La minaccia NBCR - Istituto Affari Internazionali
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Il Libro Verde a tal fine presentato dalla Commissione (2005) indica tra i settori critici: energia; tecnologie di informazione e comunicazione (ICT); acqua; cibo; salute; finanza; ordine pubblico e giudiziario, sicurezza; amministrazione civile; trasporti; industria chimica e nucleare; spazio e ricerca 54 . La lista delle infrastrutture critiche europee di questi settori verrà incorporata in una Direttiva che indicherà misure per il rafforzamento della loro protezione da attacchi terroristici ed incidenti, e della loro gestione transfrontaliera 55 , che è poi la normalità, visto che le infrastrutture quasi mai sono limitate nei confini nazionali. La protezione delle infrastrutture critiche è ben presente anche a livello NATO. Recentemente segnaliamo iniziative legate alle interdipendenze e alle vulnerabilità delle infrastrutture chiave dei settori dell’alimentazione, dell’agricoltura e dell’acqua 56 e la relazione 2007 della Commissione per la dimensione civile della sicurezza all’Assemblea parlamentare della NATO 57 . Per l’importante caso delle infrastrutture informatiche, a livello di rassegna internazionale segnaliamo l’International Critical Information Infrastructure Protection (CIIP) Handbook 2006 58 ed in particolare per l’Italia, l’interessante lavoro dell’Istituto Superiore delle Comunicazioni e delle Tecnologie dell’Informazione sulla sicurezza delle reti nelle infrastrutture critiche 59 . http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=MEMO/06/477&format=HTML&aged=0&language= EN&guiLanguage=en; per dettagli sul programma si veda il sito ufficiale: EPCIP – European Programme for Critical Infrastructure Protection, European Commission, Freedom, Security and Justice, http://ec.europa.eu/justice_home/funding/epcip/funding_epcip_en.htm; questo filone di iniziative è stato avviato nel 2004 con una Comunicazione della Commissione europea intitolata “La protezione delle infrastrutture critiche nella lotta contro il terrorismo”, Commissione delle comunità europee, Bruxelles, 20.10.2004, COM(2004) 702 definitivo, Comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo, http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/site/it/com/2004/com2004_0702it01.doc 54 Commissione delle comunità europee, Bruxelles, 17.11.2005, COM(2005) 576 definitivo, Libro Verde relativo ad un programma europeo per la protezione delle infrastrutture critiche, http://eurlex.europa.eu/LexUriServ/site/it/com/2005/com2005_0576it01.pdf. Di grande utilità, per la valenza generale di inquadramento comune terminologico, la lettura dell’allegato tecnico al documento relativo alle definizioni comuni, comprese quelle che stabiliscono criteri di criticità per le infrastrutture e per la loro rilevanza a livello europeo. 55 E che per l’Unione europea rappresenta un terreno d’elezione delle proprie competenze. 56 Protection of food and water infrastructure discussed at NATO seminar, 21-25 May 2007, http://www.nato.int/docu/update/2007/05-may/e0521a.html 57 NATO Parliamentary Assembly, Committee Reports > 2007 Annual Session > 162 CDS 07 E rev 1 – “The protection of critical infrastructures”, Lord Jopling (United Kingdom), Special Rapporteur, http://www.natopa.int/Default.asp?SHORTCUT=1165. Al paragrafo 42, tale relazione individua le infrastrutture critiche, le minacce cui sono esposte, il ruolo che la NATO e l'Unione europea possono svolgere per la loro protezione. 58 Isabelle Abele-Wigert and Myriam Dunn, “International CIIP Handbook 2006, an inventory of 20 national and 6 international critical information infrastructure protection policies”, (vol. I and II), Center for Security Studies, ETH Zurich, http://www.crn.ethz.ch/publications/crn_team/detail.cfm?id=250 59 “La sicurezza delle reti nelle infrastrutture critiche”, Istituto Superiore delle Comunicazioni e delle Tecnologie dell’Informazione, Ministero delle Comunicazioni, marzo 2005, http://www.comunicazioni.it/it/Files/4/18/INFRASTRUTTURE%20CRITICHE.pdf - 23 -
E’ chiaro che qualsiasi iniziativa di protezione delle infrastrutture critiche deve coinvolgere il settore privato. Come già detto, le compagnie private sono prima di tutto sempre più proprietarie e/o gestrici (del controllo) dei sistemi, sono fornitrici di beni e servizi, e sono sede di ricerche e tecnologie innovative per la sicurezza. Questi motivi, uniti a quelli più tradizionali legati alle limitatezze di bilancio, rendono necessario lo sviluppo di adeguate partnership pubblico/private 60 . 1.3.2 – Sicurezza funzionale tra settore civile e settore militare In quanto “funzionale”, questo concetto di sicurezza si discosta inoltre da quello tradizionale di difesa del territorio nazionale. Lo spazio viene affiancato dal fattore tempo: le distanze non sono più determinate solo dal dato geografico, ma dalla potenziale rapidità dei collegamenti (infrastrutture), che rende particolarmente urgente una risposta alla vulnerabilità dei sistemi e delle loro interconnessioni 61 . La vulnerabilità elevata che le moderne società presentano verso questo nuovo tipo di minaccia ci spinge a considerare eventi NBCR in scenari non di guerra, ma piuttosto in ambiente metropolitano, con coinvolgimento di civili e/o di attacco alle infrastrutture (civili). Come visto relativamente alla gestione di eventi NBCR, anche per gli altri rischi relativi a questa nuova sicurezza si verifica un affiancamento tra eventi intenzionali, naturali e accidentali, alla luce di tipologie di protezione e gestione che possono essere sostanzialmente le stesse indipendentemente dal fatto che si tratti di un’emergenza casuale (ad esempio un disastro naturale come una pandemia o un incidente tecnico) o causata (ad esempio terrorismo). 60 “(…) Another important point for policy-making is that the private business sector, which has already come much more into focus as a necessary partner for tackling terrorist financing and proliferation threats, is often the prime actor and first line of defence in functional security areas such as infrastructure operation, the management of cyberspace, and energy supply.(…)”, Alyson J.K. Bailes (Director, Stockholm International Peace Research Institute, SIPRI), “Security Challenges for the EU”, Speaking Notes for a Breakfast, CIDOB Foundation, Barcelona, 16 April 2004, http://www.sipri.org/contents/director/2004041701.html 61 “(…) including the temporal dimension of security, such as the safeguarding of governmental tasks, basic ‘flows’ of society and transboundary exchange over time.(…)”, Magnus Ekengren (National Defence College, Sweden), “From a European Security Community to a Secure European Community – Analysing EU ‘Functional’ Security - The Case of EU Civil Protection”, Paper presented at the Standing Group on International Relations (SGIR) Conference, Fifth Pan-European Conference: Constructing World Orders, Section 31: Reconceptualising Security in an Era of Globalisation, Panel 9: Nordic Theoretical Perspectives on Security, The Hague, Netherlands, 11 September 2004, p.5, http://www.sgir.org/conference2004/papers/Ekengren%20- %20Analysing%20EU%20Functional%20Security%20- %20The%20Case%20of%20EU%20Civil%20Protection.pdf - 24 -
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settore privato. Come già detto, le compagnie private sono prima di tutto sempre più<br />
proprietarie e/o gestrici (del controllo) dei sistemi, sono fornitrici di beni e servizi, e sono<br />
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Questi motivi, uniti a quelli più tradizionali legati alle limitatezze di bilancio, rendono<br />
necessario lo sviluppo di adeguate partnership pubblico/private 60 .<br />
1.3.2 – Sicurezza funzionale tra settore civile e settore militare<br />
In quanto “funzionale”, questo concetto di sicurezza si discosta inoltre da quello tradizionale<br />
di difesa del territorio nazionale. Lo spazio viene affiancato dal fattore tempo: le distanze non<br />
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<strong>La</strong> vulnerabilità elevata che le moderne società presentano verso questo nuovo tipo di<br />
<strong>minaccia</strong> ci spinge a considerare eventi <strong>NBCR</strong> in scenari non di guerra, ma piuttosto in<br />
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Come visto relativamente alla gestione di eventi <strong>NBCR</strong>, anche per gli altri rischi relativi a<br />
questa nuova sicurezza si verifica un affiancamento tra eventi intenzionali, naturali e<br />
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le stesse indipendentemente dal fatto che si tratti di un’emergenza casuale (ad esempio un<br />
disastro naturale come una pandemia o un incidente tecnico) o causata (ad esempio<br />
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60 “(…) Another important point for policy-making is that the private business sector, which has already come<br />
much more into focus as a necessary partner for tackling terrorist financing and proliferation threats, is often the<br />
prime actor and first line of defence in functional security areas such as infrastructure operation, the<br />
management of cyberspace, and energy supply.(…)”, Alyson J.K. Bailes (Director, Stockholm International<br />
Peace Research Institute, SIPRI), “Security Challenges for the EU”, Speaking Notes for a Breakfast, CIDOB<br />
Foundation, Barcelona, 16 April 2004, http://www.sipri.org/contents/director/2004041701.html<br />
61 “(…) including the temporal dimension of security, such as the safeguarding of governmental tasks, basic<br />
‘flows’ of society and transboundary exchange over time.(…)”, Magnus Ekengren (National Defence College,<br />
Sweden), “From a European Security Community to a Secure European Community – Analysing EU<br />
‘Functional’ Security - The Case of EU Civil Protection”, Paper presented at the Standing Group on<br />
International Relations (SGIR) Conference, Fifth Pan-European Conference: Constructing World Orders,<br />
Section 31: Reconceptualising Security in an Era of Globalisation, Panel 9: Nordic Theoretical Perspectives on<br />
Security, The Hague, Netherlands, 11 September 2004, p.5,<br />
http://www.sgir.org/conference2004/papers/Ekengren%20-<br />
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