La minaccia NBCR - Istituto Affari Internazionali

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In base agli effetti principali sull’organismo umano si suddividono in: - nervini, che agendo a piccolissime dosi sul sistema nervoso, determinano la paralisi spastica dei muscoli determinando così la morte in brevissimo tempo; - soffocanti, che agiscono sulle vie respiratorie, producendo ustioni chimiche a carico dei polmoni fino a determinare la morte per soffocamento; - tossici sistemici, che interferendo sul meccanismo della respirazione cellulare provocano la morte; - vescicanti, sostanze liquide che producono vesciche e necrosi dei tessuti con i quali vengono a contatto; i vapori, se inspirati, esplicano la stessa azione sui polmoni (con meccanismo d’azione simile quella dei soffocanti); - inabilitanti, provocano se inspirati o ingeriti, un’inabilitazione temporanea, parziale o totale; - irritanti, a carico delle mucose degli occhi (lacrimogeni), o del diaframma (vomitatori). In base al tempo di permanenza nel luogo d’emissione e, quindi, alla durata della loro azione efficace si ripartiscono in: - non persistenti (persistenza da 10 minuti a 12 ore); - persistenti (persistenza oltre le 12 ore). In base alla rapidità della loro azione sull'organismo, si classificano in: - aggressivi ad effetto immediato: quelli che portano alla incapacità entro pochi secondi (nervini e tossici sistemici); - aggressivi ad effetto ritardato: quelli che provocano i primi sintomi di avvelenamento solo dopo un certo tempo (soffocanti e vescicanti). In base alla gravità dei loro effetti, si possono distinguere in: - aggressivi ad effetto letale; - aggressivi ad effetto non letale. La minaccia chimica La minaccia chimica nasce dalla diffusione nell’ambiente di sostanze chimiche con la conseguenza di produrre conseguenze dannose sull’uomo e sull’ambiente. Tale minaccia trae origine dai seguenti principali eventi: - 105 -

La diffusione accidentale La diffusione accidentale di sostanze chimiche, quindi non dovuta alla volontà dell’uomo, ma per cause riconducibili allo stesso, è divenuta sempre più probabile a causa dello sviluppo tecnologico-industriale della società moderne. La diffusione intenzionale La diffusione intenzionale di sostanze chimiche nell’ambiente da parte dell’uomo, con lo scopo di colpire persone e luoghi, rappresenta una possibile espressione di minaccia bellica o terroristica. Caratteristiche degli aggressivi chimici Un evento con dispersione di sostanze chimiche ha sempre effetti finali sull'uomo, sia colpendone il corpo in maniera diretta sia in maniera indiretta attraverso gli animali domestici ed i prodotti di cui esso si alimenta. Sull’organismo umano, gli effetti degli aggressivi chimici sono provocati attraverso diverse vie d'accesso: • per inalazione (vie respiratorie); • per ingestione (sistema digerente); • per assorbimento (attraverso la cute e gli occhi). L’intensità degli effetti dipenderà: • dalla tossicità dell’aggressivo impiegato; • dalla concentrazione (quantità di vapori d’aggressivo in milligrammi in un m 3 d’aria); • dalla durata dell’esposizione o del contatto; • dalle condizioni fisiche del colpito; • dalla presenza o meno di elementi di protezione. Modalità di diffusione La dispersione di sostanze chimiche, sia in caso di evento accidentale che in caso di evento intenzionale, può essere dovuta a nebulizzazione, spargimento o irrorazione a seguito di scoppio, rottura o rilascio da contenitori. - 106 -

In base agli effetti principali sull’organismo umano si suddividono in:<br />

- nervini, che agendo a piccolissime dosi sul sistema nervoso, determinano la paralisi<br />

spastica dei muscoli determinando così la morte in brevissimo tempo;<br />

- soffocanti, che agiscono sulle vie respiratorie, producendo ustioni chimiche a carico<br />

dei polmoni fino a determinare la morte per soffocamento;<br />

- tossici sistemici, che interferendo sul meccanismo della respirazione cellulare<br />

provocano la morte;<br />

- vescicanti, sostanze liquide che producono vesciche e necrosi dei tessuti con i quali<br />

vengono a contatto; i vapori, se inspirati, esplicano la stessa azione sui polmoni<br />

(con meccanismo d’azione simile quella dei soffocanti);<br />

- inabilitanti, provocano se inspirati o ingeriti, un’inabilitazione temporanea, parziale<br />

o totale;<br />

- irritanti, a carico delle mucose degli occhi (lacrimogeni), o del diaframma<br />

(vomitatori).<br />

In base al tempo di permanenza nel luogo d’emissione e, quindi, alla durata della loro azione<br />

efficace si ripartiscono in:<br />

- non persistenti (persistenza da 10 minuti a 12 ore);<br />

- persistenti (persistenza oltre le 12 ore).<br />

In base alla rapidità della loro azione sull'organismo, si classificano in:<br />

- aggressivi ad effetto immediato: quelli che portano alla incapacità entro pochi<br />

secondi (nervini e tossici sistemici);<br />

- aggressivi ad effetto ritardato: quelli che provocano i primi sintomi di<br />

avvelenamento solo dopo un certo tempo (soffocanti e vescicanti).<br />

In base alla gravità dei loro effetti, si possono distinguere in:<br />

- aggressivi ad effetto letale;<br />

- aggressivi ad effetto non letale.<br />

<strong>La</strong> <strong>minaccia</strong> chimica<br />

<strong>La</strong> <strong>minaccia</strong> chimica nasce dalla diffusione nell’ambiente di sostanze chimiche con la<br />

conseguenza di produrre conseguenze dannose sull’uomo e sull’ambiente.<br />

Tale <strong>minaccia</strong> trae origine dai seguenti principali eventi:<br />

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