10.06.2013 Views

L'uomo capolavoro di Dio - Assemblee di Dio in Italia

L'uomo capolavoro di Dio - Assemblee di Dio in Italia

L'uomo capolavoro di Dio - Assemblee di Dio in Italia

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Mensile delle Chiese Cristiane Evangeliche<br />

<strong>Assemblee</strong> <strong>di</strong> <strong>Dio</strong> <strong>in</strong> <strong>Italia</strong><br />

Anno XXVIII n.4 - aprile 2009<br />

osservatorio cristiano<br />

È la Pasqua<br />

del Signore<br />

La Pasqua… dall’Antico al<br />

Nuovo Testamento. Letteralmente<br />

“passaggio”, la Pasqua rappresentava<br />

la più grande solennità<br />

ebraica, l’occasione per ritornare<br />

col pensiero e col cuore al giorno<br />

della liberazione dalla schiavitù<br />

dell’Egitto (cfr. Esodo 12). Tale<br />

ricorrenza costituiva “una solenne<br />

festività per Israele”. Non voleva<br />

solo alludere alla salvezza dei<br />

primogeniti <strong>di</strong> Israele dal giu<strong>di</strong>zio<br />

<strong>di</strong> <strong>Dio</strong> verso gli egiziani. Soprattutto<br />

segna storicamente e spiritualmente<br />

il significato della liberazione<br />

civile, del passaggio dalla<br />

con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> schiavitù all’emancipazione<br />

morale. A tale scopo<br />

<strong>Dio</strong> prescrisse un preciso cerimoniale<br />

da osservare, <strong>in</strong> modo da<br />

conservare il senso simbolico dell’evento.<br />

“Quel giorno sarà per voi<br />

un giorno <strong>di</strong> ricordanza, e lo celebrerete<br />

come una festa <strong>in</strong> onore del<br />

Signore… perché Egli vi fece uscire<br />

dal paese d’Egitto”. Così Israele,<br />

anno dopo anno, celebrava la<br />

Pasqua guardando al giorno <strong>in</strong><br />

cui il Messia, il vero Liberatore, lo<br />

avrebbe liberato dal proprio peccato.<br />

Gesù rappresenta “la consolazione<br />

<strong>di</strong> Israele” e <strong>di</strong> tutta l’umanità<br />

ed è <strong>in</strong><strong>di</strong>cato come Colui “che<br />

salverà il Suo popolo dai loro peccati”<br />

(Vangelo <strong>di</strong> Matteo 1:21). Per<br />

essere tale, “…anche la nostra Pasqua,<br />

cioè Cristo, è stata immolata”<br />

(Prima Lettera ai Cor<strong>in</strong>zi 5:7).<br />

Difatti, mentre <strong>in</strong> Gerusalemme<br />

si festeggiava la Pasqua mosaica,<br />

proprio <strong>in</strong> quei giorni Gesù offriva<br />

se stesso sulla croce, si immolava<br />

per noi e <strong>di</strong>veniva “l’Agnello<br />

<strong>di</strong> <strong>Dio</strong> che toglie il peccato del mondo”.<br />

Ogni cosa è stata adempiuta<br />

<strong>in</strong> Cristo Gesù; “<strong>in</strong> lui noi abbiamo<br />

la redenzione… il perdono<br />

dei peccati” (cfr. Lettera agli Efes<strong>in</strong>i<br />

1:7), “sapendo che non con co-<br />

CristianiOggi<br />

L’uomo <strong>capolavoro</strong> <strong>di</strong> <strong>Dio</strong><br />

L’orig<strong>in</strong>e della specie o una specie orig<strong>in</strong>ale?<br />

Anche nel nostro Paese si è<br />

dato il via alle celebrazioni per<br />

commemorare i 200 anni dalla<br />

nascita <strong>di</strong> Charles Darw<strong>in</strong> e i<br />

150 anni dalla pubblicazione del<br />

suo libro: “L’orig<strong>in</strong>e delle specie”.<br />

Charles Robert Darw<strong>in</strong> (Shrewsbury,<br />

12 febbraio 1809 – Londra,<br />

19 aprile 1882) è stato un<br />

biologo, geologo e zoologo britannico<br />

celebre per aver formulato<br />

una sua teoria sull’evoluzione<br />

delle specie animali e vegetali per<br />

mutazioni e selezione naturale.<br />

Pubblicò la sua teoria, realizzata<br />

sulla base <strong>di</strong> alcuni dati raccolti<br />

nel corso <strong>di</strong> un viaggio <strong>in</strong>torno al<br />

se corruttibili, con argento o con<br />

oro, siete stati riscattati… ma con<br />

il prezioso sangue <strong>di</strong> Cristo, come<br />

quello <strong>di</strong> un agnello senza <strong>di</strong>fetto<br />

né macchia” (Prima Lettera<br />

<strong>di</strong> Pietro 1:18). La fonte della liberazione<br />

spirituale è pertanto<br />

l’opera salvifica del Salvatore Gesù,<br />

morto e risorto per noi, e il ricordo<br />

<strong>di</strong> tale redenzione e del carattere<br />

sacrificale della Sua morte<br />

è cont<strong>in</strong>uamente ravvivato <strong>in</strong> noi<br />

per mezzo della cosiddetta “Cena<br />

del Signore”: “…fate questo <strong>in</strong><br />

memoria <strong>di</strong> me” (cfr. Vangelo <strong>di</strong><br />

Luca 22:19). Mentre per Israele la<br />

Pasqua doveva essere il giorno <strong>di</strong><br />

“ricordanza”, la Chiesa rammemora<br />

la propria redenzione attraverso<br />

la consumazione del pane e<br />

mondo sulla nave HMS Beagle,<br />

<strong>in</strong> particolare durante la sua sosta<br />

alle Isole Galápagos nel libro<br />

L’orig<strong>in</strong>e delle specie (1859).<br />

Darw<strong>in</strong> elaborò una propria<br />

teoria sull’orig<strong>in</strong>e delle specie<br />

animali e vegetali, che poi estese<br />

anche all’uomo <strong>in</strong>troducendo<br />

il concetto che poche forme <strong>di</strong><br />

vita si sarebbero evolute <strong>in</strong> forme<br />

sempre più complesse me<strong>di</strong>ante<br />

schemi casuali, grazie alla<br />

selezione naturale nella lotta per<br />

la sopravvivenza. Oggi la maggiore<br />

conoscenza scientifica ha<br />

mutato i presupposti della teoria<br />

orig<strong>in</strong>ariamente enunciata da<br />

del v<strong>in</strong>o: “ogni volta che mangiate<br />

questo pane e bevete da questo<br />

calice, voi annunciate la morte del<br />

Signore…”. (Prima Lettera ai Cor<strong>in</strong>zi<br />

11:26).<br />

Naturalmente per il vero cristiano<br />

non è più concepibile limitare<br />

il ricordo dell’opera e del sacrificio<br />

del proprio Salvatore Gesù<br />

ad una sola giornata o catalogarlo<br />

come una ricorrenza annuale<br />

o una festività religiosa.<br />

Ogni giorno il credente sente il<br />

bisogno <strong>di</strong> r<strong>in</strong>ver<strong>di</strong>re l’efficacia<br />

della Sua morte e il valore delle<br />

Sue sofferenze, ogni giorno può<br />

fare appello alla potenza del sangue<br />

sparso e sempre troverà rifugio<br />

e liberazione <strong>in</strong> Cristo Gesù.<br />

Francesco Citarella<br />

attualità<br />

Darw<strong>in</strong>, mo<strong>di</strong>ficandola sostanzialmente.<br />

Il grande sconvolgimento<br />

nelle coscienze <strong>in</strong>trodotto<br />

dal pensiero espresso da Darw<strong>in</strong><br />

ha fatto molti seguaci della<br />

supremazia della conoscenza<br />

scientifica su ogni altro pensiero.<br />

Ma proprio Darw<strong>in</strong>, il vanto <strong>di</strong><br />

tanti <strong>in</strong>creduli, al term<strong>in</strong>e della<br />

sua vita trovandosi faccia a faccia<br />

con la realtà dell’eternità, non<br />

poté fondare la propria speranza<br />

sulle teorie scientifiche propugnate,<br />

ma tornò ad essere un<br />

s<strong>in</strong>cero credente <strong>in</strong> Cristo e nella<br />

Sua salvezza.<br />

l’approfon<strong>di</strong>mento è a pag<strong>in</strong>a 4<br />

io so <strong>in</strong> Chi ho creduto<br />

Una famiglia<br />

molto<br />

particolare<br />

Sono nato <strong>in</strong> una famiglia con<br />

un padre alcolizzato ed una<br />

madre depressa, ho vissuto<br />

per anni gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà, ma<br />

un giorno le cose com<strong>in</strong>ciarono<br />

a cambiare quando mia madre<br />

mi avvertì che sarebbe andata<br />

a trovare una vic<strong>in</strong>a <strong>di</strong> casa<br />

dalla quale era stata <strong>in</strong>vitata per<br />

ascoltare quello che le era accaduto<br />

da quando aveva conosciuto<br />

Gesù.<br />

a pag<strong>in</strong>a 8


2 aprile 2009<br />

c’è un messaggio per te<br />

Non stare<br />

sulla soglia<br />

“Perciò Gesù <strong>di</strong> nuovo<br />

<strong>di</strong>sse loro: In verità, <strong>in</strong><br />

verità vi <strong>di</strong>co: Io sono la<br />

porta delle pecore. Tutti<br />

quelli che sono venuti<br />

prima <strong>di</strong> me, sono stati<br />

ladri e briganti; ma<br />

le pecore non li hanno<br />

ascoltati. Io sono la porta;<br />

se uno entra per me,<br />

sarà salvato, ed entrerà<br />

ed uscirà, e troverà pastura.<br />

Il ladro non viene<br />

se non per rubare e ammazzare<br />

e <strong>di</strong>struggere;<br />

io son venuto perché<br />

abbiano la vita e l’abbiano<br />

<strong>in</strong> abbondanza”<br />

(Vangelo <strong>di</strong> Giovanni<br />

10:7-10).<br />

Nel capitolo 10 del Vangelo <strong>di</strong><br />

Giovanni Gesù si presenta come<br />

il buon Pastore delle Sue “pecore”<br />

e come la porta dell’ovile.<br />

Uno degli scopi più importanti<br />

<strong>di</strong> una porta è <strong>di</strong>videre<br />

due ambienti: il fuori e il dentro.<br />

Se sviluppiamo questa considerazione,<br />

comprenderemo<br />

meglio perché Gesù si presenta<br />

come la porta.<br />

Fuori da Gesù non c’è vita,<br />

perché Lui <strong>di</strong>ce con forza “Io<br />

sono la via, la verità e la vita;<br />

nessuno viene al Padre se non<br />

per mezzo <strong>di</strong> me” (Vangelo <strong>di</strong><br />

Giovanni 14:6). Con questa<br />

<strong>di</strong>chiarazione, Egli prende le<br />

<strong>di</strong>stanze da coloro che sostengono<br />

che tutte le religioni sono<br />

buone, perché <strong>in</strong> fondo portano<br />

a <strong>Dio</strong>. E Lui che è la Verità, <strong>di</strong>ce<br />

il vero!<br />

Non sbagliare né porta né via<br />

A un certo punto del Suo<br />

<strong>in</strong>segnamento, Gesù mette<br />

<strong>in</strong>sieme due tipi <strong>di</strong> porta e <strong>di</strong><br />

via molto <strong>di</strong>versi tra loro, anzi<br />

opposti, e ci rivolge un <strong>in</strong>vito:<br />

“Entrate per la porta stretta, poiché<br />

larga è la porta e spaziosa la<br />

via che conduce alla per<strong>di</strong>zione,<br />

e molti sono quelli che entrano<br />

per essa. Stretta <strong>in</strong>vece è la porta<br />

e angusta la via che conduce<br />

alla vita, e pochi sono quelli che<br />

la trovano” (Vangelo <strong>di</strong> Matteo<br />

7:13,14). Allora, ci sta <strong>di</strong>cendo<br />

che se siamo <strong>in</strong>teressati alla vera<br />

Vita, non dobbiamo sbagliare<br />

né porta né via. Anche se ciò<br />

potrà costare fatica.<br />

Non stare sulla soglia<br />

Dopo molto cercare siamo ora<br />

giunti davanti alla porta: che<br />

fare? Molti si accontentano <strong>di</strong><br />

sapere che <strong>di</strong>etro quella porta<br />

“abita” Gesù, ma non si decidono<br />

mai a bussare e a farsi aprire.<br />

Molti altri si limitano per una<br />

vita <strong>in</strong>tera a stare sulla soglia,<br />

con un piede dentro e uno fuori<br />

da Cristo.<br />

Questa vita fatta <strong>in</strong>evitabilmente<br />

<strong>di</strong> compromessi non ha<br />

valore alcuno, <strong>in</strong> quanto la Vita<br />

si manifesta soltanto quando<br />

CristianiOggi<br />

faremo una scelta netta a favore<br />

<strong>di</strong> Gesù e ci decideremo ad entrare,<br />

perché… “se uno entra per<br />

me, sarà salvato”. In altre parole,<br />

non c’è salvezza nell’anticamera<br />

<strong>di</strong> questo mondo…<br />

Liberati del superfluo<br />

Poniamoci ora un’altra domanda:<br />

da quella porta, possiamo<br />

passare così come siamo,<br />

anche carichi <strong>di</strong> ogni errore,<br />

resi <strong>in</strong>gombranti dal peso del<br />

peccato?<br />

Naturalmente no; se vogliamo<br />

“entrare <strong>in</strong> Cristo” dobbiamo<br />

necessariamente liberarci<br />

del superfluo, fare una sorta <strong>di</strong><br />

“cura <strong>di</strong>magrante” per perdere<br />

ogni <strong>di</strong> più che si è accumulato<br />

<strong>in</strong> noi stando lontani da Gesù e<br />

dai Suoi <strong>in</strong>segnamenti.<br />

E accettare <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare una<br />

Sua “pecora”, ovvero figli <strong>di</strong><br />

<strong>Dio</strong>, resi tali per fede e per la<br />

Sua <strong>in</strong>f<strong>in</strong>ita grazia.<br />

Liberi <strong>di</strong> scegliere<br />

Ma una volta entrati, saremo<br />

prigionieri <strong>di</strong> Cristo?


3 aprile 2009<br />

Perderemo ogni nostra libertà? “Se uno entra per me…<br />

entrerà ed uscirà, e troverà pastura”.<br />

Siamo noi a dover scegliere con gioia <strong>di</strong> appartenere a<br />

Cristo, e come parte del Suo “gregge” lasciarci condurre<br />

dal buon Pastore su “pascoli” adatti, per essere cibati opportunamente<br />

tramite la Parola <strong>di</strong> <strong>Dio</strong>.<br />

Non affidare la tua vita a ladri e briganti, guide dalla<br />

voce suadente ma del tutto <strong>di</strong>s<strong>in</strong>teressate alla salute<br />

spirituale degli altri, che ti portano a <strong>in</strong>esistenti porte<br />

secondarie.<br />

Impara <strong>in</strong>vece giorno dopo giorno a conoscere Gesù e<br />

la Sua voce e segui Lui, attraverso la porta pr<strong>in</strong>cipale e a<br />

testa alta!<br />

Chi ha la chiave?<br />

Un’ultima domanda: già che ogni porta ha una serratura,<br />

chi ha la chiave della porta <strong>di</strong> Cristo?<br />

Quella porta non si può forzare. Non esistono neppure<br />

– come taluni vorrebbero – dei passpartout per il cielo.<br />

Al contrario quella chiave è solo nelle mani <strong>di</strong> Gesù,<br />

del quale così <strong>di</strong>ce <strong>Dio</strong> profeticamente: “Metterò sulla<br />

sua spalla la chiave della casa <strong>di</strong> Davide: egli aprirà, e nessuno<br />

chiuderà; egli chiuderà, e nessuno aprirà” (Libro <strong>di</strong><br />

Isaia 22:22).<br />

E allora, senza ulteriormente r<strong>in</strong>viare, bussa alla porta<br />

<strong>di</strong> Gesù, fatti riconoscere come <strong>in</strong>teressato ad entrare,<br />

liberati <strong>di</strong> ogni <strong>in</strong>utile peso e lasciati alle spalle una volta<br />

per sempre la soglia! Troverai la Vita, <strong>in</strong> abbondanza.<br />

Signore, grazie per la straor<strong>di</strong>naria semplicità del Vangelo!<br />

Elio Varricchione<br />

un libro alla volta<br />

L’uomo <strong>di</strong> <strong>Dio</strong><br />

CristianiOggi<br />

L’autore, Oswald Jeffrey Smith, nacque l’otto novembre 1889 a Odessa,<br />

nello Stato dell’Ontario <strong>in</strong> Canada, da modesta e <strong>di</strong>gnitosa famiglia.<br />

Suo padre era un operatore del telegrafo per conto delle ferrovie canadesi.<br />

O. J. Smith si pro<strong>di</strong>gò <strong>in</strong>teramente per il m<strong>in</strong>istero cristiano <strong>in</strong>sieme<br />

con la moglie Margherita che morì alcuni anni prima <strong>di</strong> lui nel 1972.<br />

Uomo eclettico, fu pastore, evangelista, missionario, scrittore, compositore,<br />

poeta, e<strong>di</strong>tore. Morì il 25 gennaio, 1986 a Toronto (Ontario),<br />

alla veneranda età <strong>di</strong> 96 anni.<br />

Il suo libro, presentato <strong>in</strong> questo numero del giornale de<strong>di</strong>cato alla<br />

riflessione sull’uomo quale creatura, vuole essere <strong>di</strong> ulteriore stimolo a<br />

scoprire la bellezza del piano <strong>di</strong> <strong>Dio</strong> per l’umanità.<br />

Chi vive nella sottomissione alla mondanità e alle umane passioni<br />

non ha attenuanti, ma se vuole, Cristo lo condurrà nella scia lum<strong>in</strong>osa<br />

del Suo trionfo.<br />

La via che Smith <strong>in</strong><strong>di</strong>ca per il<br />

conseguimento <strong>di</strong> questo obiettivo<br />

è quella della potente ed efficace<br />

opera dello Spirito Santo.<br />

L’uomo <strong>di</strong> <strong>Dio</strong><br />

<strong>di</strong> Oswald J. Smith<br />

da richiedere a: ADI-Me<strong>di</strong>a,<br />

Via della Formica, 23 - 00155 Roma<br />

tel. 06.2284970; fax: 06.2251432<br />

e-mail: a<strong>di</strong>@a<strong>di</strong>-me<strong>di</strong>a.it<br />

Otto per mille: un’opportunità per fare del bene<br />

“Così dunque, f<strong>in</strong>ché ne abbiamo l’opportunità, facciamo del bene a tutti” (Galati 6:10)<br />

Scegli anche tu <strong>di</strong> fare del bene a poveri, bamb<strong>in</strong>i, profughi, anziani, emarg<strong>in</strong>ati e<br />

a quanti, <strong>di</strong> qualsiasi razza, nazione o religione, hanno urgente bisogno <strong>di</strong> assistenza,<br />

scegliendo a chi dest<strong>in</strong>are l’otto per mille dell’Irpef.<br />

Le Chiese Cristiane Evangeliche <strong>Assemblee</strong> <strong>di</strong> <strong>Dio</strong> <strong>in</strong> <strong>Italia</strong> non utilizzano questi fon<strong>di</strong><br />

a favore del culto, ma sostengono <strong>in</strong> <strong>Italia</strong> istituti che si de<strong>di</strong>cano con passione<br />

all’assistenza agli anziani, agli orfani, al recupero dei tossico<strong>di</strong>pendenti, alla ricerca<br />

sulle leucemie e sul cancro e altro ancora. E all’estero sono presenti da anni con importanti<br />

progetti umanitari <strong>in</strong> Burk<strong>in</strong>a Faso, Ruanda, Mali, Niger, Costa d’Avorio, In<strong>di</strong>a,<br />

Sri Lanka, Thailan<strong>di</strong>a e Indonesia.<br />

Se vuoi collaborare a queste <strong>in</strong>iziative scegli con la tua firma <strong>di</strong> dest<strong>in</strong>are l’otto per<br />

mille alle Chiese Cristiane Evangeliche <strong>Assemblee</strong> <strong>di</strong> <strong>Dio</strong> <strong>in</strong> <strong>Italia</strong>!<br />

Chiese Cristiane Evangeliche <strong>Assemblee</strong> <strong>di</strong> <strong>Dio</strong> <strong>in</strong> <strong>Italia</strong> - Via dei Bruzi, 11 - 00185 Roma - Tel. 06.491518 - www.assemblee<strong>di</strong><strong>di</strong>o.org


4 aprile 2009<br />

attualità<br />

L’uomo <strong>capolavoro</strong> <strong>di</strong> <strong>Dio</strong><br />

L’orig<strong>in</strong>e della specie o una specie orig<strong>in</strong>ale?<br />

A febbraio, anche <strong>in</strong> <strong>Italia</strong>, si<br />

è dato il via ai “Darw<strong>in</strong> day”,<br />

le celebrazioni per commemorare<br />

i 200 anni dalla nascita <strong>di</strong><br />

Charles Darw<strong>in</strong> e i 150 anni<br />

dalla pubblicazione del suo libro:<br />

“L’orig<strong>in</strong>e delle specie”.<br />

Ma chi era Charles Darw<strong>in</strong>?<br />

Se stu<strong>di</strong>assimo la sua vita ci troveremmo<br />

davanti ad un uomo<br />

che scappava da <strong>Dio</strong>.<br />

Cresciuto <strong>in</strong> una famiglia<br />

borghese, ricevette un’educazione<br />

cristiana.<br />

Suo padre voleva che stu<strong>di</strong>asse<br />

per <strong>di</strong>ventare me<strong>di</strong>co, qu<strong>in</strong><strong>di</strong><br />

lo iscrisse all’università <strong>di</strong><br />

E<strong>di</strong>mburgo; ma come studente<br />

era molto svogliato e <strong>in</strong>dolente,<br />

anche a causa della <strong>di</strong>sponibilità<br />

<strong>di</strong> denaro che aveva, per cui<br />

non riuscì a superare gli esami e<br />

dovette tornare a casa.<br />

In quei tempi era consuetu<strong>di</strong>ne<br />

che chiunque non riuscisse<br />

negli stu<strong>di</strong> <strong>in</strong>traprendesse la<br />

carriera <strong>di</strong> m<strong>in</strong>istro nella chiesa<br />

anglicana. Egual sorte toccò anche<br />

a Charles: si ritrovò a stu<strong>di</strong>are<br />

teologia a Cambridge.<br />

Ma Darw<strong>in</strong> era un donnaiolo<br />

e giocava d’azzardo e, non riuscì<br />

nemmeno <strong>in</strong> teologia anzi,<br />

alla f<strong>in</strong>e del suo corso <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>,<br />

Charles, non credeva più nell’Antico<br />

Testamento, anche se<br />

<strong>di</strong>ceva <strong>di</strong> cont<strong>in</strong>uare a prestare<br />

fede nel Nuovo Testamento.<br />

Questa sua posizione lo porterà<br />

presto lontano da <strong>Dio</strong>.<br />

Un giorno Darw<strong>in</strong> sentì parlare<br />

<strong>di</strong> una nave che faceva il<br />

giro del mondo per stu<strong>di</strong> naturalistici,<br />

e così decise <strong>di</strong> imbarcarsi<br />

sulla HMS Beagle.<br />

Viaggiò <strong>in</strong>torno al mondo<br />

per c<strong>in</strong>que anni e raccolse una<br />

gran<strong>di</strong>ssima quantità <strong>di</strong> dati e<br />

materiali, compiendo <strong>in</strong>teressanti<br />

esperienze.<br />

Nel 1859 Darw<strong>in</strong> pubblicò il<br />

libro: “L’Orig<strong>in</strong>e delle Specie”.<br />

Il successo fu imme<strong>di</strong>ato: le<br />

teorie <strong>in</strong> esso esposte, nonostante<br />

la loro orig<strong>in</strong>alità ed audacia,<br />

<strong>in</strong>contrarono il favore <strong>di</strong><br />

biologi, naturalisti, filosofi, uom<strong>in</strong>i<br />

<strong>di</strong> cultura <strong>in</strong> generale.<br />

Le ragioni del successo erano<br />

da ricercare, oltre che nell’<strong>in</strong>dubbia<br />

capacità <strong>di</strong> Darw<strong>in</strong> <strong>di</strong><br />

relazionare sulla sua attività <strong>di</strong><br />

naturalista, nel clima culturale<br />

generale creatosi <strong>in</strong> Europa già<br />

alla f<strong>in</strong>e del Settecento.<br />

L’Illum<strong>in</strong>ismo aveva segnato<br />

il trionfo della “dea Ragione”:<br />

tutto ciò che non poteva essere<br />

<strong>di</strong>mostrato o spiegato razionalmente<br />

non era degno <strong>di</strong> fede;<br />

qualcuno affermò che era stata<br />

decretata la “morte <strong>di</strong> <strong>Dio</strong>”.<br />

Darw<strong>in</strong> elaborò una propria<br />

teoria sull’orig<strong>in</strong>e delle specie<br />

animali e vegetali, che poi estese<br />

anche all’uomo.<br />

Introdusse il rivoluzionario<br />

concetto che poche forme <strong>di</strong><br />

vita (o ad<strong>di</strong>rittura una sola) si<br />

sarebbero poi evolute <strong>in</strong> forme<br />

sempre più complesse e perfezionate<br />

me<strong>di</strong>ante schemi meramente<br />

casuali, grazie alla selezione<br />

naturale nella lotta per la<br />

sopravvivenza.<br />

In sostanza, riscontrando delle<br />

notevoli varianti nell’ambito<br />

delle stesse specie, egli ipotizzò<br />

che solo la forma più vantaggiosa<br />

<strong>in</strong> rapporto all’ambiente <strong>in</strong><br />

cui vive ha maggiori possibilità<br />

<strong>di</strong> riprodursi e qu<strong>in</strong><strong>di</strong> perpetuare<br />

i propri caratteri genetici<br />

(considerati come vantaggiosi<br />

alla propria esistenza) che produrrebbero<br />

<strong>in</strong><strong>di</strong>vidui sempre<br />

più specializzati e meglio adattati<br />

all’ambiente.<br />

Da allora l’umanità ebbe una<br />

forte sp<strong>in</strong>ta ad <strong>in</strong><strong>di</strong>rizzare la<br />

propria fede nell’uomo anziché<br />

<strong>in</strong> <strong>Dio</strong>, e nacque così l’umanesimo.<br />

L’effetto <strong>di</strong> tale spostamento<br />

fu <strong>in</strong>verso a quello sperato,<br />

<strong>in</strong>fatti, anziché avanzare verso<br />

CristianiOggi<br />

una società più umana, il camm<strong>in</strong>o<br />

fu verso una società più<br />

brutale.<br />

Oggi il progresso della scienza<br />

nei vari campi (biologia, genetica,<br />

embriologia, paleontologia,<br />

biochimica, ecc.) ha consegnato<br />

<strong>in</strong> mano agli stu<strong>di</strong>osi una mole<br />

immensa <strong>di</strong> dati e la teoria dell’evoluzionismo,<br />

così come era<br />

stata orig<strong>in</strong>ariamente enunciata<br />

da Darw<strong>in</strong>, è stata profondamente<br />

mo<strong>di</strong>ficata per renderla<br />

coerente con i dati scientifici<br />

oggi <strong>in</strong> nostro possesso.<br />

Alla Parola<br />

Alla luce della Parola <strong>di</strong> <strong>Dio</strong> è<br />

possibile accettare una tale teoria?<br />

Si può ridurre l’Id<strong>di</strong>o della<br />

Bibbia, così <strong>in</strong>teressato alle<br />

vicende umane, <strong>di</strong>chiarato Signore<br />

della storia e Sovrano<br />

dell’universo, ad una specie <strong>di</strong>


5 aprile 2009<br />

“demiurgo”? Come è possibile<br />

che Egli abbia or<strong>di</strong>nato la materia<br />

visibile della creazione, averla<br />

<strong>di</strong>chiarata “molto buona”,<br />

per poi agire <strong>in</strong> un modo così<br />

“<strong>di</strong>staccato”, abbandonando a<br />

se stesso il mondo dopo averlo<br />

portato all’esistenza?<br />

Alla luce della rivelazione biblica<br />

una tale <strong>in</strong>terpretazione è<br />

<strong>di</strong>fficilmente sostenibile!<br />

I credenti “nati <strong>di</strong> nuovo”<br />

considerano la Bibbia ispirata<br />

plenariamente e verbalmente,<br />

ed essa afferma esplicitamente<br />

che la creazione non fu casuale,<br />

ma rispose ad un ben preciso<br />

piano <strong>di</strong>v<strong>in</strong>o.<br />

Gli evoluzionisti affidano tutto<br />

al caso, lasciando <strong>in</strong>tendere<br />

che tutto si svolge senza uno<br />

scopo def<strong>in</strong>ito, ma la Scrittura<br />

afferma: “I cieli furono fatti<br />

dalla parola del Signore, e tutto<br />

il loro esercito dal soffio della sua<br />

bocca. Egli ammassò le acque del<br />

mare come <strong>in</strong> un mucchio; r<strong>in</strong>chiuse<br />

gli oceani <strong>in</strong> serbatoi. Tutta<br />

la terra tema il Signore; davanti<br />

a lui abbiano timore tutti<br />

gli abitanti del mondo. Poich’egli<br />

parlò, e la cosa fu; egli comandò<br />

e la cosa apparve” (Salmo 33:6-<br />

9).<br />

Un’opera allude al suo creatore.<br />

Se già nell’ambito della musica<br />

o della letteratura si può<br />

riconoscere il compositore o lo<br />

scrittore, quanto più l’universo,<br />

la terra, la natura che ci circonda,<br />

nonché noi stessi, c’<strong>in</strong><strong>di</strong>cano<br />

l’autore <strong>di</strong> questa creazione<br />

unica.<br />

<strong>Dio</strong> è il Creatore: “Per fede<br />

compren<strong>di</strong>amo che i mon<strong>di</strong> sono<br />

stati formati dalla parola <strong>di</strong> <strong>Dio</strong>;<br />

così le cose che si vedono non<br />

sono state tratte da cose apparenti”<br />

(Ebrei 11:3).<br />

<strong>Dio</strong> ha creato ogni cosa:<br />

“I cieli furono fatti dalla parola<br />

del Signore, e tutto il loro esercito<br />

dal soffio della sua bocca…<br />

Poich’egli parlò, e la cosa fu; egli<br />

comandò e la cosa apparve” (Salmo<br />

33:6,9).<br />

È fondamentale nel pensiero<br />

cristiano il pr<strong>in</strong>cipio che ogni<br />

s<strong>in</strong>golo elemento della natura é<br />

parte della creazione <strong>di</strong> <strong>Dio</strong>.<br />

Poiché <strong>Dio</strong> ha un piano preciso<br />

ed é <strong>in</strong>teressato a realizzarlo<br />

pienamente, il credente può<br />

rivolgersi a Lui con fiducia per<br />

conoscerLo come Creatore e <strong>di</strong>scernere<br />

lo scopo e il significato<br />

della Sua creazione.<br />

<strong>Dio</strong> cont<strong>in</strong>ua a rivelarsi per<br />

esperienza <strong>di</strong>retta nella vita <strong>di</strong><br />

quanti Lo accettano come Creatore<br />

e personale Salvatore.<br />

Una cosa risulta particolarmente<br />

chiara nella rivelazione<br />

data da <strong>Dio</strong>: l’uomo occupa una<br />

posizione <strong>di</strong>st<strong>in</strong>ta dal resto della<br />

creazione.<br />

Il senso dell’esistenza dell’uomo<br />

é da ricercarsi nella sua relazione<br />

con <strong>Dio</strong> che lo ha creato<br />

e desidera stabilire con lui<br />

un’<strong>in</strong>tima comunione.<br />

L’uomo sussiste come oggetto<br />

particolare della creazione <strong>di</strong><br />

<strong>Dio</strong>, e perciò può essere appieno<br />

compreso soltanto <strong>in</strong> questo<br />

contesto.<br />

La maniera biblica <strong>di</strong> def<strong>in</strong>ire<br />

questa posizione particolare<br />

é “creato ad immag<strong>in</strong>e <strong>di</strong> <strong>Dio</strong>”,<br />

capace <strong>di</strong> stabilire un <strong>di</strong>alogo<br />

con <strong>Dio</strong>, <strong>di</strong> avere comunione<br />

con Lui.<br />

Alla luce <strong>di</strong> tutto ciò, l’uomo<br />

non è un <strong>in</strong>sieme <strong>di</strong> composti<br />

chimici da analizzare o stimare,<br />

ma l’oggetto della potenza creatrice<br />

<strong>di</strong> <strong>Dio</strong>.<br />

Per vivere <strong>in</strong> eterna comunione<br />

col nostro Creatore, dobbiamo<br />

realizzare che Colui che<br />

tanti <strong>di</strong>sprezzano, def<strong>in</strong>endoLo<br />

una ipotesi necessaria, <strong>in</strong> realtà<br />

è l’unico presupposto valido su<br />

cui fondare la nostra esistenza.<br />

Da Darw<strong>in</strong> a Cristo, dalle<br />

tenebre alla luce<br />

Al term<strong>in</strong>e della sua vita<br />

Darw<strong>in</strong> si riavvic<strong>in</strong>ò alla fede<br />

<strong>in</strong> Cristo.<br />

Negli ultimi giorni della sua<br />

vita, Lady Hope, una credente,<br />

andò a visitarlo.<br />

Quando entrò nella stanza,<br />

Darw<strong>in</strong> aveva <strong>in</strong> mano una Bibbia<br />

aperta che stava stu<strong>di</strong>ando.<br />

Si era soffermato all’epistola<br />

agli Ebrei che egli def<strong>in</strong>ì: “Il libro<br />

regale”.<br />

Poi sottol<strong>in</strong>eando alcuni passi,<br />

li commentò. Darw<strong>in</strong> <strong>di</strong>sse:<br />

“Ero un giovane con idee non<br />

ancora formate. Mi posi dei<br />

quesiti e degli <strong>in</strong>terrogativi, dubitando<br />

sempre <strong>di</strong> tutto. E con<br />

mia meraviglia, quelle idee presero<br />

piede rapidamente. La gente<br />

ne fece <strong>di</strong> loro una religione”.<br />

Poi aggiunse: “Ho una casa estiva<br />

<strong>in</strong> giar<strong>di</strong>no, che può contenere<br />

circa trenta persone. È là”<br />

<strong>di</strong>sse, <strong>in</strong><strong>di</strong>candola dalla f<strong>in</strong>estra,<br />

“desidero tanto che parliate là.<br />

So che spiegate la Bibbia nei villaggi.<br />

Domani pomeriggio desidererei<br />

che i domestici, alcuni<br />

<strong>in</strong>quil<strong>in</strong>i e i pochi vic<strong>in</strong>i si radun<strong>in</strong>o<br />

là. Voi parlerete loro <strong>di</strong><br />

Cristo e della salvezza. Desidero<br />

CristianiOggi<br />

Charles Robert Darw<strong>in</strong><br />

(Shrewsbury, 12 febbraio 1809 - Londra, 19 aprile 1882)<br />

poi che cantiate alcuni <strong>in</strong>ni con<br />

loro. Se terrete la riunione alle<br />

tre del pomeriggio, da questa f<strong>in</strong>estra<br />

potete esser certa che mi<br />

unirò al vostro canto””.<br />

Darw<strong>in</strong>, il vanto <strong>di</strong> tanti <strong>in</strong>creduli,<br />

al term<strong>in</strong>e della sua<br />

vita trovandosi faccia a faccia<br />

con la realtà dell’eternità, non<br />

poté fondare la propria esperienza<br />

sulle teorie scientifiche<br />

propugnate, ma tornò ad essere<br />

un s<strong>in</strong>cero credente <strong>in</strong> Cristo e<br />

nella Sua salvezza: “<strong>Dio</strong> ha fatto<br />

ogni cosa bella al suo tempo: egli<br />

ha perf<strong>in</strong>o messo nei loro cuori<br />

il pensiero dell‘eternità, sebbene<br />

l’uomo non possa comprendere<br />

dal pr<strong>in</strong>cipio alla f<strong>in</strong>e l’opera che<br />

<strong>Dio</strong> ha fatta” (Ecclesiaste 3:11).<br />

Domenico Modugno


6 aprile 2009<br />

Casa Emmaus è una comunità<br />

alloggio per anziani<br />

autosufficienti delle<br />

<strong>Assemblee</strong> <strong>di</strong> <strong>Dio</strong> <strong>in</strong> <strong>Italia</strong><br />

con lo scopo <strong>di</strong> provvedere<br />

assistenza spirituale, materiale<br />

e morale a quanti,<br />

nella vecchiaia, desiderano<br />

trascorrere giorni sereni<br />

<strong>in</strong> un ambiente cristiano<br />

nella conv<strong>in</strong>zione che<br />

“Quelli che sono piantati<br />

nella casa del Signore<br />

fioriranno nei cortili del<br />

nostro <strong>Dio</strong>. Porteranno<br />

ancora frutto nella vecchiaia;<br />

saranno pieni <strong>di</strong><br />

vigore e verdeggianti, per<br />

annunziare che il Signore è<br />

giusto...” (Salmo 92:13-15)<br />

L’Istituto Betania-Emmaus<br />

è stato riaperto l’1 <strong>di</strong>cembre<br />

2008, dopo alcuni lavori <strong>di</strong> ristrutturazione<br />

che hanno dotato<br />

la sede dei comfort necessari<br />

per gli ospiti e della messa a<br />

norma secondo le attuali norme<br />

<strong>di</strong> legge.<br />

Per quanto riguarda la sede<br />

dell’Assistenza all’<strong>in</strong>fanzia bisognosa,<br />

Betania, ricor<strong>di</strong>amo<br />

come questo progetto nacque<br />

dalla chiamata <strong>di</strong>v<strong>in</strong>a al compito<br />

<strong>di</strong> assistere i bamb<strong>in</strong>i avvertita<br />

da Eliana Rustici. Questa<br />

chiamata maturò attraverso du-<br />

non solo parole<br />

Casa Emmaus<br />

L’Istituto Casa Emmaus è<br />

una comunità alloggio per<br />

anziani autosufficienti delle<br />

<strong>Assemblee</strong> <strong>di</strong> <strong>Dio</strong> <strong>in</strong> <strong>Italia</strong>.<br />

Fondato nel 1962, l’Istituto ha<br />

lo scopo <strong>di</strong> provvedere assistenza<br />

spirituale, materiale e morale<br />

a credenti anziani <strong>di</strong> fede<br />

evangelica, offrendo la propria<br />

<strong>di</strong>sponibilità anche a persone<br />

<strong>di</strong> altre confessioni religiose. La<br />

struttura ha attualmente una<br />

capacità ricettiva <strong>di</strong> <strong>di</strong>eci anziani<br />

autosufficienti; è dotata <strong>di</strong><br />

sette camere, <strong>di</strong> un’ampia sala<br />

da pranzo e <strong>di</strong> adeguati servizi.<br />

All’esterno un ampio piazzale,<br />

re esperienze: durante la persecuzione<br />

delle Chiese ad opera<br />

del regime, Eliana fu obbligata<br />

a trascorrere <strong>di</strong>versi giorni<br />

nel carcere <strong>di</strong> Reg<strong>in</strong>a Coeli, e<br />

la grave malattia car<strong>di</strong>aca, poi<br />

guarita dal Signore.<br />

Per obbe<strong>di</strong>re al piano <strong>di</strong>v<strong>in</strong>o<br />

venne accettata l’offerta dei coniugi<br />

Verrico, che davano la <strong>di</strong>sponibilità<br />

<strong>di</strong> una casa a Ventosa<br />

dove, con Angel<strong>in</strong>a Arcangeli<br />

e c<strong>in</strong>que bamb<strong>in</strong>i, <strong>in</strong>iziò l’opera<br />

<strong>di</strong> Betania.<br />

La crescita degli ospiti richiese<br />

spazi maggiori. A Tor Lupa-<br />

un giar<strong>di</strong>no e una confortevole<br />

terrazza attrezzata al piano superiore,<br />

offrono agli ospiti momenti<br />

<strong>di</strong> svago e <strong>di</strong> relax.<br />

Ogni giorno si tengono riunioni<br />

<strong>di</strong> culto matt<strong>in</strong>a e pomeriggio,<br />

<strong>in</strong>tegrate da quelle della<br />

chiesa locale.<br />

Presso Casa Emmaus sono<br />

presenti i servizi <strong>di</strong> tipo alberghiero<br />

(vitto, alloggio, pulizia<br />

ambienti, lavanderia); il servizio<br />

igiene e cura della persona è<br />

garantito da personale specializzato.<br />

Perio<strong>di</strong>camente un me<strong>di</strong>co<br />

qualificato effettua visite <strong>di</strong><br />

ra (RM), oggi Fonte Nuova, il<br />

Signore provvide per ospitare i<br />

bamb<strong>in</strong>i bisognosi nella nuova<br />

sede. Raddoppiando <strong>di</strong> numero<br />

nel giro <strong>di</strong> pochi mesi, il problema<br />

dello spazio <strong>di</strong>venne ancora<br />

una volta pressante.<br />

Fu necessario affittare un fabbricato<br />

vic<strong>in</strong>o a quello <strong>di</strong> proprietà<br />

dell’orfanotrofio e, grazie<br />

all’<strong>in</strong>teressamento <strong>di</strong> credenti<br />

italiani <strong>di</strong> USA e Canada, fu<br />

acquistato un terreno e furono<br />

<strong>in</strong>iziati i lavori per una nuova<br />

sede, <strong>in</strong>augurata ufficialmente<br />

nel maggio del 1963. Altri <strong>in</strong>ter-<br />

CristianiOggi<br />

controllo ai degenti presso la<br />

struttura.<br />

L’assistenza è affidata a personale<br />

qualificato presente <strong>in</strong><br />

struttura ventiquattr’ore su ventiquattro.<br />

Casa Emmaus è nel centro <strong>di</strong><br />

Fonte Nuova (già Tor Lupara),<br />

vic<strong>in</strong>o a Via Nomentana, a pochi<br />

chilometri da Roma. Per <strong>in</strong>formazioni<br />

è possibile scrivere a<br />

Casa Emmaus, Via Monte Celio<br />

18, 00010 Fonte Nuova (RM),<br />

oppure per posta elettronica<br />

all’<strong>in</strong><strong>di</strong>rizzo casaemmaus@assemblee<strong>di</strong><strong>di</strong>o.org.<br />

Il numero telefonico<br />

è 06.9059104.<br />

Inaugurazione dell’Istituto Betania-Emmaus<br />

venti <strong>di</strong> ampliamento e ristrutturazione<br />

furono eseguiti dai<br />

successivi <strong>di</strong>rettori <strong>di</strong> Betania.<br />

Grazie a <strong>Dio</strong> ora si è potuto<br />

<strong>in</strong>augurare il nuovo reparto per<br />

l’Assistenza all’<strong>in</strong>fanzia bisognosa,<br />

e quello l’Assistenza agli<br />

anziani, della sede ristrutturata<br />

<strong>di</strong> Betania, <strong>in</strong> Fonte Nuova.<br />

I nuovi reparti sono pronti<br />

per ospitare anziani e bamb<strong>in</strong>i<br />

e certamente il Signore userà<br />

ancora questo Istituto per il bene<br />

comune.<br />

Davide Di Iorio


7 aprile 2009<br />

Scopriamo la Parola <strong>di</strong> <strong>Dio</strong><br />

L’uomo è il <strong>capolavoro</strong> <strong>di</strong> <strong>Dio</strong>;<br />

mentre tutti gli animali sono<br />

stati creati ognuno secondo la<br />

propria specie, l’uomo, una volta<br />

formato dalla polvere della<br />

terra, riceve il soffio vitale <strong>di</strong>v<strong>in</strong>o<br />

e <strong>di</strong>viene un’anima vivente:<br />

“<strong>Dio</strong> il Signore formò l’uomo<br />

dalla polvere della terra, gli soffiò<br />

nelle narici un alito vitale e l’uomo<br />

<strong>di</strong>venne un’anima vivente”<br />

(Genesi 2:7).<br />

Di nessuna cosa creata, <strong>Dio</strong><br />

ha mai detto, facciamola alla<br />

nostra immag<strong>in</strong>e e somiglianza,<br />

<strong>in</strong>vece dell’uomo sì: “Poi <strong>Dio</strong><br />

<strong>di</strong>sse: «Facciamo l’uomo a nostra<br />

immag<strong>in</strong>e, conforme alla nostra<br />

somiglianza, e abbia dom<strong>in</strong>io<br />

sui pesci del mare, sugli uccelli<br />

del cielo, sul bestiame, su tutta<br />

la terra e su tutti i rettili che strisciano<br />

sulla terra»” (Genesi 1:26).<br />

L’<strong>in</strong>tento <strong>di</strong> <strong>Dio</strong> fu <strong>di</strong> fare occupare<br />

all’uomo una posizione<br />

elevata dandogli il privilegio <strong>di</strong><br />

presiedere e “regnare” sulla natura.<br />

Egli non era semplicemente<br />

un altro animale, ma “un’anima<br />

vivente” dotata <strong>di</strong> <strong>in</strong>telligenza,<br />

<strong>di</strong> genio ed <strong>in</strong> più con possibilità<br />

<strong>di</strong> relazionarsi con <strong>Dio</strong> stesso.<br />

Questa creatura straor<strong>di</strong>naria<br />

non poteva mai trovare, tra gli<br />

animali del giar<strong>di</strong>no, un aiuto<br />

e una compagnia adatta per lui,<br />

con cui con<strong>di</strong>videre la bellezza<br />

CristianiOggi<br />

L’uomo, un’anima vivente<br />

della vita, <strong>in</strong>fatti <strong>Dio</strong>, per supplire<br />

alla solitu<strong>di</strong>ne dell’uomo<br />

<strong>in</strong>tervenne con una provvidenza<br />

al quanto meravigliosa. “L’uomo<br />

<strong>di</strong>ede dei nomi a tutto il bestiame,<br />

agli uccelli del cielo e ad<br />

ogni animale dei campi; ma per<br />

l’uomo non si trovò un aiuto che<br />

fosse adatto a lui… <strong>Dio</strong> il Signore,<br />

con la costola che aveva tolta<br />

all’uomo, formò una donna e la<br />

condusse all’uomo. L’uomo <strong>di</strong>sse:<br />

«Questa, f<strong>in</strong>almente, è ossa delle<br />

mie ossa e carne della mia carne»”.<br />

Purtroppo <strong>di</strong> tutti i privilegi<br />

ricevuti da <strong>Dio</strong>, l’uomo non<br />

ha saputo farne tesoro, la sua <strong>di</strong>subbi<strong>di</strong>enza<br />

lo <strong>in</strong>qu<strong>in</strong>ò nel suo<br />

spirito e nel suo cuore.<br />

Imparò presto ad o<strong>di</strong>are, a <strong>di</strong>ventare<br />

violento, a commettere<br />

ogni specie <strong>di</strong> azione malvagia.<br />

L’attuale sua con<strong>di</strong>zione spirituale<br />

e morale, rende l’uomo un<br />

pessimo “esemplare” <strong>di</strong> ciò che<br />

<strong>Dio</strong> ha voluto che <strong>in</strong>vece fosse.<br />

Il peccato fa dell’uomo, non<br />

un nobile pr<strong>in</strong>cipe, guidato dal<br />

lume della ragione ma un essere<br />

a volte <strong>in</strong>umano caratterizzato<br />

da ist<strong>in</strong>ti feroci, impreve<strong>di</strong>bili<br />

e subdoli.<br />

Colui che doveva custo<strong>di</strong>re il<br />

creato ed essere il suo garante è<br />

<strong>di</strong>ventato un pericolo per tutta<br />

la natura e anche verso sé stesso<br />

e gli altri.<br />

<strong>Dio</strong> però non può abbandonare<br />

l’uomo, è troppo prezioso agli<br />

occhi del Creatore per lasciarlo<br />

preda della sua natura corrotta.<br />

Gesù muore sulla croce dando<br />

all’uomo la possibilità <strong>di</strong> salvezza.<br />

Il Signore riba<strong>di</strong>sce, nei Vangeli,<br />

il valore che l’uomo ha nell’economia<br />

<strong>di</strong>v<strong>in</strong>a: “C<strong>in</strong>que passeri<br />

non si vendono per due sol<strong>di</strong>?<br />

Eppure non uno <strong>di</strong> essi è <strong>di</strong>menticato<br />

davanti a <strong>Dio</strong>; anzi, perf<strong>in</strong>o<br />

i capelli del vostro capo sono tutti<br />

contati. Non temete dunque; voi<br />

valete più <strong>di</strong> molti passeri” (Vangelo<br />

secondo Luca 12:6-7).<br />

“Ed egli <strong>di</strong>sse loro: «Chi è colui<br />

tra <strong>di</strong> voi che, avendo una pecora,<br />

se questa cade <strong>in</strong> giorno <strong>di</strong> sabato<br />

<strong>in</strong> una fossa, non la prenda e<br />

la tiri fuori? Certo un uomo vale<br />

molto più <strong>di</strong> una pecora!»” (Vangelo<br />

secondo Matteo 12:11-12).<br />

Scoprire Cristo come personale<br />

Salvatore significa riscoprire<br />

la nostra nobile ed elevata posizione<br />

all’<strong>in</strong>terno della creazione:<br />

“partecipi della natura <strong>di</strong>v<strong>in</strong>a”<br />

(II Epistola <strong>di</strong> Pietro 1:4).<br />

In Gesù si <strong>di</strong>venta delle nuove<br />

creature, capaci ancora <strong>di</strong> riflettere<br />

l’immag<strong>in</strong>e <strong>di</strong> <strong>Dio</strong>: “avete<br />

imparato… a essere <strong>in</strong>vece r<strong>in</strong>novati<br />

nello spirito della vostra<br />

mente e a rivestire l’uomo nuovo<br />

che è creato a immag<strong>in</strong>e <strong>di</strong> <strong>Dio</strong>”<br />

(Epistola agli Efes<strong>in</strong>i 4:22-24).<br />

L’uomo che si lascia ammansire<br />

dallo Spirito <strong>di</strong> <strong>Dio</strong>, non vivrà<br />

più allo stato brado, riacquisterà<br />

<strong>in</strong>vece la sua <strong>di</strong>gnità e<br />

<strong>di</strong>mostrerà spiritualità, rispecchiando<br />

qualità <strong>di</strong>v<strong>in</strong>e; “il frutto<br />

dello Spirito <strong>in</strong>vece è amore,<br />

gioia, pace, pazienza, benevolenza,<br />

bontà, fedeltà, mansuetu<strong>di</strong>ne,<br />

autocontrollo” (Epistola ai Galati<br />

5:22); e vera umanità al posto <strong>di</strong><br />

volgarità e brutalità.<br />

È tempo per l’uomo <strong>di</strong> cercare<br />

<strong>Dio</strong>, proprio come fece Nabucodonosor,<br />

re <strong>di</strong> Babilonia, “egli<br />

fu scacciato <strong>di</strong> mezzo agli uom<strong>in</strong>i,<br />

mangiò l’erba come i buoi, il<br />

suo corpo fu bagnato dalla rugiada<br />

del cielo, i capelli gli crebbero<br />

come le penne delle aquile<br />

e le sue unghie <strong>di</strong>ventarono come<br />

quelle degli uccelli. Alla f<strong>in</strong>e<br />

<strong>di</strong> quei giorni, io, Nabucodonosor,<br />

alzai gli occhi al cielo e la ragione<br />

tornò <strong>in</strong> me. Bene<strong>di</strong>ssi l’Altissimo,<br />

lodai e glorificai colui che<br />

vive <strong>in</strong> eterno… la mia maestà e<br />

il mio splendore mi furono restituiti…<br />

io fui ristabilito” (Daniele<br />

4:33-36).<br />

<strong>Dio</strong> vuole “ricreare” te, che<br />

sei un’anima vivente, così potrai<br />

abitare eternamente <strong>in</strong> nuovi<br />

cieli e nuova terra.<br />

Guer<strong>in</strong>o Perug<strong>in</strong>i


8 aprile 2009<br />

io so <strong>in</strong> Chi ho creduto<br />

Mi chiamo Gennaro e sono<br />

nato <strong>in</strong> una famiglia con gran<strong>di</strong><br />

problemi: mio padre era alcolizzato<br />

e mia madre, per questa<br />

situazione, ha vissuto per anni<br />

preda della depressione. Questo<br />

è l’ambiente nel quale sono cresciuto<br />

con mia sorella.<br />

Nell’adolescenza <strong>in</strong>iziai a frequentare<br />

l’ambiente parrocchiale<br />

e nacque <strong>in</strong> me il desiderio <strong>di</strong> avvic<strong>in</strong>armi<br />

<strong>di</strong> più alle cose <strong>di</strong> <strong>Dio</strong>.<br />

Non conoscendo altra via per<br />

raggiungere questo scopo presi<br />

la decisione <strong>di</strong> entrare <strong>in</strong> sem<strong>in</strong>ario.<br />

Mi avvic<strong>in</strong>ai all’ambiente<br />

ecclesiastico per vedere più da vic<strong>in</strong>o<br />

la vita <strong>di</strong> quanti lo frequentavano.<br />

Pensavo, <strong>in</strong>fatti, che <strong>in</strong>contrando<br />

le maggiori personalità<br />

religiose avrei potuto ricevere<br />

qualcosa da <strong>Dio</strong>: fu una<br />

completa delusione quando constatai<br />

che nessuno <strong>di</strong> loro mi parlava<br />

<strong>di</strong> Gesù.<br />

Allora <strong>in</strong>iziai a frequentare<br />

alcuni movimenti <strong>in</strong> seno alla<br />

religione ufficiale <strong>di</strong>venendone<br />

presto animatore, ma proprio <strong>in</strong><br />

quel periodo qualcosa avvenne<br />

nella mia famiglia: una sera,<br />

mentre ero a casa, mia madre mi<br />

Cristiani Oggi - Mensile delle Chiese Cristiane<br />

Evangeliche “<strong>Assemblee</strong> <strong>di</strong> <strong>Dio</strong> <strong>in</strong> <strong>Italia</strong>”.<br />

Direttore Responsabile ai sensi <strong>di</strong> legge: Francesco<br />

Toppi. Comitato <strong>di</strong> Redazione <strong>di</strong> Cristiani<br />

Oggi - Risveglio Pentecostale: V<strong>in</strong>cenzo Specchi<br />

(sostituto del presidente ex officio), Francesco<br />

Toppi, Salvatore Esposito, V<strong>in</strong>cenzo Martucci,<br />

Elio Varricchione.<br />

Direzione e Amm<strong>in</strong>istrazione: Via dei Bruzi 11,<br />

00185 Roma - Tel. 06.491518 491165<br />

e mail: cristiani.oggi@assemblee<strong>di</strong><strong>di</strong>o.org<br />

Una famiglia<br />

molto particolare<br />

La mia vita ora ha una sola ragione: vivere per Cristo Gesù<br />

<strong>di</strong>sse che sarebbe andata a trovare<br />

una vic<strong>in</strong>a <strong>di</strong> casa che l’aveva<br />

<strong>in</strong>vitata per ascoltare quello che<br />

le era accaduto da quando aveva<br />

conosciuto Gesù. Mi addormentai<br />

e, la matt<strong>in</strong>a seguente, trovai<br />

vic<strong>in</strong>o alla f<strong>in</strong>estra mia madre<br />

che piangeva.<br />

Guardandola mi accorsi che i<br />

suoi occhi non erano più spenti,<br />

ma avevano una luce particolare:<br />

<strong>in</strong> quel pianto c’era qualcosa<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>verso dal solito. Mi raccontò:<br />

“Stanotte ho <strong>in</strong>contrato il<br />

Signore, e mi ha detto che se<br />

Gli apro il cuore, Egli entrerà<br />

da me e cenerà con me”. Era<br />

avvenuta una trasformazione:<br />

la donna che prima non si curava<br />

<strong>di</strong> noi ora era <strong>di</strong>ventata una<br />

mamma felice, allegra, piena <strong>di</strong><br />

fiducia, ed anche se vi era ancora<br />

il problema <strong>di</strong> mio padre, tutto<br />

ora sembrava così <strong>di</strong>verso...<br />

Il cambiamento <strong>di</strong> mia madre<br />

mi portò così tanta gioia, ma mi<br />

sembrava che la sua conversione<br />

ostacolasse il mio desiderio <strong>di</strong><br />

vita ecclesiastica. Non ero più io<br />

ad impartire <strong>in</strong>segnamenti religiosi<br />

alla mia famiglia, adesso<br />

era mia madre che annunciava la<br />

Parola del Signore e, il più delle<br />

Redazione: Via Monti, 96 - 14100 Asti<br />

Amm<strong>in</strong>istrazione: Anna Maria Di Giuseppe<br />

Registrazione n.12/82 del 7/1/1982 Tribunale<br />

<strong>di</strong> Roma<br />

Versamenti sul c/c postale n.72198005 <strong>in</strong>testato<br />

a: Cristiani Oggi, Via dei Bruzi 11, 00185 Roma<br />

Stampa: Cooperativa Tipografica Operai srl<br />

- Vicenza<br />

La pubblicazione, <strong>di</strong>stribuita a membri e simpatizzanti<br />

delle Chiese Cristiane Evangeliche<br />

A.D.I., è sostenuta da offerte volontarie.<br />

volte, le sue parole mi facevano<br />

sentire privo <strong>di</strong> conoscenza biblica.<br />

Pensavo fa me: “Mia madre è<br />

cambiata, purtroppo mio padre è<br />

rimasto lo stesso”.<br />

Rivolsi al Signore una semplice<br />

preghiera mettendoGli davanti<br />

mio padre e promettendoGli<br />

che, se avesse potuto cambiare<br />

anche quel cuore, avrei riconosciuto<br />

che il cambiamento <strong>di</strong> mia<br />

madre non era stato solo un caso.<br />

F<strong>in</strong>o a quel momento i tentativi<br />

<strong>di</strong> cura per recuperare mio padre<br />

erano risultati del tutto <strong>in</strong>utili.<br />

Quando l’8 <strong>di</strong>cembre 1994<br />

mio padre mi <strong>di</strong>sse che avrebbe<br />

accompagnato mia madre dai<br />

vic<strong>in</strong>i <strong>di</strong> casa <strong>in</strong> occasione della<br />

visita <strong>di</strong> due credenti evangelici,<br />

mi preoccupai e gli <strong>di</strong>ssi <strong>di</strong> non<br />

lasciarsi conv<strong>in</strong>cere dai <strong>di</strong>scorsi<br />

<strong>di</strong> quelle persone, altrimenti mi<br />

avrebbe messo <strong>in</strong> <strong>di</strong>fficoltà visto<br />

che stavo frequentando il sem<strong>in</strong>ario.<br />

Dopo l’<strong>in</strong>contro notai che<br />

mio padre era pensieroso e, dopo<br />

cena si ritirò per coricarsi, ma<br />

poco dopo dalla sua stanza chiamò<br />

gridando per forti dolori allo<br />

stomaco. Mia madre <strong>in</strong>iziò a pregare<br />

per lui, e mentre mio padre<br />

In conformità al D.Lgs.196/2003 sulla tutela dei<br />

dati personali, la Redazione <strong>di</strong> Cristiani Oggi<br />

garantisce l’assoluta riservatezza <strong>di</strong> quelli <strong>di</strong> cui<br />

è <strong>in</strong> possesso. Inoltre assicura i lettori che i loro<br />

dati personali sono custo<strong>di</strong>ti <strong>in</strong> un archivio<br />

elettronico presso la sede del giornale e verranno<br />

utilizzati soltanto per <strong>in</strong>viare la corrispondenza<br />

relativa a Cristiani Oggi.<br />

Gli articoli firmati impegnano esclusivamente<br />

i loro autori. I manoscritti non pubblicati non<br />

si restituiscono.<br />

CristianiOggi<br />

confessava i suoi peccati e le sue<br />

mancanze, il Signore <strong>in</strong>tervenne<br />

potentemente. Mio padre,<br />

<strong>in</strong> quell’istante, si sentì libero<br />

dal peccato e dalla schiavitù<br />

dell’alcol: <strong>di</strong>ede il suo cuore al<br />

Signore e fu salvato. Da quel<br />

momento com<strong>in</strong>ciai ad avere un<br />

vero padre, un uomo che la mia<br />

famiglia aveva sempre desiderato:<br />

per me quella fu una grande<br />

risposta alla preghiera <strong>in</strong>nalzata<br />

al Signore. Dopo due<br />

mesi, mentre si pregava a casa, il<br />

Signore salvò anche mia sorella.<br />

Ogni cosa ora andava a posto:<br />

mio padre, guarito miracolosamente<br />

da <strong>di</strong>sturbi al cuore trovò<br />

lavoro.<br />

Dopo tutti questi fatti sentivo<br />

nel mio cuore <strong>di</strong> non essere nella<br />

strada giusta, ma mi fermava<br />

l’orgoglio <strong>di</strong> essere un bravo<br />

religioso.<br />

Nel maggio del 1995 un credente<br />

venne a farci visita e, parlando,<br />

mi mostrò chiaramente<br />

che per servire il Signore non<br />

bisognava seguire una religione,<br />

ma mettere <strong>in</strong> pratica la Parola<br />

<strong>Dio</strong>.<br />

Una matt<strong>in</strong>a presto mia madre<br />

ci svegliò tutti perché aveva il<br />

desiderio che potessimo pregare<br />

con lei. Eravamo così tutti e<br />

quattro <strong>in</strong>g<strong>in</strong>occhiati accanto al<br />

letto e stavamo pregando, quando<br />

realizzai all’improvviso che<br />

veramente il Signore era presente<br />

lì <strong>in</strong> mezzo a noi.<br />

Fui così grandemente benedetto<br />

lì, <strong>in</strong>g<strong>in</strong>occhiato accanto al<br />

letto, che chiesi a Gesù <strong>di</strong> venire<br />

nel mio cuore e <strong>di</strong> salvarmi. In<br />

quel momento fui sicuro <strong>di</strong> essere<br />

salvato: tutto era nuovo,<br />

ed il mio cuore era cambiato,<br />

ora batteva solo per Gesù.<br />

Lasciai subito tutto: il sem<strong>in</strong>ario,<br />

l’ambiente parrocchiale, le<br />

amicizie. Da allora la mia vita ha<br />

una sola ragione: vivere per Cristo<br />

Gesù.<br />

Gennaro Chiocca<br />

Cristiani Oggi, nel prossimo numero: Pace nella tempesta - Per prenotare copie aggiuntive tel. 049.605127 o fax 049.612565 entro il 20 aprile<br />

questa copia ti è stata offerta da:

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!