CARTOGRAFIA DEL VINO - LAC
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delle grandi amministrazioni pubbliche o private e l’insieme<br />
dei documenti che li formavano: dalle mappe generali<br />
e delle singole particelle, agli elenchi dei beni mobili e immobili,<br />
dei diritt i, delle servitù e del valore della proprietà.<br />
I cabrei venivano commissionati da enti ecclesiastici,<br />
da famiglie nobiliari o da enti pubblici (comuni) sia per<br />
chiarire i confi ni dei propri possedimenti ed i rapporti giuridici<br />
con le proprietà confi nanti, sia per impedire dispersioni<br />
ed usurpazioni dei beni inventariati.<br />
La realizzazione dei cabrei era affi data agli agrimensori<br />
(capomastri, architett i, e poi dal Sett ecento anche geometri)<br />
che provvedevano a rilevare esatt amente i confi ni di<br />
ogni bene e l’estensione di ogni proprietà, att raverso misurazioni<br />
eff ett uate con le antiche unità di misura italiane<br />
usate in loco (pertica bolognese, pertica quadrata, piede,<br />
Fig. 8 – (Castagnolo Maggiore, 1791). L’interesse particolare di<br />
questo cabreo consiste nel fatto che illustra le intenzioni per una<br />
modifi cazione dell’assetto agricolo del luogo: si tratta di una mappa–<br />
progetto, destinata alla trasformazione del luogo tradizionale in uno<br />
‘moderno’, con allargamento e regolarizzazione geometrica dei campi<br />
a piantata, demolizione di edifi ci esistenti e costruzione di nuovi,<br />
Cabrei<br />
ecc.). Alcuni cabrei venivano redatt i per att o pubblico con<br />
affi damento ad un notaio che si serviva per le rilevazioni<br />
topografi che di un perito agrimensore per lo più di nomina<br />
reale, chiamato regio compassatore.<br />
Tale sistemazione è caratt erizzata dalla suddivisione<br />
di vaste aree coltivabili a mezzo di stradoni ortogonali tra<br />
loro in campi (quadri), ulteriormente suddivisi mediante<br />
viott ole e scoline (Fig. 7). La superfi cie dei campi è modellata<br />
in modo da fare sgrondare le acque delle scoline raccordate<br />
poi alla capezzagna, mentre gli stradoni sono di<br />
regola sopraelevati sul piano di campagna per consentire<br />
il transito anche in occasione di piogge abbondanti (Fig. 8).<br />
La rappresentazione planimetrica delle proprietà agricole<br />
venne eseguita con frequenza nei secoli XVII e XVIII<br />
con la documentazione dei beni esistenti, migliorie al si-<br />
inopinatamente al centro della proprietà, inserimento di un macero;<br />
evidentemente la coltivazione della canapa soppianta in misura<br />
sempre maggiore altre, più tradizionali colture: “ … il medesimo<br />
Predio ridotto ad un nuovo comparto più felice alla Lavoraggione,<br />
ed in miglior forma, e sistema”. Non si perde l’orientamento antico,<br />
comunque derivato dalla centuriazione.<br />
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