Le intercettazioni telefoniche tra Diritto di cronaca e Privacy - Aiart

Costituzione le appartiene, o perché ne favorisce la crescita
in termini culturali e intellettuali. Resta da valutare se
esista, in correlazione al diritto della collettività ad essere
informata, anche un obbligo di informazione. Di vero e
proprio obbligo di informazione si potrebbe formalmente
parlare con riferimento a quei soggetti che esercitano un
servizio pubblico, perché inteso in favore della collettività
indiscriminata.
Secondo le leggi di disciplina del sistema radiotelevisivo che
finora si sono succedute, l’attività radiotelevisiva ha sempre
costituito un servizio di preminente interesse generale.
Pertanto alla relativa attività di informazione è sempre stata
attribuita la massima importanza, dal momento che “I
soggetti titolari di concessione per la radiodiffusione sonora
o televisiva in ambito nazionale sono tenuti a trasmettere
quotidianamente telegiornali o giornali radio”. Per la carta
stampata, non c’è dubbio che molti quotidiani e periodici a
diffusione nazionale assolvano ad una funzione informativa
indispensabile per la collettività, ma è anche vero che nella
l. n. 47/1948 (“legge sulla stampa”) non vi è una norma
sulla quale fondare un obbligo di informazione analogo a
quello dei concessionari radiotelevisivi nazionali. Il diritto di
cronaca va riconosciuto a chi narra fatti o esprime un
pensiero utilizzando un mezzo tecnicamente idoneo ad
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