La minaccia NBCR - Istituto Affari Internazionali
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Infine, i membri della setta decisero di comprare la Banjawarn Station, un terreno di circa<br />
190.000 ettari a circa 600 chilometri a nordest di Perth. Il 9 settembre 1993, il responsabile<br />
scientifico dell’Aum Shinrikyo e 24 membri della setta arrivarono a Perth da Tokyo. <strong>La</strong> setta,<br />
pur avendo progettato con largo anticipo la logistica e le soluzioni di trasporto, dovette però<br />
pagare circa 30.000 dollari australiani per bagaglio eccedente comprendente attrezzi,<br />
generatori, escavatori portatili, equipaggiamenti protettivi individuali, etc. Gli ufficiali di<br />
dogana controllarono il bagaglio e trovarono una grande quantità e varietà di prodotti<br />
chimici, inclusi acidi cloridrici e perclorici 119 . L’acido cloridrico era in grandi bottiglie di<br />
vetro contrassegnato come “sapone a mano”. Due casse di prodotti chimici e alcune delle<br />
attrezzature di laboratorio furono confiscate. Una nuova serie di prodotti chimici fu<br />
prontamente ordinata dai cultisti per sostituire quelli confiscati dai servizi di frontiera<br />
australiani.<br />
In una delle palazzine della proprietà fu installato un laboratorio, diretto da Toru Toyoda, che<br />
conteneva diversi computers e altre apparecchiature digitali, strumenti da laboratorio in vetro<br />
(raccordi, beckers e matracci, distillatori ed evaporatori di vetro, etc.), bruciatori Bunsen,<br />
crogioli in ceramica e così via. Altri locali ospitavano diversi strumenti di preparazione dei<br />
campioni quali schiacciasassi, sistemi filtranti e setacci, essiccatori, due piccoli generatori,<br />
etc. Da notare che la Suprema Verità si astenne dall’effettuare proselitismo in terra<br />
australiana verosimilmente per evitare di attirare l’attenzione degli organi di sicurezza di<br />
Canberra.<br />
Dopo l’attacco ai giudici residenti a Matsumoto, il comprensorio fu abbandonato<br />
frettolosamente e venduto. Le autorità australiane aprirono un’inchiesta nel marzo del 1995,<br />
appena dopo l’attacco alla metropolitana di Tokio. <strong>La</strong> polizia federale australiana fu chiamata<br />
nel comprensorio dal nuovo proprietario, che aveva ritrovato documenti in giapponese,<br />
diverse sostanze chimiche e molte ossa e carcasse di pecore sotterrate. Le sostanze chimiche<br />
trovate potevano essere giustificate solo con attività di ricerca minerarie – ma in zona non vi<br />
era alcun giacimento da sfruttare – o per la produzione di aggressivi chimici. Tra le sostanze<br />
rinvenute vi erano acidi perclorici, nitrici e idroclorici, cloroformio, ammoniaca, potassio<br />
dicromato e altre sostanze non identificate. Inoltre, l’analisi dei campioni di terreno prelevati<br />
presso uno scarico, confermò la presenza di acido metilfosfonico (MPA), un derivato tipico e<br />
univoco della degradazione dell’agente nervino sarin.<br />
119 Richard Crothers, “Police in Australia – Issues and Innovations in Australia Policing (Case Studies): The<br />
AFP investigation into Japanese sect activities in Western Australia”, Canberra, Australian Institute of<br />
Criminology, 2005, http://www.aic.gov.au/policing/case_studies/afp.html<br />
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