La minaccia NBCR - Istituto Affari Internazionali
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Tipi di scoppio<br />
Rispetto alla superficie del terreno, gli scoppi sono classificati in base al punto in cui<br />
avvengono:<br />
- in aria;<br />
- in superficie;<br />
- sotterraneo.<br />
Scoppio in aria<br />
Si definisce scoppio in aria la detonazione che avviene nell'atmosfera ad un’altezza tale, che<br />
la sfera di fuoco, al massimo della sua brillantezza, non riesce a toccare la superficie della<br />
terra o dell'acqua. In tal modo la fenomenologia dell'esplosione stessa non subisce<br />
alcun’influenza dalla presenza del terreno o di qualsiasi altro tipo d’ostacolo.<br />
Per altezze di scoppio superiori ad 1 Km non si forma il fungo, ma, molto spesso, si crea<br />
oltre alla “nube d'esplosione”, una “nube di polvere” attaccata al terreno. Separate fra loro,<br />
dopo un certo tempo le nubi si allontanano normalmente in direzioni diverse, seguendo i<br />
venti predominanti alle varie quote.<br />
Scoppio in superficie<br />
Un’esplosione nucleare è definita “in superficie”, allorché la sfera di fuoco prodotta, quando<br />
è al massimo della sua brillantezza, viene ad interagire con la superficie solida o liquida<br />
sottostante. <strong>La</strong> sfera di fuoco dura da 2-3 secondi a 10-15 secondi, poi si trasforma in una<br />
nube costituita da una grande quantità di materiale sollevata, per effetto del risucchio<br />
esercitato sul terreno intorno al punto zero, dal sollevarsi della sfera stessa. Tale materiale, in<br />
parte finemente polverizzato, è trasportato in alto dalla nube nucleare che assume la<br />
caratteristica forma di fungo e nella quale avvengono il contatto e la fusione fra le particelle<br />
di terreno e il materiale radioattivo generato dall'esplosione. Nel caso in cui la spinta verso<br />
l’alto viene a cessare, un’aliquota più o meno cospicua di tali particelle (le più pesanti),<br />
trascinandosi dietro il materiale radioattivo, inizia a ricadere come un pulviscolo sulla<br />
superficie terrestre, dando luogo a quella che viene chiamata “ricaduta radioattiva” (Fall-<br />
Out). L’altra aliquota, invece (le particelle più leggere), presa nelle correnti d’aria d’alta<br />
quota e d’alta velocità, ricade entro tempi ed in luoghi imprevedibili.<br />
Altra caratteristica di questo scoppio è la formazione di un cratere dovuto alla compressione<br />
dei gas ed alla vaporizzazione del materiale a causa dell'altissima temperatura dei gas stessi.<br />
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