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LIBRO DI RICORDI DI FRANCESCO, FIGLIUOLO DI GREGORIO ...

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Ho a trovare ad entrata mia di Suor Maria Diomira scudi nove, lire quattro, soldi dieci,<br />

per altrettanti da me pagati, per mezzo del Dottore Stefano Bonucci e Francesco<br />

Fabbrini merciaio, per un debito che aveano seco le monache di Santa Maria Novella.<br />

Scudi 9-4-10.<br />

A dì 10 giugno 1682<br />

Mandati a Suor Maria Diomira, mia sorella, scudi dieci di crazie per il servitore del Sig.<br />

Balì, quando portò in Arezzo i vasi per gli aranci, scudi dieci.<br />

Dico scudi 10.<br />

A dì 17 giugno 1682<br />

Ricordo come ho dato, qui in Firenze, scudi sessanta di crazie al Sig. Balì Giovanni<br />

Battista, mio fratello, ed egli dee pagargli in Arezzo a Suor Maria Diomira, mia sorella.<br />

Scudi 60.<br />

Di più il Sig. Balì ha avuto altri venti scudi in tante crazie da pagarsi come sopra.<br />

Scudi 20.<br />

A dì 24 giugno 1682<br />

Mandati a Suor Maria Diomira scudi dieci pel servitore del Sig. Balì, in tante crazie.<br />

Scudi 10.<br />

Ricordo come il Sig. Giannerini pagò a Suor Maria Diomira scudi dodici, due lire e<br />

cinque soldi, per altrettanti pagati di mio ordine in Pisa al Sig. Girolamo Giannerini del<br />

Sig. Dottor Del Papa in tante pezze, cioè quindici.<br />

Scudi 12-2-5.<br />

A dì 27 giugno 1682<br />

Mandati a Suor Maria Diomira, pel Sig. Abate Subbiani, trenta livornini, che sono scudi<br />

25 e lire 5.<br />

Scudi 25-5.<br />

A dì 3 luglio 1682<br />

Per mano del Sig. Balì Giovanni Battista Redi, mio fratello, feci pagare scudi 150 al<br />

Monte delle Graticole, a conto del debito della Città di Arezzo, acciocché la Città me gli<br />

pagasse in Arezzo.<br />

Scudi 150.<br />

Scudi 298-0-5<br />

A dì 7 luglio 1682<br />

Tornandosene in Arezzo il Sig. Balì Giovanni Battista Redi, mio fratello, gli consegnai<br />

un sacchetto, nel quale erano cento scudi in tanti livornini e venti scudi di crazie. Di più<br />

gli consegnai altri cento scudi in tante monete di oro, tra le quali un doblone di dieci<br />

doppie. In tutto sono scudi dugentoventi, i quali gli dee consegnare a Suor Maria<br />

Diomira Redi, nostra sorella, monaca in Santa Maria Novella di Arezzo, acciocché gli<br />

metta cogli altri danari che ha di mio.<br />

Dico scudi 220.<br />

Subito arrivato in Arezzo gli consegnò.<br />

A dì 6 di luglio 1682

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