10.06.2013 Views

Scarica il testo del quaderno in formato pdf (1.85 MB) - Fondazione ...

Scarica il testo del quaderno in formato pdf (1.85 MB) - Fondazione ...

Scarica il testo del quaderno in formato pdf (1.85 MB) - Fondazione ...

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

MPEG-2 è lo standard più diffuso per le trasmissioni<br />

TV <strong>in</strong> HD ma compaiono all’orizzonte nuovi<br />

schemi di codifica video, più efficienti.<br />

Di trasmissioni televisive digitali <strong>in</strong> HD si parla<br />

ormai da circa vent’anni. Agli <strong>in</strong>izi, le difficoltà<br />

tecnologiche erano <strong>in</strong>sormontab<strong>il</strong>i. Non era possib<strong>il</strong>e<br />

“comprimere” <strong>il</strong> volume di dati necessari<br />

e trasmetterli ut<strong>il</strong>izzando la banda disponib<strong>il</strong>e<br />

con i normali canali analogici. Era necessario<br />

def<strong>in</strong>ire degli algoritmi di compressione per sfruttare<br />

al massimo la banda. Per questi motivi, circa<br />

una qu<strong>in</strong>dic<strong>in</strong>a di anni fa venne def<strong>in</strong>ito lo<br />

schema di codifica video MPEG-2. Accettato<br />

ormai quasi universalmente per le trasmissioni<br />

televisive digitali a def<strong>in</strong>izione standard (SD), lo<br />

MPEG-2 permette di ut<strong>il</strong>izzare un normale canale<br />

analogico terrestre per trasmettere 4-5 canali<br />

digitali <strong>in</strong> SD oppure uno <strong>in</strong> HD.<br />

Da MPEG-2 a H.264<br />

Lo schema di codifica video MPEG-2 è stato<br />

a lungo considerato sufficiente, <strong>in</strong> alcune parti<br />

<strong>del</strong> mondo, anche per le trasmissioni HD.<br />

Negli Stati Uniti, per esempio, l’HD è basata<br />

quasi esclusivamente su MPEG-2. Oggi, di<br />

conseguenza, sono molto diffusi <strong>in</strong> commercio<br />

materiali video che ut<strong>il</strong>izzano <strong>il</strong> <strong>formato</strong><br />

MPEG-2: f<strong>il</strong>m <strong>in</strong> DVD, spezzoni di f<strong>il</strong>mati da<br />

videocamere amatoriali, programmi televisivi<br />

di vario tipo. Dopo <strong>il</strong> 1995, dopo la f<strong>in</strong>alizzazione<br />

degli standard MPEG-4 e H.263, l’evoluzione<br />

<strong>del</strong>le tecniche di comunicazione video<br />

digitali e degli algoritmi di compressione ha<br />

permesso di <strong>in</strong>trodurre un nuovo standard:<br />

H.264, noto anche come MPEG-4 parte 10 o<br />

AVC. Molto più efficiente <strong>del</strong> precedente, raddoppia<br />

la “densità” di trasmissione: un normale<br />

canale per la trasmissione di segnali televisivi<br />

analogici può ora ospitare un paio di canali<br />

HD codificati secondo lo schema H.264. Il<br />

nuovo standard di compressione è stato subito<br />

adottato con entusiasmo <strong>in</strong> Europa, <strong>in</strong>nanzitutto<br />

<strong>in</strong> Francia, <strong>in</strong> seguito poi <strong>in</strong> Gran Bretagna.<br />

Anche <strong>in</strong> Italia, alcuni operatori stanno<br />

pensando di ut<strong>il</strong>izzarlo.<br />

NEI MEANDRI DELLE TECNICHE DI COMPRESSIONE DIGITALE<br />

Nei meandri <strong>del</strong>le tecniche<br />

di compressione digitale<br />

Un nuovo standard: VC-1<br />

Ma non è f<strong>in</strong>ita. Si stanno facendo strada nuovi<br />

schemi di codifica video: VC-1 è certamente<br />

uno dei più noti e garantisce una efficienza<br />

di compressione ancora più elevata. Altri stanno<br />

comparendo all’orizzonte. Già si parla di<br />

un prossimo VC-2; certamente i progressi <strong>del</strong>le<br />

tecnologie di elaborazione numerica e <strong>del</strong>la<br />

microelettronica permetteranno una rapidissima<br />

evoluzione anche <strong>in</strong> questo settore.<br />

Tutti questi standard sono basati su tecnologie<br />

video efficienti, scalab<strong>il</strong>i, <strong>in</strong> grado di produrre<br />

video ad alta qualità anche a frequenze<br />

di trasmissione dei dati decisamente <strong>in</strong>feriori<br />

rispetto alle soluzioni attuali. Possono essere<br />

ut<strong>il</strong>izzati per qualunque tipo di periferica: televisori<br />

ad Alta Def<strong>in</strong>izione, DVD, telefoni cellulari<br />

3G (terza generazione) ecc. Gli operatori<br />

di broadcast<strong>in</strong>g ne traggono enormi vantaggi:<br />

riescono a compattare <strong>in</strong> modo economico<br />

un maggior numero di programmi ad HD<br />

nello stesso “spazio”.<br />

Circuiti <strong>in</strong>tegrati per diversi sistemi<br />

di codifica<br />

Tutto ciò pone un grosso problema ai fabbricanti<br />

di chip che devono tenere <strong>il</strong> passo con <strong>il</strong><br />

costante e tumultuoso cambiamento <strong>del</strong>le normative<br />

<strong>in</strong>ternazionali. Devono poter offrire, ai<br />

produttori di apparecchiature e sistemi, chip<br />

completi e flessib<strong>il</strong>i, capaci di adeguarsi immediatamente<br />

agli standard emergenti ma che tengano<br />

conto dei più “vecchi” algoritmi di compressione<br />

senza che l’utente debba preoccuparsene<br />

troppo.<br />

In questa direzione va una serie di SoC<br />

(sistemi completi <strong>in</strong>tegrati <strong>in</strong> un unico chip di<br />

s<strong>il</strong>icio) proposti dalla STMicroelectronics. L’approccio<br />

è semplice: <strong>in</strong>tegrare a bordo <strong>del</strong><br />

componente le risorse necessarie per tutti gli<br />

algoritmi di compressione che hanno una sufficiente<br />

diffusione nel mercato, garantendo la<br />

flessib<strong>il</strong>ità necessaria per seguire i cont<strong>in</strong>ui<br />

cambiamenti <strong>del</strong>le normative e le evoluzioni<br />

degli standard.<br />

86 I quaderni di

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!