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LIBRO DI RICORDI DI FRANCESCO, FIGLIUOLO DI GREGORIO ...

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spenda nella fabbrica che io faccio fare agli Orti, e scudi centotrentuno per altrettanti<br />

spesi dal medesimo Sig. Balì Giovanni Battista Redi, mio fratello, nella suddetta<br />

fabbrica che io faccio fare alla Villa degli Orti suddetti.<br />

E scudi centocinquanta, acciocché il medesimo Sig. Balì ne paghi centoventi alle<br />

monache di Santa Caterina di Arezzo, a conto della dote della Bombaglina, essendo<br />

questa una limosina che ho avuto del Granduca per la medesima Bombaglina, e gli altri<br />

scudi trenta gli paghi al Sig. Donato Redi di mio ordine. E scudi cinquantanove e lire<br />

due, acciocché il medesimo Sig. Balì Giovanni Battista Redi, mio fratello, si rimborsi<br />

per altrettanto da me ricevuto e riscosso in Firenze al Magistrato della Parte, per la<br />

provvisione del medesimo Sig. Balì come soprintendente di Valdichiana e Teverina. In<br />

tutto scudi quattrocentonovanta e lire due.<br />

Scudi 490-2<br />

Ricordo come il dì 30 settembre 1676 Suor Maria Diomira, mia sorella, ricevè scudi<br />

trecentoventicinque dal Sig. Diego Redi, mio fratello, per altrettanti da me pagati al Sig.<br />

Bartolomei Medici, Cavaliere di Santo Stefano, per estinzione di un cambio che il detto<br />

Diego avea contratto col medesimo Cav. Medici il dì 20 settembre 1670, in sorte di<br />

scudi dugentoquaranta, a ragione di sei per cento, e cambio e ricambio et omni peiori<br />

modo. Sì che, fatti i conti con detto Medici, gli ho pagato scudi trecentocinquanta di lire<br />

7 per scudo, e lire quattro, sei soldi e quattro. Sì che il suddetto Sig. Diego rimane mio<br />

debitore di scudi venticinque, lire quattro, sei soldi e quattro.<br />

Ricordo come il suddetto giorno la stessa Suor Maria Diomira ha ricevuto dal Sig. Balì,<br />

mio fratello, lire ottantasei per altrettante da me spese qui in Firenze per servizio della<br />

casa. Ricordo come la stessa Suor Maria Diomira, mia sorella, ha ricevuto i scudi<br />

venticinque, lire quattro, sei soldi e quattro, de’ quali si fa menzione nella partita di<br />

sopra antecedente.<br />

Ricordo come a dì 23 dicembre 1676 mandai a Suor Maria Diomira, mia sorella, scudi<br />

cento in tante crazie, e gli portò Donato, nostro pigionale fuor di Porta San Lorentino.<br />

Ricordo come Suor Maria Diomira, mia sorella, per lettera di 3 giugno 1677 mi scrive<br />

avere sborsato di mio ordine scudi cinquecentottantuno, lire quattro, soldi tre, danari<br />

quattro, al Sig. Giulio Giannerini, per pagare parte del prezzo del campo da me compro<br />

dal Sig. Pietro Guadagni e dal Sig. Capitano Alessandro Guadagni, suo fratello, e dalla<br />

loro madre, il quale campo è posto nel Comune di Petrognano, luogo detto Poggio di<br />

Ponte, per prezzo di scudi novecentoquattro, lire tre, soldi tre, danari otto. Di più la<br />

medesima Suor Maria Diomira scrive essergli rimasto in mano di mio scudi<br />

dugentonovantacinque, una lira, soldi 13-4, tra il qual danaro vi è nove scudi, e non so<br />

che lire di monete scarse. Alla medesima Suor Maria Diomira, mia sorella, il Sig. Giulio<br />

Giannerini di mio ordine ha consegnato un sacchetto entrovi scudi settantaquattro, una<br />

lira, soldi sei, danari otto in tanti piastrini, il qual sacchetto lo mandai di Firenze al Sig.<br />

Giannerini per mano del Sig. Cavalier Baccio Bacci.<br />

Mi dà questo avviso per lettera, sotto il 22 luglio 1677.<br />

A dì 28 luglio 1677<br />

Consegnai al Sig. Cristofano Ruscelli un pacchetto sigillato, entrovi cento piastre<br />

nuove, acciocché lo portasse a Suor Maria Diomira, mia sorella, monaca in Santa Maria<br />

Novella di Arezzo, acciocché me gli conservasse, ed essa gli ricevette, come per sua<br />

lettera de’ 2 agosto 1677.<br />

Scudi 100.

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