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LIBRO DI RICORDI DI FRANCESCO, FIGLIUOLO DI GREGORIO ...

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Messe fatte dire lire 10.<br />

Ricordo come ho ricevuto la mia solita provvisione di scudi cinquanta del corrente mese<br />

di novembre dal Sig. Averardo Ambrogi, pagatore del Serenissimo Granduca, dico<br />

scudi 50.<br />

A dì primo dicembre 1673<br />

Ricordo come questo giorno suddetto, per Donato fuor di Porta S. Lorentino, ho<br />

mandato al Sig. Giovanni Battista Redi, mio fratello, pezze da otto n°. 40, dico pezze<br />

quaranta che sono scudi [omissis].<br />

A dì 4 detto<br />

Per mancia a chi mi portò cento piastre, mandatemi dalla Granduchessa Vittoria per<br />

l’assistenza fatta al Sig. Principe Francesco Maria, quando ha avuto il vaiuolo, lire 7.<br />

Dati a Maestro Ceseri intagliatore, per un ornamento da quadro, lire 10.<br />

In una bacinella d’ottone e in una mezzina d’ottone da bottiglieria, scudi sette.<br />

Dico scudi 7.<br />

A dì detto<br />

Ricordo come sotto il dì 5 dicembre 1673 io Francesco Redi, per mano del Sig. Giulio<br />

Giannerini come mio procuratore, comprai tre pezzi di terra lavorativa di staiora trenta a<br />

tavola e tavole dieci, posti nella Camperie d’Arezzo, quartiere della Chiassa, vocabolo<br />

le Chiaviche. Da Ser Domenico e Tommaso, fratelli e figliuoli del già Alessandro di<br />

Mariotto Badii dalla Casa bianca, per prezzo di scudi settecentoquarantatre, lire cinque,<br />

soldi 5, a spese e gabelle del compratore. Rogò il contratto Ser Lorenzo Ipoliti, notaio<br />

aretino.<br />

Scudi 743-5-5.<br />

In un manicotto per mandare al Sig. Diego Redi, mio fratello, lire 7.<br />

Al libraio per più legature di libri, lire 6.<br />

Ricordo come ho riscosso la provvisione della prima terzeria della mia lettura della<br />

Lingua toscana, e ho dato la solita mancia al bidello di lire 7.<br />

Lire 7.<br />

A dì 25 Xmbre 1673<br />

Mance date agli staffieri, portieri, lacchè, cocchieri di Corte, lire 70.<br />

A dì 29 detto<br />

Dati al Sig. Bernardo Benvenuti, per alcuni libri fattimi venire di Parigi insieme con<br />

altri del Sig. Principe di Toscana, lire ottantanove senza il porto.<br />

Lire 89.<br />

Ricordo come ho riscosso cinquanta scudi della mia provvisione del corrente mese dal<br />

Sig. Averardo Ambrogi, pagatore del Serenissimo Granduca.<br />

Ricordo come in questo quadrimestre sono stato uno dei sindaci del Camarlingo<br />

dell’Arte de’ medici e speziali.<br />

Ricordo come sono stato tratto per uno de’ Consoli dell’Arte de’ medici e speziali per la<br />

3.a volta, da cominciare il futuro quadrimestre a gennaio prossimo.<br />

In varie limosine, lire 30.<br />

In messe fatte dire, lire 8.

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