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La minaccia NBCR - Istituto Affari Internazionali

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quartiere dove vivevano tre giudici che stavano indagando sulle attività della Suprema<br />

Verità. Il mezzo di diffusione utilizzato fu montato su un furgone frigorifero appositamente<br />

modificato e dotato di un riscaldatore, un sistema di ventilazione a batteria, un impianto di<br />

distribuzione a goccia del liquido e, infine, di una lancia per la dispersione. Il serbatoio di<br />

alimentazione venne riempito con poco più di 20 chili di sarin. <strong>La</strong> squadra di attacco si divise<br />

su due mezzi, parte sul camion e parte su un’autovettura presa a noleggio.<br />

Una volta in strada, la mattina del 27 giugno 1994, gli attentatori si accorsero che, a causa del<br />

peso eccessivo dovuto alle modifiche effettuate, il veicolo era capace di viaggiare soltanto<br />

alla metà della velocità prevista dal piano. Così il camion arrivò a tarda sera a Matsumoto<br />

solo per scoprire che i giudici, finito il lavoro, erano andati a casa. I cultisti si diressero,<br />

quindi, verso il quartiere dove alloggiavano i giudici e alle 22 e 40 circa l’atomizzatore fu<br />

attivato e il camion venne guidato lentamente nella zona dell’obiettivo. Tuttavia, il<br />

dispositivo di miscelazione mal funzionò e uno degli aggressivi prodotti dalla reazione (acido<br />

cloridrico) si sprigionò all’interno del veicolo. <strong>La</strong> nube di vapore era così densa che gli<br />

occupanti del veicolo non potevano vedere dove stessero andando. Mentre gli attentatori<br />

tentavano di risolvere i loro problemi, il vento cambiò direzione, allontanando la nube<br />

dall’obiettivo previsto e diffondendosi invece verso le case adiacenti. I cani nei giardini<br />

iniziarono a morire in preda a forti convulsioni, mentre i loro proprietari furono colpiti da<br />

forti emicranie, accecati e preda di spasmi violenti allo stomaco. In tutto, la fase dispersiva<br />

durò 20 minuti e il gas si diffuse su un’area ellittica di estensione 800 per 570 metri con la<br />

maggior parte degli effetti concentrati su una sezione centrale di 400 per 300 metri 123 . I<br />

soccorritori non riconobbero inizialmente la eziologia chimico-tossicologica delle<br />

sintomatologie cliniche e ciò complicò le procedure di aiuto.<br />

L’attacco fece in totale 7 morti e oltre 500 intossicati 124 . Di questi ultimi, 58 furono<br />

sottoposti a trattamento ospedaliero, 253 ricevettero cure ambulatoriali e altri 277 ebbero<br />

sintomi leggeri e non si rivolsero alle strutture sanitarie. I tre giudici obiettivo dell’azione,<br />

anche se esposti al gas, sopravvissero riportando soltanto sintomi lievi d’intossicazione.<br />

Le persone furono accolte in diversi ospedali e questo non facilitò la diagnosi immediata.<br />

Infatti, l’identificazione del sarin avvenne solo tre settimane dopo, tramite analisi delle acque<br />

di una pozza presente nella zona colpita e non per analisi clinica dei metaboliti del sarin.<br />

L’uso del sarin venne confermato ufficialmente solo il 4 luglio 1993.<br />

123 World Health Organisation, “Projected second edition of Health Aspects of Chemical and Biological<br />

Weapons (World Health Organisation, 1970)”, Draft Final Report, Geneva, 2001,<br />

http://www.nps.edu/CSRS/Resources/HA/WHO%20Handbook-032001.pdf<br />

124 Chris Seiple, “Consequence Management: Domestic Response to Weapons of Mass Destruction”,<br />

Parameters, Vol. 27, No. 3, 1997, pp. 119-134.<br />

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