CARTOGRAFIA DEL VINO - LAC
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Carte topografi che<br />
SF > 1<br />
SF = 1<br />
Fig. 37 – Proiezione di Mercatore trasversa secante.<br />
SF < 1<br />
dei fusi è contenuta in 6° in longitudine, al meridiano centrale<br />
è applicato un fatt ore di contrazione di scala (0,9996), e l’estensione<br />
in latitudine è limitata a 84° Nord e 80° Sud [Fig. 37].<br />
La determinazione delle coordinate piane di un punto<br />
è un procedimento per fasi successive. Il primo passo consiste<br />
nella determinazione del fuso di appartenenza della<br />
posizione cercata (questa indicazione è rintracciabile a margine<br />
o all’interno della carta topografi ca utilizzata), quindi<br />
occorre stabilire se la posizione è a Nord o a Sud dell’equatore<br />
(infatt i, le coordinate UTM hanno valore sia nell’emisfero<br />
sett entrionale che meridionale). A questo punto la posizione<br />
viene fi ssata individuando le coordinate cartesiane<br />
E (Est- ascissa) ed N (Nord-ordinata) per interpolazione<br />
come descritt o in precedenza. Occorre osservare che l’origine<br />
delle coordinate piane è situata fuori del fuso in modo<br />
da tratt are solo coordinate positive. Per tale ragione al meridiano<br />
centrale è att ribuito un valore convenzionale di ascissa<br />
pari a 500000m (falsa origine), mentre per quanto concerne<br />
le ordinate, nell’emisfero boreale hanno valore zero<br />
all’equatore e crescono procedendo verso il polo Nord, per<br />
contro nell’emisfero australe decrescono procedendo verso<br />
Sud a partire dal valore 10000000m (falsa origine) in corrispondenza<br />
dell’equatore. Inoltre, per un uso del sistema di<br />
coordinate piane UTM senza una relativa soluzione di continuità,<br />
in corrispondenza delle zone marginali dei fusi, il<br />
sistema medesimo è caratt erizzato da una sovrapposizione<br />
dei fusi adiacenti di 30’ in longitudine che corrispondono<br />
Asse polare<br />
Meridiano<br />
centrale<br />
SF = 0,9996<br />
Limite pratico<br />
della proiezione<br />
SF = 1,0004<br />
Asse<br />
cilindrico<br />
Origine coordinate<br />
cartesiane<br />
E = 500000m,<br />
N = 0; 10000000m<br />
all’equatore ad una distanza di circa 55.000m; conseguentemente<br />
gli elementi cartografi ci che ricadono in tale zona<br />
di sovrapposizione riportano ai margini coordinate doppie<br />
relative ai due fusi adiacenti [Fig. 38, 39].<br />
Per semplifi care la sequenza di coordinate UTM, si<br />
può applicare il metodo MGRS che facilita la scritt ura<br />
della sequenza di coordinate: infatt i, in questo caso, ogni<br />
fuso è suddiviso in fasce di latitudine dell’ampiezza di 8°<br />
a cui è att ribuita una lett era [Fig. 40]; a loro volta queste<br />
zone di 6° x 8° sono suddivise in quadrati di 100 km di<br />
lato a cui sono assegnate due lett ere, secondo uno schema<br />
che assicura di distinguere ogni quadrato da quelli<br />
circostanti, di cui la prima sostituisce le cifre fi no alle<br />
centinaia di chilometri della coordinata Est UTM, mentre<br />
la seconda eff ett ua la medesima sostituzione per la<br />
coordinata Nord.<br />
Quindi la sequenza di coordinate MGRS è composta<br />
da [Fig. 41]:<br />
• designazione di zona (32T),<br />
• identifi cazione del quadrato di 100km di lato (NP),<br />
• localizzazione numerica<br />
(7316091760: 73160mE, 91760mN).<br />
Per quanto concerne la localizzazione numerica occorre<br />
osservare che può essere composta da 0, 2, 4, 6, 8, 10<br />
cifre a seconda che la precisione delle coordinate sia corrispondente<br />
alle centinaia di migliaia, decine di migliaia,<br />
migliaia, centinaia, decine o unità di metri.<br />
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