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LIBRO DI RICORDI DI FRANCESCO, FIGLIUOLO DI GREGORIO ...

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Ferdinando Secondo, aveva S. A. S. fatto grazia a Francesco Redi che una delle sue<br />

proprie carrozze giornalmente lo servissero in tutte tutte le sue occorrenze e bisogni; ed<br />

il Redi gode di questa bella e utilissima grazia.<br />

A dì 9 novembre 1696<br />

Il giorno suddetto pagai al Sig. Giuseppe Marucelli scudi ventotto, e sono per la pigione<br />

della casa, che di suo tengo a pigione in Via de’ Bardi; e sono per un semestre scorso e<br />

terminato a tutto ottobre prossimo passato, e de’ suddetti scudi ventotto me ne fece la<br />

ricevuta nel solito mio libro delle ricevute, a carte 90.<br />

Dico scudi 28.<br />

Per S. Martino il di 11 9mbre 1696<br />

Detti la solita fiera a tutta la servitù di casa.<br />

Il dì suddetto il Sig. Auditor Francesco Bacci mi mandò regalò di pere venute di<br />

Arezzo.<br />

Essendo ammalato il Sig. Nardi, lo mandai a regalare di pere e di diverse terre di<br />

Savona, e poi dopo di melagrane.<br />

A dì 15 novembre 1696<br />

Arrivarono qui tutte le civaie che il Balì Giovanni Battista, mio fratello, mandò<br />

d’Arezzo insieme con la mostarda e sapa e altro, e le mandò con le stanghe della lettiga<br />

di casa.<br />

Quest’anno non mandò pere, perché in Arezzo non ve ne erano state. nde quest’anno<br />

non ho potuto mandarne al Serenissimo Gran Duca.<br />

A dì 16 novembre 1696<br />

Il nipote del Sig. Giulio Giannerini, venuto qui in Firenze, volle da me due delle mie<br />

medaglie con differenti rovesci, per mandare in Arezzo al Sig. Giulio suo zio, ed io<br />

subito gliele diedi.<br />

Essendo venuti saggi di vino delle mie vigne d’Arezzo, ne mandai saggi al Sig. Anton<br />

Maria Salvini, del bianco e del rosso.<br />

A dì 28 novembre 1696<br />

Ricordo che dal Sig. pagatore del Serenissimo Gran Duca, mio Signore, io son pagato<br />

della mia solita provvisione di cinquanta scudi il mese, son pagato, dico, per tutto il<br />

mese di settembre e ottobre prossimi passati.<br />

Scudi 100.<br />

Con le solite ritenzioni.<br />

A dì 22 Xbre 1696<br />

Pagai alla Colletta del mezzo per cento e per la parrucca lire 29-13-4.<br />

Pagato per l’annata a tutto gennaio 1696 ab Incarnatione, e avutone ricevuta, lasciata in<br />

mano del Sig. Dottor Bonucci a conservarla.<br />

Dico lire 29-13-4.<br />

A dì 2 gennaio 1696 ab Incarnatione<br />

Pagai scudi cinquantanove, lire cinque soldi quattordici, danari quattro, scudi 59-5-14-4,<br />

al Sig. Alessandro Strozzi, qui in Firenze, a conto del Sig. Canonico Antonio Redi,

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