolamentazione è, ad oggi, <strong>il</strong> lato più debole<br />
per lo sv<strong>il</strong>uppo <strong>del</strong> nuovo mercato HD.<br />
Una prima criticità riguarda la disponib<strong>il</strong>ità<br />
<strong>del</strong>le frequenze. L’HD occupa porzioni di banda<br />
maggiori rispetto agli altri programmi digitali;<br />
qu<strong>in</strong>di, per poter avviare la sperimentazione<br />
di contenuti <strong>in</strong> HD, è necessario pianificare e<br />
regolamentare l’uso <strong>del</strong>le frequenze. La scarsità<br />
di frequenze terrestri è una <strong>del</strong>le ragioni per cui<br />
66 I quaderni di<br />
LA SFIDA DELL’ALTA DEFINIZIONE<br />
La sfida <strong>del</strong>l’Alta Def<strong>in</strong>izione