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2 0 0 8 sr6 52 Vetrina space, tendono a rendere non solo contigue ma “dialoganti” tra loro aree un tempo rigorosamente separate da muri: il bagno e la camera da letto così come la cucina e il salotto (oggi area living). Su quest’ultimo tema, per esempio, Binova (vedi box qui sopra) sviluppa una ricerca che ha dato alla luce, allo scorso Eurocucina, a due progetti animati dalla stessa reinterpretazione del “rapporto tra lo spazio operativo, funzionale e lo spazio di relazione e di rappresentazione”. È significativo al proposito, un passaggio in cui viene descritto il “nuovo percorso di esplorazione attorno alla relazione tra cucina e living, tra il continuo intrecciarsi di funzioni, riti e bisogni del quotidiano. Il tempo scandisce i momenti del privato e quelli delle relazioni allargate, in un ‘continuum’ di contaminazioni. ‘Compresenza spaziale’ si potrebbe definire lo spirito, ormai radicato, di una casa aperta che non teme più di offrire prospettive informali, dove il mutare la percezione dello spazio non è più stravaganza da élite”. E proprio Continuum (a firma di Antonio Citterio) è il nome che Tre-P & Tre-Più ha dato alla moderna boiserie che riveste le pareti - porta inclusa - per rendere gli ambienti più omogenei e conferire un trait d’union a spazi anche “solo” divisi dal sistema integrato di pannelli e porte scorrevoli e a battente realizzato con i programmi Pavilion e Planus (sempre di Citterio). Queste alcune delle proposte che caratterizzano l’offerta di Tre Più, la divisione di Tre-P & Tre-Più (www.trep-trepiu.com) che dal 1982 sviluppa prodotti a maggior contenuto tecnologico e di design e che erano in mostra allo stand (un “contenitore” realizzato con i sistemi stessi) allo scorso Salone del Mobile. L’equazione meno muri meno porte è in realtà compensata dalla flessibilità aziendale di quelle realtà che, come si è visto, sanno interpretare al meglio le evoluzioni del gusto, del costume e del mercato. In questo senso, altro testimonial d’eccezione, Lualdiporte (www.lualdiporte.com).- anch’esso presente al Salone del Mobile, palcoscenico privilegiato dell’arredare – propone sistemi di pareti attrezzate come Wall & Door, Night & Day e Domino. Sotto LualdiSystem, così si chiama il brand dedicato, prendono così corpo tre sistemi di arredo/rivestimento in cui confluiscono l’esperienza di Lualdi- la cucina diventa un puzzle La cucina, un tempo la più tradizionale e simbolica delle stanze italiane, sta cambiando volto. Binova (www.binova.com) ha già indagato buona parte del percorso di ricerca che sembra andare in una direzione univoca: destrutturare la cucina e renderne gli elementi architettonici in grado di dialogare con l’area living. Una tensione che anima diversi progetti del marchio umbro che nel 2008 ha festeggiato cinquant’anni di cammino progettuale dalle origini prettamente artigianali. Ne scegliamo due: il sistema Modus (design Paolo Nava e Fabio Casiraghi) e il nuovissimo progetto Anima (design Emanuel Gargano, Marco Fagioli). In Modus (nella foto), sotto alla scenografica cappa luminosa, troviamo un banco cucina di preparazione velato da un’importante alzatina, mentre i pensili sono sostituiti con quinte e boiserie fatte di pannelli modulari in cui inserire un sistema di colonne per forno, lavastoviglie, frigorifero o ripiani a giorno. In Anima, il protagonista è il grande corpo centrale che contiene il pensile-funzioni bifacciale a scomparsa: da un lato ospita tutti gli strumenti e gli utensili per la cucina, dall’altro lato si trasforma in una struttura per monitor, lettore Dvd, Cd e mobile bar. Mobili (arredi su misura e contract) e quella di LualdiPorte (porte nate da una costante ricerca costruttiva e di design). Argomento già affrontato nel 2005 con Wall&Door System, un sistema di pannelli modulari capace di integrare ante e porte. In questo caso il rivestimento “si espande” dalla finitura del battente interessando l’intera parete in cui la porta è inserita con un notevole impatto estetico e architettonico. Da questo concetto, sviluppato in azienda, è stato poi affidato l’incarico a Giovanni Giacobone che insieme a Massimo Roj (entrambi dello studio Progetto CMR) ha articolato Wall&Door in un programma di arredo sinergico e coordinato. Sono nati così Night&Day, un sistema autoportante di contenitori e ripiani variamente componibili, e Domino, un sistema di contenitori e pannelli, anch’essi componibili e modulari. In quest’occasione, oltre alle destinazioni iniziali (zona notte e area living) i sistemi hanno conquistato tutta la casa. Un catalogo ad essi dedicato che - insieme alla scorrevole Shoin – ne mostra le possibili applicazioni nelle aree “sleeping, living, cooking, working, organizing, playing, connecting” lo dimostra. Abbiamo così introdotto anche il tema delle porte scorrevoli (anche a tutta altezza) di cui vi sono marchi specialisti, e che rappresentano soluzioni divisorie ideali: qui le menzioniamo soltanto perché ad essi è stato dedicato un ampio servizio dal titolo “Scorrevole, che passione!”, pubblicato sul fascicolo di maggio di questa rivista. Infine, oltre agli esempi tratti dal nostro specifico settore (e l’argomento sta conquistando molte aziende in origine dedite “solo” alle porte e oggi sempre più versatili anche nella realizzazione, per esempio, di cabine armadio), il tema della separazione/organizzazione degli ambienti può attingere ad ambiti molto diversi, dal comparto dei mobili per ufficio (con interessanti declinazioni per l’applicazione residenziale) all’universo dell’artigianato, del design d’avanguardia o a quello fai-da-te (con i divisori componibili sospesi). Fino al collezionismo, con i preziosi paraventi giapponesi. Oppure all’inventiva personale: una libreria accessibile da entrambi i lati diventa anch’essa un setto divisorio. La sua “trasparenza” dipenderà da quanti libri avrete. Quando si dice che la cultura abbatte

Vetrina 3form (www.3form.eu) progetta e produce pannelli decorativi e funzionali in tre linee di materiali traslucidi (Varia, Chroma e Glass), utilizzabili, tra l’altro, come pareti divisorie e porte scorrevoli. Oltre alle lastre in un’ampia gamma di decorazioni e inserti anche naturali, sono disponibili sistemi hardware che incorniciano, appendono o permettono il montaggio di pannelli per qualsiasi installazione anche su progetto. La sostenibilità è il fulcro della cultura collettiva dell’azienda: per questo è nei primi 10 prodotti di edilizia ecocompatibili dell’American Institute of Architects. Nel 1994 ha vinto il Compasso d’Oro (il design è di Luigi Baroli), arreda ma non è un arredo, ha particolarità costruttive intelligenti e raffinate ma applicate a un materiale povero come il cartone: Cartoons di Baleri (www.baleri-italia.com) è una struttura autoportante di carta ondulata ecologica totalmente riciclabile. Ovvero un paravento. È disponibile nei colori bianco, avana, argento e blu carta da zucchero con un bordo superiore e inferiore in tecnopolimero nero opaco ed elementi terminali di irrigidimento in alluminio pressofuso satinato. pareti mobili Prende il nome – Aerofite – da una tipologia botanica tropicale che vive sugli alberi, strettamente aderente alla loro corteccia, senza tuttavia assumere da essi il nutrimento. Ideato dallo studio Gumdesig di Viareggio per Ecostyle (www.ecostyle.it) si traduce in un elemento modulare in polipropilene che, composto ed abbinato, genera tende e setti divisori flessibili. Economico ma scenografico, semplice ed ecosostenibile, è declinabile in infiniti colori e finiture. 2 0 0 8 sr6 53

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space, tendono a rendere non solo contigue ma “dialoganti” tra<br />

loro aree un tempo rigorosamente separate da muri: il bagno e la<br />

camera da letto così come la cuc<strong>in</strong>a e il salotto (oggi area liv<strong>in</strong>g).<br />

Su quest’ultimo tema, per esempio, B<strong>in</strong>ova (vedi box qui sopra)<br />

sviluppa una ricerca che ha dato alla luce, allo scorso Eurocuc<strong>in</strong>a,<br />

a due progetti animati dalla stessa re<strong>in</strong>terpretazione del “rapporto<br />

tra lo spazio operativo, funzionale e lo spazio di relazione e di<br />

rappresentazione”. È significativo al proposito, un passaggio <strong>in</strong><br />

cui viene descritto il “nuovo percorso di esplorazione attorno alla<br />

relazione tra cuc<strong>in</strong>a e liv<strong>in</strong>g, tra il cont<strong>in</strong>uo <strong>in</strong>trecciarsi di funzioni,<br />

riti e bisogni del quotidiano. Il tempo scandisce i momenti del<br />

privato e quelli delle relazioni allargate, <strong>in</strong> un ‘cont<strong>in</strong>uum’ di contam<strong>in</strong>azioni.<br />

‘Compresenza spaziale’ si potrebbe def<strong>in</strong>ire lo spirito,<br />

ormai radicato, di una casa aperta che non teme più di offrire<br />

prospettive <strong>in</strong>formali, dove il mutare la percezione dello spazio<br />

non è più stravaganza da élite”. E proprio Cont<strong>in</strong>uum (a firma di<br />

Antonio Citterio) è il nome che Tre-P & Tre-Più ha dato alla moderna<br />

boiserie che riveste le pareti - porta <strong>in</strong>clusa - per rendere gli<br />

ambienti più omogenei e conferire un trait d’union a spazi anche<br />

“solo” divisi dal sistema <strong>in</strong>tegrato di pannelli e porte scorrevoli e a<br />

battente realizzato con i programmi Pavilion e Planus (sempre di<br />

Citterio). Queste alcune delle proposte che caratterizzano l’offerta<br />

di Tre Più, la divisione di Tre-P & Tre-Più (www.trep-trepiu.com)<br />

che dal 1982 sviluppa prodotti a maggior contenuto tecnologico e<br />

di design e che erano <strong>in</strong> mostra allo stand (un “contenitore” realizzato<br />

con i sistemi stessi) allo scorso Salone del Mobile. L’equazione<br />

meno muri meno porte è <strong>in</strong> realtà compensata dalla flessibilità<br />

aziendale di quelle realtà che, come si è visto, sanno <strong>in</strong>terpretare al<br />

meglio le evoluzioni del gusto, del costume e del mercato. In questo<br />

senso, altro testimonial d’eccezione, Lualdiporte (www.lualdiporte.com).-<br />

anch’esso presente al Salone del Mobile, palcoscenico<br />

privilegiato dell’arredare – propone sistemi di pareti attrezzate<br />

come Wall & Door, Night & Day e Dom<strong>in</strong>o. Sotto LualdiSystem,<br />

così si chiama il brand dedicato, prendono così corpo tre sistemi<br />

di arredo/rivestimento <strong>in</strong> cui confluiscono l’esperienza di Lualdi-<br />

la cuc<strong>in</strong>a diventa un puzzle<br />

La cuc<strong>in</strong>a, un tempo la più tradizionale e simbolica delle stanze italiane, sta<br />

cambiando volto. B<strong>in</strong>ova (www.b<strong>in</strong>ova.com) ha già <strong>in</strong>dagato buona parte del<br />

percorso di ricerca che sembra andare <strong>in</strong> una direzione univoca: destrutturare<br />

la cuc<strong>in</strong>a e renderne gli elementi architettonici <strong>in</strong> grado di dialogare con l’area<br />

liv<strong>in</strong>g. Una tensione che anima diversi progetti del marchio umbro che nel 2008<br />

ha festeggiato c<strong>in</strong>quant’anni di camm<strong>in</strong>o progettuale dalle orig<strong>in</strong>i prettamente<br />

artigianali. Ne scegliamo due: il sistema Modus (design Paolo Nava e Fabio<br />

Casiraghi) e il nuovissimo progetto Anima (design Emanuel Gargano, Marco<br />

Fagioli). In Modus (nella foto), sotto alla scenografica cappa lum<strong>in</strong>osa, troviamo un<br />

banco cuc<strong>in</strong>a di preparazione velato da un’importante alzat<strong>in</strong>a, mentre i pensili<br />

sono sostituiti con qu<strong>in</strong>te e boiserie fatte di pannelli modulari <strong>in</strong> cui <strong>in</strong>serire un<br />

sistema di colonne per forno, lavastoviglie, frigorifero o ripiani a giorno. In Anima,<br />

il protagonista è il grande corpo centrale che contiene il pensile-funzioni bifacciale<br />

a scomparsa: da un lato ospita tutti gli strumenti e gli utensili per la cuc<strong>in</strong>a,<br />

dall’altro lato si trasforma <strong>in</strong> una struttura per monitor, lettore Dvd, Cd e mobile bar.<br />

Mobili (arredi su misura e contract) e quella di LualdiPorte (porte<br />

nate da una costante ricerca costruttiva e di design). Argomento<br />

già affrontato nel 2005 con Wall&Door System, un sistema di<br />

pannelli modulari capace di <strong>in</strong>tegrare ante e porte. In questo<br />

caso il rivestimento “si espande” dalla f<strong>in</strong>itura del battente <strong>in</strong>teressando<br />

l’<strong>in</strong>tera parete <strong>in</strong> cui la porta è <strong>in</strong>serita con un notevole<br />

impatto estetico e architettonico. Da questo concetto, sviluppato<br />

<strong>in</strong> azienda, è stato poi affidato l’<strong>in</strong>carico a Giovanni Giacobone<br />

che <strong>in</strong>sieme a Massimo Roj (entrambi dello studio Progetto CMR)<br />

ha articolato Wall&Door <strong>in</strong> un programma di arredo s<strong>in</strong>ergico e<br />

coord<strong>in</strong>ato. Sono nati così Night&Day, un sistema autoportante<br />

di contenitori e ripiani variamente componibili, e Dom<strong>in</strong>o, un sistema<br />

di contenitori e pannelli, anch’essi componibili e modulari.<br />

In quest’occasione, oltre alle dest<strong>in</strong>azioni <strong>in</strong>iziali (zona notte e<br />

area liv<strong>in</strong>g) i sistemi hanno conquistato tutta la casa. Un catalogo<br />

ad essi dedicato che - <strong>in</strong>sieme alla scorrevole Sho<strong>in</strong> – ne mostra<br />

le possibili applicazioni nelle aree “sleep<strong>in</strong>g, liv<strong>in</strong>g, cook<strong>in</strong>g,<br />

work<strong>in</strong>g, organiz<strong>in</strong>g, play<strong>in</strong>g, connect<strong>in</strong>g” lo dimostra. Abbiamo<br />

così <strong>in</strong>trodotto anche il tema delle porte scorrevoli (anche a tutta<br />

altezza) di cui vi sono marchi specialisti, e che rappresentano soluzioni<br />

divisorie ideali: qui le menzioniamo soltanto perché ad essi<br />

è stato dedicato un ampio servizio dal titolo “Scorrevole, che passione!”,<br />

pubblicato sul fascicolo di maggio di questa rivista. Inf<strong>in</strong>e,<br />

oltre agli esempi tratti dal nostro specifico settore (e l’argomento<br />

sta conquistando molte aziende <strong>in</strong> orig<strong>in</strong>e dedite “solo” alle porte<br />

e oggi sempre più versatili anche nella realizzazione, per esempio,<br />

di cab<strong>in</strong>e armadio), il tema della separazione/organizzazione degli<br />

ambienti può att<strong>in</strong>gere ad ambiti molto diversi, dal comparto dei<br />

mobili per ufficio (con <strong>in</strong>teressanti decl<strong>in</strong>azioni per l’applicazione<br />

residenziale) all’universo dell’artigianato, del design d’avanguardia<br />

o a quello fai-da-te (con i divisori componibili sospesi). F<strong>in</strong>o<br />

al collezionismo, con i preziosi paraventi giapponesi. Oppure<br />

all’<strong>in</strong>ventiva personale: una libreria accessibile da entrambi i lati<br />

diventa anch’essa un setto divisorio. La sua “trasparenza” dipenderà<br />

da quanti libri avrete. Quando si dice che la cultura abbatte

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