CARTOGRAFIA DEL VINO - LAC
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Carte topografi che<br />
La data di edizione o di aggiornamento<br />
Consente di valutare l’affi dabilità della carta: infatt i, se<br />
si dispone di una carta non aggiornata all’epoca dell’utilizzo,<br />
i dati in essa contenuti possono non rispecchiare fedelmente<br />
la situazione sul terreno e questo signifi ca che il<br />
documento cartografi co in questione non è accurato dal<br />
punto di informativo.<br />
La direzione del Nord<br />
Le carte topografi che sono orientate tipicamente con<br />
il Nord rivolto verso la parte alta del foglio cartografi co.<br />
Inoltre, a margine della carta sono disegnate tre frecce che<br />
mostrano la direzione del Nord Geografi co (indicato con<br />
N, è il punto dell’emisfero sett entrionale dove convergono<br />
i meridiani), del Nord Rete (indicato con N , è il Nord del<br />
r<br />
sistema di coordinate piane della carta) e del Nord Magnetico<br />
(indicato con N , è il Nord indicato dall’ago della<br />
m<br />
bussola) in corrispondenza del centro della carta [Fig. 26].<br />
Le relazioni tra le direzioni angolari rispett o ai suddett i<br />
riferimenti sono riportate invece nelle fi gure 27 e 28.<br />
Da osservare che l’infl uenza della declinazione magnetica<br />
e della sua variazione annuale è particolarmente importante<br />
nel caso della navigazione terrestre di precisione;<br />
infatt i, un errore di 1° su una distanza rett ilinea orizzontale<br />
di 3km comporta uno spostamento dalla posizione corrett<br />
a di oltre 50m.<br />
Le curve di livello e i punti quotati<br />
Le curve di livello sono curve immaginarie (non esistono<br />
sul terreno) che risolvono brillantemente la rappresentazione<br />
della terza dimensione sulla superfi cie bidimensionale<br />
della carta; matematicamente sono defi nite come il<br />
luogo geometrico di tutt i i punti aventi la medesima quota;<br />
dal punto di vista grafi co presentano la particolarità di<br />
non incrociarsi.<br />
I parametri che le caratt erizzano sono due: l’equidistanza<br />
(dislivello costante tra una curva e la successiva) e l’intervallo<br />
(distanza planimetrica variabile tra una curva e la<br />
successiva); poiché l’equidistanza è costante, la variabilità<br />
dell’intervallo è funzione della pendenza della superfi cie<br />
topografi ca, nel senso che al diminuire dell’intervallo la<br />
pendenza aumenta e viceversa.<br />
Le curve dirett rici sono tipicamente associate ad una<br />
quota (espressa in metri rispett o al livello medio del mare)<br />
indicata da un valore numerico le cui cifre sono orientate<br />
in funzione della pendenza (la base del numero è rivolta<br />
verso il terreno più basso) e disegnate con tratt o continuo<br />
d = declinazione magnetica [varia con la posizione e nel tempo;<br />
(+) se orientale rispetto a N,<br />
(-) se a occidente rispetto a N]<br />
Y = convergenza del meridiano<br />
N = Nord geografi co<br />
N = Nord magnetico<br />
N m m<br />
N = Nord rete<br />
r<br />
d = -2° 10,1’<br />
y = +1° 23’<br />
Declinazione magnetica al 1° gennaio 2000;<br />
variazione D d = +05,3’.<br />
Nel 2010 la declinazione magnetica risulta:<br />
d = -2° 10,1’ + 05,3’ = -2° 04,8’<br />
Fig. 26 – N, Nr, Nm.<br />
d = declinazione magnetica [varia con la posizione e nel tempo;<br />
(+) se orientale rispetto a N,<br />
(-) se a occidente rispetto a N] N<br />
(AP) = anomalia = [AP] -y<br />
[AP] = azimut<br />
Y = convergenza del meridiano<br />
N = Nord geografi co<br />
Nr N = Nord magnetico<br />
m<br />
N = Nord rete<br />
r<br />
[AP] = azimut magnetico<br />
m<br />
Nm [AP] = [AP] m + (-d) = [AP] m - d<br />
d<br />
Fig. 27 – Determinazione dell’azimut geografi co da azimut magnetico<br />
occidentale.<br />
A<br />
A<br />
Y<br />
[AP]<br />
Y<br />
d<br />
(AP)<br />
[AP] m<br />
d = declinazione magnetica [varia con la posizione e nel tempo;<br />
(+) se orientale rispetto a N,<br />
(-) se a occidente rispetto a N]<br />
(AP) = anomalia = [AP] -y<br />
[AP] = azimut<br />
N = Nord geografi co<br />
N<br />
Nm Nr N = Nord magnetico<br />
m<br />
N = Nord rete<br />
r<br />
[AP] = azimut magnetico<br />
m<br />
d<br />
[AP] = [AP] m + (+d) = [AP] m + d<br />
[AP]<br />
(AP)<br />
N<br />
Y<br />
[AP] m<br />
Fig. 28 – Determinazione dell’azimut geografi co da azimut magnetico<br />
orientale.<br />
più grosso di quelle intermedie, mentre le ausiliarie (aventi<br />
equidistanza, in genere, dimezzata rispett o a quella delle<br />
curve ordinarie, sono impiegate quando l’informazione<br />
altimetrica fornita dagli altri tipi di curve è insuffi ciente<br />
a descrivere morfologie povere di variazioni altimetriche,<br />
N r<br />
P<br />
P<br />
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