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CARTOGRAFIA DEL VINO - LAC

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26<br />

Carte topografi che<br />

PUNTO<br />

LINEA<br />

AREA<br />

Risultati elezioni<br />

(% dei voti)<br />

Portata viabilità<br />

> 10 t<br />

5 - 10 t<br />

Precipitazioni<br />

25<br />

20<br />

15<br />

10<br />

Fig. 20 – Dati razionali.<br />

0 cm<br />

Produzione<br />

minerali<br />

Portata fluviale (m 3 /h)<br />

Infatt i, questa condizione si verifi ca nell’ambito del<br />

foglio cartografi co se le deformazioni lineari sono minori<br />

dell’entità del grafi cismo.<br />

In altre parole, se la scala nominale (SN) della carta<br />

è 1/S e D è la lunghezza della dimensione maggiore<br />

dell’elemento cartografi co considerato, ossia la diagonale,<br />

mentre k è il fatt ore di scala FS, allora deve risultare<br />

che la lunghezza eff ett iva meno la lunghezza nominale<br />

deve essere minore o uguale all’entità del grafi cismo<br />

a scala reale:<br />

D·k·S - D·S ≤ (0,2·10 -1 ) · S [cm]<br />

Da questa condizione è possibile determinare, in funzione<br />

del fatt ore di scala, il limite massimo della dimensione<br />

D dell’elemento cartografi co, in modo da contenere la<br />

deformazione lineare entro il grafi cismo:<br />

D ≤ |(0,2·10 -1 )/( k-1) [cm]<br />

50 - 80<br />

10 - 49<br />

1 - 9<br />

Per esempio: nel caso di 0,9996 ≤ k ≤ 1,0004, D ha dimensione<br />

limite di 50,00 cm in corrispondenza dei valori<br />

estremi di k e quindi l’elemento cartografi co avrebbe dimensioni<br />

di circa 35 x 35 cmq.; per il grafi cismo pratico<br />

la dimensioni ammissibili diventano invece 88 x 88 cmq..<br />

Pertanto la ‘tavolett a’ IGM, che ha dimensioni di circa<br />

40x40 cmq. per una diagonale intorno ai 56 cm, può<br />

essere considerata un elemento cartografi co equidistante,<br />

ma poiché è conforme, per la peculiarità della pro-<br />

0<br />

1500 60<br />

1000<br />

500<br />

Altitudine<br />

400 metri<br />

300<br />

200<br />

100<br />

0 l.m.m.<br />

Aree popolate<br />

(migliaia di abitanti)<br />

Altitudine (m)<br />

40<br />

20<br />

Densità popolazione<br />

(persone/kmq)<br />

50 - 80<br />

10 - 49<br />

1 - 9<br />

iezione su cui si fonda la sua geometria, risulta anche<br />

equivalente.<br />

Accuratezza delle carte topografi che<br />

Quando su una carta topografi ca si determina la posizione<br />

in planimetria e in quota di punti di interesse, i<br />

valori stimati sono sempre aff ett i da incertezza.<br />

Tale incertezza dipende da diversi tipi di errore, introdott<br />

i nella fase di compilazione della carta, che condizionano<br />

la qualità della carta medesima; tali errori devono<br />

sott ostare a determinati valori (norme di accett abilità) funzione<br />

della scala della carta.<br />

Le norme di qualità delle carte topografi che sono relative<br />

all’accett abilità orizzontale (planimetria) e a quella<br />

verticale (altimetria). Da parte sua il termine accett abilità<br />

si riferisce alla verifi ca di tutt i i tipi di errore introdott i durante<br />

la realizzazione della carta topografi ca:<br />

a) gli errori grossolani;<br />

b) gli errori costanti;<br />

c) gli errori sistematici;<br />

d) gli errori aleatori o casuali.<br />

a) Gli errori grossolani (in statistica sono denominati anche<br />

‘sbagli’), spesso att ribuibili all’operatore dell’apparecchio<br />

di misura, infl uenzano la posizione dei punti<br />

sulla carta in modo tale che la posizione medesima risulta<br />

più o meno discosta da quella vera sul terreno;<br />

esatt amente di quanto non è, tutt avia, possibile saperlo<br />

(errori imprevedibili). D’altra parte, sott o certe condizioni,<br />

in occasione del controllo di qualità, è possibile<br />

rivelarli perché in genere sono di entità elevata.<br />

b) Gli errori costanti (bias o deviazioni), come indicato<br />

dal nome, deviano appunto la posizione dei punti dalla<br />

posizione vera sempre nello stesso modo (segno ed<br />

entità); questi errori sono tutt avia rilevabili con diffi -<br />

coltà, anche se, spesso, essendo imputabili all’apparecchio<br />

di misura, sono eliminabili con la taratura dello<br />

strumento.<br />

c) Gli errori sistematici si manifestano nelle misure per<br />

eff ett o di leggi matematiche o fi siche defi nite che, tutt avia,<br />

possono non essere note; in determinati casi, però,<br />

la conoscenza del campo di misura in cui si opera permett<br />

e di individuare la legge medesima, che consente,<br />

di conseguenza, la correzione delle misure eff ett uate.<br />

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