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LIBRO DI RICORDI DI FRANCESCO, FIGLIUOLO DI GREGORIO ...

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A dì di maggio 1668<br />

Detti a Domenico mio servitore lire 8 a conto di suo salario, e questo è il primo danaro<br />

che ha avuto, e più lire quattordici.<br />

A dì 3 giugno 1668<br />

Ricordo come questo giorno ho riscosso scudi trecento dal Sig. Averardo Ambrogi, a<br />

conto di 6 mesi delle mie provvisioni fino a tutto il dì 28 maggio prossimo passato.<br />

A dì detto<br />

Pagai al Gai libraio scudi tre per tante legature di libri, e così resta saldo ogni conto fra<br />

di noi fino a questo giorno suddetto.<br />

A dì 8 giugno 1668<br />

Ricordo come il dì cinque di giugno il Sig. Lionardo Tucciarelli d’Arezzo estinse il<br />

censo che fondò meco il dì 21 luglio 1667. Sborsò in mano del Sig. Giulio Giannerini<br />

d’Arezzo scudi cento cinquanta di sorta principale, e scudi nove, lire una, sei soldi e otto<br />

per i frutti decorsi. Questo danaro rimane in mano del Sig. Giulio Giannerini, e me ne<br />

dee render conto. Pagò il Sig. Giannerini.<br />

Ricordo che al principio di agosto ho ricevuto scudi cento dal Sig. Averardo Ambrogi<br />

per la mia solita provvisione di due mesi, giugno e luglio, dico scudi 100.<br />

Ricordo che il dì 29 agosto 1668 ho ricevuto scudi 50 dal Sig. Averardo Ambrogi per la<br />

provvisione di un mese che mi dà il Granduca, e son pagato per tutto il dì 28 agosto.<br />

Dico scudi 50.<br />

Ricordo come il primo settembre il Gran Duca mi donò sessanta doppie.<br />

Ricordo come Guiduccio Guiducci mi fece tutti i rami del mio libro degl’insetti, e glieli<br />

pagai sette lire l’uno, a un per l’altro, col rame di suo.<br />

Ricordo come in questa suddetta opera vi andò quattro balle di carta, e la pagai venti<br />

scudi la balla.<br />

Ricordo come al Cocchini stampatore, per la stampa del suddetto libro, a ragione di lire<br />

nove e soldi quindici il foglio.<br />

Ricordo come al medesimo Cocchini detti lire sette per il frontespizio rosso e nero.<br />

Ricordo che i sei pollìni tirati da Becuccio gli pagai 22 crazie il cento.<br />

Ricordo come al Cocchini pagai ogni tiratura di rame a ragione di lire 23 e mezzo il<br />

migliaio, e questi tirati dal Cocchini furono in tutto diciottomilacinquecento.<br />

Ricordo come al Cocchini non detti né mezzetti per far le mostre, né per mettere intorno<br />

a’ rami.<br />

Ricordo come il dì 7 di settembre saldai col Cocchini e gli detti in tutto piastre centotto,<br />

come per sua ricevuta e saldo sotto dì detto per ogni resto.<br />

Ricordo come il Cardinal Leopoldo de’ Medici mi donò un quadro di Roma,<br />

coll’indulgenza in una guantiera d’argento di libbre 40.<br />

A dì 8 settembre 1668<br />

Pagati in mano del Sig. Carlo Dati lire ottantasei e soldi 10, per tanti libri fattimi venir<br />

di Venezia.<br />

Al Gai libraio lire 30, per avermi legati dieci de’ miei libri degl’insetti in carta reale con<br />

pelle marezzata, cartoni grossi, capitello di seta e fogli marezzati doppi, col corpo tutto<br />

dorato e due filetti nelle coperte.

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