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La minaccia NBCR - Istituto Affari Internazionali

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individuare eventuali contagiati sfuggiti alla cinturazione e un’informazione limitata e<br />

“riduttiva” per non generare allarmismo. Già su questo piano è evidente che l’informazione<br />

andrebbe comunque gestita e controllata.<br />

In un paese democratico questo è uno dei punti più delicati sia perché potrebbe incidere sulla<br />

libertà di informazione che è uno dei cardini del nostro sistema politico e sociale, sia perché<br />

in una società “mediatica” come la nostra gli strumenti di informazione sono molteplici e<br />

variegati (televisioni e radio nazionali e locali, sms, internet con tutte le sue applicazioni).<br />

In quest’ottica la risposta dovrebbe probabilmente muoversi in più direzioni: a livello<br />

giuridico si dovrebbero predisporre gli strumenti per poter gestire l’informazione in una<br />

situazione di emergenza; a livello operativo si dovrebbero addestrare gli addetti a non<br />

rilasciare informazioni e ad adottare le soluzioni tecniche necessarie per impedire soprattutto<br />

le riprese televisive da terra e dal cielo, mentre i responsabili dovrebbero essere preparati a<br />

gestire con grande cautela la politica dell’informazione; a livello di rapporti con i mass-<br />

media una soluzione potrebbe essere cercata nel coinvolgere direttori e giornalisti nella<br />

messa a punto di un Codice di condotta volontario per la gestione delle informazioni nel caso<br />

di un’emergenza <strong>NBCR</strong>. <strong>La</strong> soluzione migliore sarebbe quella di predesignare in ogni ente<br />

interessato un portavoce e farlo preparare adeguatamente in modo che abbia un adeguato<br />

profilo tecnico e una riconosciuta autorevolezza, con un esplicito divieto di intervento a<br />

chiunque altro, compresi i suoi superiori.<br />

Schematicamente si possono prefigurare due approcci istituzionali e organizzativi.<br />

Il primo si basa sulla costruzione di un sistema di intervento preposto ad ogni tipo di<br />

emergenza. Il suo maggiore vantaggio è quello dell’unicità della struttura e della catena di<br />

comando. Il suo svantaggio è che proprio per poter far fronte ad ogni tipo di emergenza la<br />

sua composizione rischia di essere troppo larga e risulterebbe difficile assicurare la<br />

necessaria specializzazione del personale coinvolto.<br />

Il secondo si basa, invece, sulla costruzione di un sistema dedicato alle emergenze che sia<br />

comune al vertice e specialistico a livello esecutivo. Il suo svantaggio è evidentemente quello<br />

di dover prevedere diverse strutture per la gestione delle diverse emergenze. Ma il suo<br />

vantaggio sarebbe quello di avere una struttura specializzata in grado di affrontare<br />

adeguatamente le specifiche problematiche di ogni emergenza che, nel caso <strong>NBCR</strong>, risulta un<br />

fattore di particolare importanza.<br />

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