Le intercettazioni telefoniche tra Diritto di cronaca e Privacy - Aiart

o dalle relative trascrizioni. 10 In primo luogo, l’Autorità ha
stabilito che “l’eventuale segreto professionale sulla fonte
della notizia non fa venir meno il dovere del giornalista di
acquisire lecitamente i documenti relativi alle trascrizioni
delle intercettazioni e di utilizzarli tenendo conto del
principio della pertinenza rispetto alle finalità perseguite”; in
secondo luogo, “anche quando l’interessato non abbia
chiesto od ottenuto nel processo penale la distruzione delle
trascrizioni, la loro diffusione deve tener conto pur sempre
dei limiti che il diritto di cronaca pone a tutela della
riservatezza”.
Anche in presenza di un fatto di interesse pubblico, la
notizia o il dato pubblicato senza il consenso dell’interessato
deve comunque rispettare il parametro dell’essenzialità
dell’informazione, nonché le disposizioni del Codice di
deontologia. Infine, ferma restando la possibilità per il
giornalista di riferire notizie e circostanze di natura privata
anche senza il consenso degli interessati (qualora esse siano
connaturate a fatti di interesse pubblico e sempre nel
rispetto dei limiti posti a tutela della riservatezza e della
dignità della persona), il provvedimento assegna una
particolare tutela a “quelle parti delle conversazioni che
attengono a comportamenti strettamente personali non
10 TOPPETTA, op. cit. 170ss
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