Le intercettazioni telefoniche tra Diritto di cronaca e Privacy - Aiart

all’imprenditore bresciano che avrebbe interesse a sapere
chi sarebbe potuto intervenire. 68
Dopo la pubblicazione delle intercettazioni e le indagini della
magistratura, nel settembre del 2005 Fiorani si dimette
dalla carica di amministratore delegato di BPI. La decisione
arriva dopo una nuova ipotesi di reato a suo carico. Oltre
che di aggiotaggio, insider trading e ostacolo all'attività di
vigilanza della Consob, falso in bilancio e falso prospetto,
Fiorani deve rispondere anche di falsa dichiarazione a
pubblico ufficiale.
Cominciano a filtrare le indiscrezioni su presunti
coinvolgimenti di Fazio nella vicenda.
Viene coinvolto nello scandalo anche Giovanni Consorte,
amministratore della compagnia di assicurazioni Unipol,
iscritto nel registro degli indagati, per aver partecipato al
rastrellamento delle azioni Antonveneta per conto di Fiorani.
Consorte viene indagato dalla procura di Roma per
aggiotaggio, manipolazione del mercato e ostacolo
all'autorità di vigilanza, nell'ambito dell'inchiesta sulla
scalata a BNL. Unipol avrebbe, secondo i magistrati, aiutato
Fiorani nelle illegalità della scalata Antonveneta. Consorte è
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