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CARTOGRAFIA DEL VINO - LAC

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d) Gli errori aleatori si manifestano per una serie di ragioni<br />

dovute al caso e, quindi, il modo in cui essi agiscono<br />

sui valori stimati è imprevedibile; in genere sono<br />

di piccola entità e si ammett e che, in un campione di<br />

misure, la loro occorrenza segua la legge della distribuzione<br />

normale con valore medio uguale a zero. L’errore<br />

tipo degli errori casuali, chiamato tipicamente scarto<br />

quadratico medio (s.q.m. = σ), costituisce la base per<br />

quantifi care l’incertezza delle misure eff ett uate su una<br />

carta topografi ca [Fig. 21].<br />

Se si fa riferimento alla fi gura 22, il 68,3% degli errori<br />

aleatori è situato nell’intervallo ±1σ e la quasi totalità dei<br />

medesimi errori è invece compreso tra ±3σ. Quando gli<br />

errori cadono più lontano, tra ±3σ e ±4σ, vengono spesso<br />

considerati come errori grossolani: infatt i, la probabilità<br />

che si verifi chino errori più grandi di ±3σ è meno dell’1%.<br />

All’entità dello s.q.m. è associata la precisione della<br />

carta topografi ca. Ne segue, che più lo s.q.m. è piccolo<br />

più la carta è precisa. D’altra parte, il fatt o che la carta sia<br />

precisa non garantisce tutt avia che sia esatt a, a causa della<br />

presenza di eventuali bias, come è indicato nella fi gura<br />

Osservazioni precise ed accurate<br />

Fig. 21 – Precisione e accuratezza.<br />

Nome<br />

Scarto quadratico medio (s.q.m.= σ)<br />

Scarto probabile (lineare)<br />

Scarto tipo (lineare)<br />

Errore<br />

Tabella 1<br />

(1)<br />

Osservazioni precise, ma non accurate<br />

(2)<br />

Osservazioni né precise, né accurate<br />

(3)<br />

23, dove la carta (1) è più precisa della carta (2) perché<br />

s.q.m. (1) < s.q.m. (2), anche se entrambe sono esatt e perché<br />

tutt e e due caratt erizzate da M = 0. Per contro, la carta<br />

(3) è più precisa della (1) e della (2), ma è inesatt a poiché<br />

M ≠ 0 a causa della presenza di un certo bias.<br />

È possibile defi nire, in funzione della legge di distribuzione<br />

normale (legge di Gauss), una serie di valori che<br />

sono utilizzati nell’ambito di norme di qualità (Tabella 1).<br />

Spesso si fa riferimento allo scarto tipo, per cui la norma<br />

di verifi ca della qualità potrebbe recitare: la coordinata x<br />

(o y, o la quota) del 90% dei punti misurati sulla carta non<br />

deve discostarsi dalla posizione vera (terreno) più di 5m.<br />

Pertanto, secondo quanto recita la tabella 1, deve essere<br />

rispett ata la condizione 1,6449 · σ ≤ 5m. e quindi σ ≤<br />

3,04 m. In altre parole, lo s.q.m. dei valori osservati non<br />

deve superare 3,04m.. Nel caso in cui la misura presenti<br />

un residuo maggiore di 3σ deve considerarsi sbagliata ed<br />

eliminabile dalla serie dei valori campionati.<br />

Fig. 22 – Distribuzione statistica degli errori casuali.<br />

(3)<br />

Fig. 23 – Differenti distribuzioni di errori.<br />

Probabilità<br />

(% sul n° di osservazioni)<br />

M≠0 M=0<br />

BIAS<br />

Carte topografi che<br />

MEDIA = 0<br />

68,3%<br />

95,4%<br />

99,7%<br />

Calcolo<br />

68,27 1,0 · σ<br />

50 0,6745 · σ<br />

90 1,6449 · σ<br />

> 99,73 > 3,0 · σ<br />

(1)<br />

(2)<br />

27

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