La minaccia NBCR - Istituto Affari Internazionali
La minaccia NBCR - Istituto Affari Internazionali
La minaccia NBCR - Istituto Affari Internazionali
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
2.2.5 - Lo stato attuale della pianificazione dell’emergenza in Giappone<br />
Dopo l’esperienza fatta con i cultisti dell’Aum Shinrikyo, il Giappone è corso ai ripari<br />
cercando di migliorare i seguenti aspetti della risposta all’emergenza: delimitazione della<br />
scena del crimine; assistenza medica di emergenza; decontaminazione di massa;<br />
equipaggiamenti protettivi individuali; rilevazione di agenti chimici; condivisione delle<br />
informazioni e coordinamento; educazione e addestramento 137 .<br />
<strong>La</strong> pianificazione per i sistemi di comunicazione, coordinamento e controllo prevede la<br />
partecipazione sinergica di una molteplicità di attori, quali operatori di pronto soccorso,<br />
Vigili del Fuoco, pubblica sicurezza, personale ospedaliero, impiegati pubblici locali,<br />
giornalisti, esponenti religiosi, etc. Piani specifici sono stati approntati anche per la<br />
decontaminazione di massa delle vittime, incluso la disposizione dei materiali organici<br />
contaminati, dei corpi e delle sepolture.<br />
Scorte di antidoti e farmaci per una vasta gamma di agenti chimici sono stati sviluppati,<br />
acquisiti, immagazzinati, controllati periodicamente e preparati per essere rapidamente<br />
disponibili con breve o nessun preavviso.<br />
I piani sono stati sviluppati dalle diverse organizzazioni, discussi collegialmente e distribuiti.<br />
Il tutto è reso obbligatorio da direttive precise, che prevedono esercitazioni pratiche,<br />
numerose e protratte nel tempo, con un punteggio minimo da raggiungere. Queste procedure<br />
standard sono operative nei molti distretti considerati a rischio dalle autorità, secondo una<br />
ricognizione geografica del rischio di attentati <strong>NBCR</strong>.<br />
Particolari misure di sicurezza sono state adottate dalla dirigenza della metropolitana di<br />
Tokyo: installazione di 2.200 telecamere di sorveglianza; creazione di pattuglie speciali di<br />
guardie addestrate a riconoscere oggetti sospetti; sostituzione delle superfici vetrate dei treni<br />
con finestrini più ampi e di facile apertura e chiusura; rivestimento ignifugo per le carrozze;<br />
installazione di telefoni per le comunicazioni passeggeri-personale ferroviario; distribuzione<br />
di un manuale per le emergenze ai dipendenti e, infine, piani per il pronto richiamo del<br />
personale 138 .<br />
Anche se persistono diversi problemi, specie nel coordinamento tra le diverse agenzie e nelle<br />
capacità di decontaminazione, la situazione è certo migliorata dal 1995 139 .<br />
137 Tetsu Okumura, Norifumi Ninomiya, Muneo Ohta, “The Chemical Disaster Response System in Japan”,<br />
Prehospital and Disaster Medicine, Vol. 18, No. 3, 2003, pp. 189-192.<br />
138 Brian Taylor, Robin Liggett, Martin Wachs, Ellen Cavanagh, Christopher Cherry, Peter J. Haas, “Designing<br />
and Operating Safe and Secure Transit Systems: Assessing Current Practices in the United States and Abroad”,<br />
MTI Report 04-05, San José CA, San José State University, Mineta Transportation Institute, 2005.<br />
139 Pangi, op. cit.<br />
- 61 -