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LIBRO DI RICORDI DI FRANCESCO, FIGLIUOLO DI GREGORIO ...

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una catinella ovata<br />

due par di candellieri<br />

un cioccolatiere d’argento<br />

un bacile ovato<br />

due cantinette d’argento da mettere il vino in fresco<br />

un profumiere<br />

un arnese da tener gli stoppini<br />

sei guantiere.<br />

Riavuto il tutto a dì 24 di maggio.<br />

A dì 13 maggio 1672<br />

Ricordo come questo giorno suddetto ricevei dal Corsi, procaccio di Venezia, un fagotto<br />

di libri mandatomi dai Combi e La Nou, mercanti librai di Venezia. Nel qual fagotto<br />

erano gli infrascritti libri:<br />

1°. Istoria naturale di Ferrante Imperato, in foglio di carta grande, 24<br />

2°. Detto in carta ordinaria, 30<br />

1 Eusebii Thesaurus temporum, in folio, 75<br />

1 Istoria dell’Imperio Ottomanno, in 4°, 4-10<br />

1 Graef, De virorum organis, in 8°, 6<br />

Cosack, De sale, in 4°, 9<br />

1 Scohoch, De ciconiis, in 12°, 1<br />

l Bauhini Historia plantarum, in folio, 3 volumi, 96. Che in tutto vagliono 245 lire di<br />

Venezia.<br />

Il fagotto pesava 75 libbre, onde pagai al Corsi procaccio, di suo porto, lire 14, soldi 16.<br />

In dogana, tra gabella, manifesti, portatura etc. pagai 3-6-8.<br />

A dì 14 maggio 1672<br />

Feci fare a Guiduccio Guiducci un’arme di casa in una delle mie sottocoppe d’argento, e<br />

gli detti di sua fattura lire quattro.<br />

Lire 4.<br />

A dì detto<br />

Detti a Santi, speziale al Ponte Vecchio, una mano di candelotti e pani di zucchero che<br />

mi erano stati donati, ed egli per loro prezzo mi mandò a casa trentacinque piastre.<br />

A dì 15<br />

Ricordo che la cantinetta rossa del Sig. Gregorio, mio padre, gliela mandai in Arezzo,<br />

ed empiei tutte le bocce parte di malvagia, parte di vino rosso di Firenze.<br />

Dai frati di San Marco riscossi scudi dieci, e ne feci loro la ricevuta in nome del Sig.<br />

Gregorio, mio padre, poiché questi dieci scudi gli devo rimettere a lui.<br />

A dì 16 maggio 1672<br />

Ricordo come questo giorno pagai al libraio legatore lire quattro per legatura di otto<br />

libri in quarto alla rustica, e di dodici libri in 8° pure alla rustica, avendogli dato il<br />

cartone di mio, e così rimanemmo d’accordo che gli pagherei tutti gli altri libri che mi<br />

avrebbe legato alla rustica, cioè due crazie quegli in 8°, e 3 crazie quelli in quarto.<br />

A dì detto

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