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CARTOGRAFIA DEL VINO - LAC

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30<br />

Carte topografi che<br />

La data di edizione o di aggiornamento<br />

Consente di valutare l’affi dabilità della carta: infatt i, se<br />

si dispone di una carta non aggiornata all’epoca dell’utilizzo,<br />

i dati in essa contenuti possono non rispecchiare fedelmente<br />

la situazione sul terreno e questo signifi ca che il<br />

documento cartografi co in questione non è accurato dal<br />

punto di informativo.<br />

La direzione del Nord<br />

Le carte topografi che sono orientate tipicamente con<br />

il Nord rivolto verso la parte alta del foglio cartografi co.<br />

Inoltre, a margine della carta sono disegnate tre frecce che<br />

mostrano la direzione del Nord Geografi co (indicato con<br />

N, è il punto dell’emisfero sett entrionale dove convergono<br />

i meridiani), del Nord Rete (indicato con N , è il Nord del<br />

r<br />

sistema di coordinate piane della carta) e del Nord Magnetico<br />

(indicato con N , è il Nord indicato dall’ago della<br />

m<br />

bussola) in corrispondenza del centro della carta [Fig. 26].<br />

Le relazioni tra le direzioni angolari rispett o ai suddett i<br />

riferimenti sono riportate invece nelle fi gure 27 e 28.<br />

Da osservare che l’infl uenza della declinazione magnetica<br />

e della sua variazione annuale è particolarmente importante<br />

nel caso della navigazione terrestre di precisione;<br />

infatt i, un errore di 1° su una distanza rett ilinea orizzontale<br />

di 3km comporta uno spostamento dalla posizione corrett<br />

a di oltre 50m.<br />

Le curve di livello e i punti quotati<br />

Le curve di livello sono curve immaginarie (non esistono<br />

sul terreno) che risolvono brillantemente la rappresentazione<br />

della terza dimensione sulla superfi cie bidimensionale<br />

della carta; matematicamente sono defi nite come il<br />

luogo geometrico di tutt i i punti aventi la medesima quota;<br />

dal punto di vista grafi co presentano la particolarità di<br />

non incrociarsi.<br />

I parametri che le caratt erizzano sono due: l’equidistanza<br />

(dislivello costante tra una curva e la successiva) e l’intervallo<br />

(distanza planimetrica variabile tra una curva e la<br />

successiva); poiché l’equidistanza è costante, la variabilità<br />

dell’intervallo è funzione della pendenza della superfi cie<br />

topografi ca, nel senso che al diminuire dell’intervallo la<br />

pendenza aumenta e viceversa.<br />

Le curve dirett rici sono tipicamente associate ad una<br />

quota (espressa in metri rispett o al livello medio del mare)<br />

indicata da un valore numerico le cui cifre sono orientate<br />

in funzione della pendenza (la base del numero è rivolta<br />

verso il terreno più basso) e disegnate con tratt o continuo<br />

d = declinazione magnetica [varia con la posizione e nel tempo;<br />

(+) se orientale rispetto a N,<br />

(-) se a occidente rispetto a N]<br />

Y = convergenza del meridiano<br />

N = Nord geografi co<br />

N = Nord magnetico<br />

N m m<br />

N = Nord rete<br />

r<br />

d = -2° 10,1’<br />

y = +1° 23’<br />

Declinazione magnetica al 1° gennaio 2000;<br />

variazione D d = +05,3’.<br />

Nel 2010 la declinazione magnetica risulta:<br />

d = -2° 10,1’ + 05,3’ = -2° 04,8’<br />

Fig. 26 – N, Nr, Nm.<br />

d = declinazione magnetica [varia con la posizione e nel tempo;<br />

(+) se orientale rispetto a N,<br />

(-) se a occidente rispetto a N] N<br />

(AP) = anomalia = [AP] -y<br />

[AP] = azimut<br />

Y = convergenza del meridiano<br />

N = Nord geografi co<br />

Nr N = Nord magnetico<br />

m<br />

N = Nord rete<br />

r<br />

[AP] = azimut magnetico<br />

m<br />

Nm [AP] = [AP] m + (-d) = [AP] m - d<br />

d<br />

Fig. 27 – Determinazione dell’azimut geografi co da azimut magnetico<br />

occidentale.<br />

A<br />

A<br />

Y<br />

[AP]<br />

Y<br />

d<br />

(AP)<br />

[AP] m<br />

d = declinazione magnetica [varia con la posizione e nel tempo;<br />

(+) se orientale rispetto a N,<br />

(-) se a occidente rispetto a N]<br />

(AP) = anomalia = [AP] -y<br />

[AP] = azimut<br />

N = Nord geografi co<br />

N<br />

Nm Nr N = Nord magnetico<br />

m<br />

N = Nord rete<br />

r<br />

[AP] = azimut magnetico<br />

m<br />

d<br />

[AP] = [AP] m + (+d) = [AP] m + d<br />

[AP]<br />

(AP)<br />

N<br />

Y<br />

[AP] m<br />

Fig. 28 – Determinazione dell’azimut geografi co da azimut magnetico<br />

orientale.<br />

più grosso di quelle intermedie, mentre le ausiliarie (aventi<br />

equidistanza, in genere, dimezzata rispett o a quella delle<br />

curve ordinarie, sono impiegate quando l’informazione<br />

altimetrica fornita dagli altri tipi di curve è insuffi ciente<br />

a descrivere morfologie povere di variazioni altimetriche,<br />

N r<br />

P<br />

P<br />

28

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