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<strong>in</strong> larga parte <strong>del</strong> territorio <strong>in</strong> HD, dando l<strong>in</strong>fa ad<br />

un mercato avido di contenuti di qualità per <strong>il</strong><br />

nuovo standard. Anche gli operatori pay, ed <strong>in</strong><br />

particolare <strong>il</strong> satellitare DirecTv, sono saliti rapidamente<br />

a bordo <strong>del</strong> treno <strong>del</strong>l’HD, dando vita<br />

ad offerte specifiche ricche di contenuti ‘Premium’.<br />

Oggi, l’HDTV americana ha abbondantemente<br />

superato lo stato di tecnologia ‘di nicchia’,<br />

trasferendosi con decisione sul mass market. Le<br />

economie di scala realizzate dalle <strong>in</strong>dustrie hanno<br />

consentito una rapidissima discesa dei prezzi<br />

dei display, anche per quelli di dimensioni r<strong>il</strong>evanti:<br />

è prevista per i prossimi mesi la caduta <strong>del</strong><br />

L’ALTA DEFINIZIONE IN AMERICA E IN GIAPPONE<br />

costo di un plasma da 42” <strong>in</strong> HD al di sotto <strong>del</strong>la<br />

soglia psicologica dei 1000 dollari. L’impegno<br />

dei broadcaster ha fatto <strong>il</strong> resto: tutti i network<br />

americani producono e trasmettono ormai la gran<br />

parte dei propri pal<strong>in</strong>sesti <strong>in</strong> HD, ed i canali locali<br />

ad essi aff<strong>il</strong>iati sono ben avviati nella transizione<br />

al nuovo standard. Resta parzialmente arretrato<br />

solo <strong>il</strong> cavo, la cui conversione alla tecnologia<br />

digitale sconta qualche ritardo strutturale<br />

<strong>in</strong> varie parti <strong>del</strong> territorio. Ma la strada verso una<br />

televisione <strong>in</strong>teramente numerica e, <strong>in</strong> larga parte,<br />

<strong>in</strong> HD è ormai segnata.<br />

Marcello Berengo Gard<strong>in</strong> Sky Italia<br />

L’Alta Def<strong>in</strong>izione <strong>in</strong> Europa<br />

Dopo anni di vero e proprio “surplace”, e dopo<br />

l’Asia e gli Stati Uniti, f<strong>in</strong>almente anche <strong>in</strong> Europa<br />

nel 2006, arriva <strong>il</strong> momento <strong>del</strong>l’HD.<br />

Il fattore scatenante per <strong>il</strong> lancio <strong>del</strong>l’HDTV<br />

all’attenzione <strong>del</strong> grande pubblico è certamente<br />

stato quello dei mondiali di calcio <strong>in</strong> Germania<br />

(giugno ’06). In vista di questo appuntamento<br />

sono state lanciate nei vari paesi <strong>del</strong>le offerte<br />

di nuovi canali pay, che ipotizzano l’esistenza<br />

di un pubblico sofisticato e ricco, disposto a<br />

pagare cifre aggiuntive pur di vivere <strong>in</strong> anticipo<br />

sugli altri l’esperienza <strong>del</strong>l’HD. Troppo presto per<br />

fare un b<strong>il</strong>ancio dei risultati di questa campagna<br />

promozionale monstre legata all’occasione dei<br />

mondiali di calcio, ma certo è che una volta lanciati<br />

questi canali e questo tipo di offerta (anche<br />

se di nicchia) sarà diffic<strong>il</strong>e tornare <strong>in</strong>dietro.<br />

Non sarebbe tuttavia appropriato sostenere<br />

che l’Europa parta colpevolmente <strong>in</strong> ritardo<br />

rispetto al resto <strong>del</strong> mondo: diversi elementi<br />

tecnologici ed economici hanno suggerito agli<br />

operatori <strong>del</strong> settore una cauta attesa. Da un<br />

lato un forte deterrente al lancio di servizi HD<br />

ha cont<strong>in</strong>uato ad essere <strong>il</strong> costo <strong>del</strong> display;<br />

dall’altro gli operatori europei si sono trovati di<br />

fronte alla rivoluzione tecnologica rappresentata<br />

dalla <strong>in</strong>troduzione <strong>del</strong> sistema di compressione<br />

MPEG-4 AVC (e dal sistema di modulazione<br />

DVB-S2 per quanto riguarda <strong>il</strong> satellite),<br />

ed hanno preferito aspettare lo stab<strong>il</strong>izzarsi di<br />

tali tecnologie per poterne sfruttare a fondo <strong>il</strong><br />

ritorno economico.<br />

La volontà di lanciare servizi commerciali è stata<br />

anche testimoniata nel corso degli ultimi due<br />

anni dalla nascita, <strong>in</strong> pressoché tutti i paesi Europei,<br />

di HD Forum, associazioni spontanee di operatori<br />

<strong>del</strong>la catena <strong>del</strong> valore radiotelevisiva aventi<br />

lo scopo di comunicare, promuovere e sostenere<br />

lo sv<strong>il</strong>uppo <strong>del</strong>la televisione <strong>in</strong> HD. Oggi sono<br />

presenti HD Forum <strong>in</strong> Francia, Italia, Germania,<br />

Ingh<strong>il</strong>terra, Spagna, Belgio, Portogallo. Esiste un<br />

Forum unico <strong>in</strong> rappresentanza dei quattro Paesi<br />

scand<strong>in</strong>avi cont<strong>in</strong>entali. Vale la pena citare l’impegno<br />

<strong>del</strong>lo HD Forum francese, che conta oggi<br />

ben 45 membri rappresentativi di tutta la catena<br />

<strong>del</strong> valore audiovisiva (editori, case di produzione,<br />

carrier, produttori di elettronica di consumo<br />

e reta<strong>il</strong>er). Tra le attività promosse dall’HD Forum<br />

France va sottol<strong>in</strong>eato <strong>il</strong> lancio di un canale dimostrativo<br />

sul satellite HotBird di Eutelsat, <strong>il</strong> recepimento<br />

nella norma ETSI TR-101-154 (DVB<br />

Implementation gui<strong>del</strong><strong>in</strong>es for the use of MPEG-<br />

2 systems, video and audio <strong>in</strong> satellite, cable and<br />

terrestrial broadcast<strong>in</strong>g applications) <strong>del</strong>lo standard<br />

MPEG-4 AVC, e la produzione di Documenti<br />

Tecnici ad uso degli operatori aventi lo scopo<br />

di suggerire procedure comuni per semplificare<br />

l’<strong>in</strong>terscambio di materiale HD tra di essi.<br />

Le <strong>in</strong>iziative spontanee dei differenti paesi europei<br />

hanno suggerito la creazione di uno European<br />

HD Forum, una sorta di “forum dei forum”, che si<br />

è costituito <strong>il</strong> 6 luglio 2005 sotto <strong>il</strong> coord<strong>in</strong>amento<br />

<strong>del</strong>l’EBU (European Broadcast<strong>in</strong>g Union) e <strong>del</strong><br />

DIF (Digital Interoperab<strong>il</strong>ity Forum).<br />

76 I quaderni di

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