10.06.2013 Views

LIBRO DI RICORDI DI FRANCESCO, FIGLIUOLO DI GREGORIO ...

LIBRO DI RICORDI DI FRANCESCO, FIGLIUOLO DI GREGORIO ...

LIBRO DI RICORDI DI FRANCESCO, FIGLIUOLO DI GREGORIO ...

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

A dì 6 di luglio 1695<br />

Ricordo che venne, qui a casa, il nipote del Sig. Giulio Giannerini e mi chiese danari in<br />

presto, gli detti quattro scudi, o meglio dico lire 28.<br />

Gli dee restituire in Arezzo.<br />

Gli ha restituiti a Suor Maria Diomira.<br />

A dì detto<br />

Riscossi, e me gli mandò il Rontino bidello, la terzeria della Lingua toscana, cioè scudi<br />

23-5-13-4.<br />

A dì 16 di luglio 1695<br />

Il Sig. Pietro Dandini, pittore fiorentino, questo giorno suddetto mi portò a donare il mio<br />

ritratto, che egli avea dipinto di sua mano in tela. Onde bisogna pensare a regalarlo.<br />

Licenza di libri proibiti.<br />

Ricordo come infino il dì 5 di luglio 1695 mi fu riconfermata in Roma, per tre altri anni,<br />

la licenza de’ libri proibiti, e me la mandò il Sig. Giovanni Battista Fossombroni.<br />

Il dì 8 di luglio 1695 le monache di Annalena mandarono gli otto scudi.<br />

Dico scudi 8.<br />

A dì 26 luglio 1695<br />

Ricordo che dal Sig. Ginori, pagatore del Serenissimo Gran Duca, io sono pagato della<br />

mia solita provvisione di cinquanta scudi il mese per tutto questo mese di luglio. Questi<br />

ultimi cinquanta scudi di questo detto mese di luglio gli riscosse in mio nome il Sig.<br />

Dottore Stefano Bonucci, e subito gli consegnò a me suddetto, Francesco Redi.<br />

Dico scudi 50.<br />

Detti il Ferragosto a tutta la mia servitù.<br />

A dì 4 d’agosto 1695<br />

Arrivarono d’Arezzo le ciliegie visciole secche, per donare al Serenissimo Granduca e<br />

agli altri Sigg.ri Principi.<br />

Lo stesso giorno si donarono.<br />

Gradite.<br />

Ricordo che ho scritto oggi con mia lettera a Suor Maria Diomira, mia sorella in<br />

Arezzo, che se per occorrenze della casa bisognasse danaro al Balì Giovanni Battista<br />

Redi, nostro fratello, e questo danaro egli lo chiedesse a Suor Maria Diomira, ella del<br />

danaro, che ella ha in mano di mio in serbo, potrà somministrargli fino in dugento scudi,<br />

che saranno ben somministrati.<br />

Non gli somministrò.<br />

A dì 24 d’agosto 1695<br />

Venne il solito grano dall’Ill.mo Sig. Marchese Salviati.<br />

A dì 29 d’agosto 1695<br />

Venne qui a casa a visitarmi il Sig. Anton Maria Salvini, gentiluomo fiorentino e lettore<br />

delle Lettere greche nello Studio di Firenze, e mi portò a donare due esemplari legati in<br />

quarto de’ suoi Discorsi accademici, che quest’anno egli aveva stampati qui in Firenze,

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!