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relazione storica palazzo Schifitto.cdr - Renova Restauri srl

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STUDIO PREVENTIVO DELL’IMMOBILE<br />

Il primo approccio all'edificio è stato uno studio preventivo, svoltosi nel giro di circa un mese, volto a<br />

ricreare nella più accurata maniera possibile la storia del <strong>palazzo</strong> stesso, cercando di individuare<br />

eventuali modifiche apportate all'assetto originario.<br />

Molti dei dati raccolti durante questa fase sono poi confluiti nella determinazione della strategia di<br />

intervento relativa al colore del <strong>palazzo</strong>.<br />

Si è iniziato con la fase di “raccolta dati” basata su osservazioni dirette in loco che hanno fornito una<br />

serie di congetture ed ipotesi, oltre che base per una prima schedatura.<br />

L'osservazione attenta degli elementi decorativi e delle decorazioni architettoniche ha suggerito la<br />

possibile non contemporaneità dei due livelli.<br />

Se il primo livello reca infatti all'interno dei timpani triangolari o semicircolari un motivo fitomorfo a<br />

spirali, il secondo livello si limita ad una schematica piattabanda incavata da lingue verticali e<br />

decorata da una conchiglia centrale.<br />

Secondo livello del <strong>palazzo</strong> <strong>Schifitto</strong>-Casa<br />

Primo livello del <strong>palazzo</strong> <strong>Schifitto</strong>-Casa<br />

<strong>Renova</strong> <strong>Restauri</strong> <strong>srl</strong><br />

2010


Anche il confronto fra le mensole del primo e del secondo livello, a prima vista molto simili,<br />

tradiscono le loro notevoli differenze ad una più attenta osservazione.<br />

Mensole balconi 1° piano<br />

Mensole balconi 2° piano<br />

E' stata inoltre realizzata la consueta mappatura del degrado, seguita da un tentativo di interpretazione<br />

di alcune delle tracce ancora leggibili sulla superficie.<br />

Nel balcone centrale del primo piano una serie notevole di piccole lacune circolari e poco profonde<br />

sono state messe in <strong>relazione</strong> fra di loro fino a suggerire la presenza di una “pensilina” o simili, a<br />

cornice del balcone stesso. Di qualsiasi struttura si trattasse deve comunque aver avuto una scarsa<br />

durata nel tempo non essendo presente nella foto del 1922 (che si mostrerà di seguito) e essendo oggi<br />

visibili notevoli dilavamenti nell'omogeneità del colore anche in corrispondenza delle parti che<br />

avrebbero dovuto essere in un certo senso riparate dall'aggetto di questa potenziale pensilina.<br />

<strong>Renova</strong> <strong>Restauri</strong> <strong>srl</strong><br />

2010


Si è dunque proceduto parallelamente alla raccolta di foto storiche da cui si è desunto non solo la<br />

conferma dell'uniformità della tinta rosso mattone sull'intero prospetto del <strong>palazzo</strong>, piuttosto viva in<br />

una delle foto rinvenute, ma anche e soprattutto la conferma della posteriorità dell'ultimo livello<br />

dell'edificio, intuita già dalle osservazioni effettuate in loco, la cui soprelevazione è stata immortalata<br />

da una foto aerea risalente al 1922 circa (che ci era stata gentilmente messa a disposizione dai fratelli<br />

Blancato prima che mi fosse fornita da alcuni dei proprietari del <strong>palazzo</strong> stesso).<br />

<strong>Renova</strong> <strong>Restauri</strong> <strong>srl</strong><br />

2010


Si è infine proseguito con una raccolta di fonti, edite e di archivio, per le cui ultime è doveroso<br />

ringraziare in particolare l'avv. Gaetano Veninata, studioso di storia locale.<br />

Dalle fonti risulta che il <strong>palazzo</strong> individuato come appartenente a don Giovanni Casa (padre Zaccaria)<br />

risulta nel catasto del 1846 per la maggior parte affacciante su via Maestra, attuale Corso Italia (19<br />

stanze a piano terra e 19 al primo piano, più un magazzino e due botteghe) e in minima parte<br />

prospiciente su via Immacolata, cosiddetta da una statua poggiata su un piedistallo situata sulla<br />

cantoniera del <strong>palazzo</strong>.<br />

Zaccaria Gurrieri,Storia di Ragusa prima e dopo del terremoto del 1693 all'uso proprio del<br />

r. padre Zaccaria da Ragusa sacerdote minore riformato del padre S. Francesco della<br />

abbondantissima città di Ragusa , 1844<br />

“… Palazzo di don Giovanni Casa. Più sopra del detto <strong>palazzo</strong> Spadola e<br />

strada del Cassero, vi è il <strong>palazzo</strong> a man destra di don Giovanni Casa,<br />

quantunque antico, pure ne dimostra dal moderno per essere apprezzato<br />

negli intagli e nella fabbrica.”<br />

Catasto urbano di Ragusa, 1846<br />

Migliorisi Curantello Salvatore e consorti 2 ° piano Via Immacolata, 8 con 3 stanze<br />

Casa Dott. Giovanni Antonio, oggi gli eredi Stanza terrena Via Immacolata, 7<br />

Casa Dott. Giovanni Antonio, oggi gli eredi Bottega Via Maestra, 222 con camerino<br />

Casa Dott. Giovanni Antonio, oggi gli eredi Magazzino Via Maestra, 125<br />

Casa Dott. Giovanni Antonio, oggi gli eredi 19 corpi bassi Via Maestra, 126<br />

Casa Dott. Giovanni Antonio, oggi gli eredi 2° piano Via Maestra, 126 con 19 stanze<br />

Casa Dott. Giovanni Antonio, oggi gli eredi Bottega Via Maestra, 227 con 2 officine<br />

Garofalo Donna Emanuela 4 corpi bassi Via Maestra, 228 con 7 stanze<br />

Da una stima eseguita dal capomastro Innocenzo Zago il 25 agosto 1858 apprendiamo di un<br />

“dammuso a crociera sotto la camera a cantoniera per uso di archivio; cornice del piedistallo<br />

dell'Immacolata posto nella cantoniera e pilastri, basi delli pilastri”; e ancora di una “camera a<br />

cantoniera sopra l'archivio e piccolo magazzinello; balcone a oriente di pietra nera, cornice, ferro del<br />

detto balcone, adorni del sopradetto” .<br />

Per riassumere brevemente la storia del <strong>palazzo</strong>, sappiamo da un atto del 1889 che Maddalena Bertini<br />

(m. 1773) intorno alle metà del XVIII secolo demolì una casetta all'angolo fra via Maestra e via<br />

Botteghe di cui istituiva eredi i figli Filippo Neri e Nicolò.<br />

Nicolò (m. 1888), sposatosi con Marianna Molè, lasciò ai sette figli le quote della casa.<br />

Tra questi figli “volendo Pietro fabricare un quarto nuovo nella case da lui adottate, chiese ed<br />

ottenne dalle sorelle le loro porzioni di area che si aveano nel portone vecchio e baglio nella via<br />

Immacolata (16 agosto 1858)”.<br />

<strong>Renova</strong> <strong>Restauri</strong> <strong>srl</strong><br />

2010


Stima del capomastro Innocenzo Zago 25 agosto 1858<br />

[…] Metà di dammuso a crociera sotto la camera a cantoniera per uso di<br />

archivio; cornice del piedistallo dell’Immacolata posto nella cantoniera e<br />

pilastri, basi delli pilastri”<br />

“ […] camera a cantoniera sopra l’archivio e piccolo magazzinello;<br />

balcone a oriente di pietra nera, cornice, ferro del detto balcone, adorni<br />

del sopradetto”<br />

Consimile di divisione tra don Carlo Casa con fratelli Casa, 27 aprile 1859<br />

(da archivio privato)<br />

“Casa sita in via Maestra sotto la casa del sig. Giambattista Lupis,<br />

confinante con case della sig. Emanuela Garofalo e case di Emanuele<br />

Migliorisi e un’officina nella via Botteghe confinante con casa di<br />

Francesco Iacchella.”<br />

7 giugno 1889<br />

“…Frattanto la Bertini [Maddalena] comproprietaria di una dicima<br />

demolì una casetta all’angolo fra via Maestra e via Botteghe e vi costruì<br />

una casa a due piani e poscia con suo testamento del 6 settembre 1773<br />

in notaio Andrea Baglieri istituiva eredi i figli Filippo Neri e Nicolò.”<br />

“Nicolò, sposatosi con Marianna Molè, con suo testamento del 16<br />

febbraio 1888 in notaio Martino Sortino lasciò ai sette figli le quote<br />

della casa”<br />

“Volendo Pietro fabricare un quarto nuovo nella case da lui adottate,<br />

chiese ed ottenne dalle sorelle le loro porzioni di area che si aveano<br />

nel portone vecchio e baglio nella via Immacolata (16 agosto 1858)<br />

[…] avevano venduto al fratello le loro rate sul magazzino esistente<br />

sotto le case paterne”<br />

<strong>Renova</strong> <strong>Restauri</strong> <strong>srl</strong><br />

2010

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