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LIBRO DI RICORDI DI FRANCESCO, FIGLIUOLO DI GREGORIO ...

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A dì 25 settembre 1694<br />

Il Serenissimo Gran Duca, mio Signore, mi mandò di nuovo un altro popone vernino,<br />

di quegli venuti di Spagna. Era grossissimo, nell’interno di colore rossissimo e<br />

sommamente dolcissimo.<br />

A dì 2 ottobre 1694<br />

Suor Maria Diomira, mia sorella, mi scrive, con sua lettera de’ 29 settembre 1694,<br />

qualmente il medesimo giorno ella avea ricevuto dal Sig. Giulio Giannerini scudi<br />

trecento cinquanta del mio danaro.<br />

Dico scudi 350, a fine che ella me lo conservasse con altro che ella ha in mano di mio.<br />

Ed il Sig. Giulio mi fece tratta, acciocché pagassi questi scudi trecentocinquanta al Sig.<br />

Camarlingo di Santa Maria Nuova, qui in Firenze, ed io subito questi trecento cinquanta<br />

scudi gli ho consegnati al Sig. Dottore Stefano Bonucci, acciocché mi favorisca<br />

sborsarli conforme l’ordine del Sig. Camarlingo di Santa Maria Nuova. Conforme gli ha<br />

sborsati e avutone ricevuta: dico scudi 350.<br />

La ricevuta l’ho mandata al Sig. Giulio.<br />

L’ha ricevuta.<br />

A dì 9 ottobre 1694<br />

Ricordo come questo giorno suddetto ricevei lettera dal Sig. Giuseppe Zucchetti di Pisa<br />

e con essa lettera scudi venti moneta, per i frutti della solita commenda maturata a tutto<br />

settembre prossimo passato 1694. E mi portò, e li scudi venti e la lettera, il Sig.<br />

Proposto suo fratello. Ed io, subito ricevuto il denaro, ne scrissi lettera di ricevuta al<br />

medesimo Sig. Giuseppe, e la consegnai al Sig. Proposto suo fratello suddetto.<br />

Dico scudi 20.<br />

A dì 9 di ottobre 1694<br />

Feci consegnare, franco di porto, un fagotto di libri al procaccia di Roma, acciocché lo<br />

portasse a Roma a Monsignor Benedetto Menzini, bussolante. Drento il fagotto è la lista<br />

de libri, e ne mandai un’altra al medesimo Sig. Benedetto Menzini, al quale scrissi<br />

lettera di questo affare.<br />

A dì 10 di ottobre 1694<br />

Venne qui a casa il Signor Dottor Frosini, pistoiese, lettore in Pisa, il quale va in<br />

Germania a Dusseldorf per medico della Serenissima Elettrice in luogo del Bonomo,<br />

che se ne torna, e mi chiese una delle medaglie col mio ritratto, ed io gli diedi, quella<br />

col rovescio del Baccanale.<br />

A dì 16 ottobre 1694<br />

Questo giorno suddetto venne a servirmi Marco di Piero Del Lungo, a lire sette il mese<br />

di salario. L’ho scritto anco nell’altro libro de’ ricordi, e in un foglio della scatola.<br />

A dì 23 ottobre 1694<br />

Ricordo che questo giorno suddetto pagai ai Sign.ri Marucelli la pigione della lor casa,<br />

che abito in via de’ Bardi, e son pagati totalmente per tutto il corrente ottobre. Di più<br />

ricordo che, dal principio del prossimo novembre in avanti, mi hanno ridotta la detta<br />

pigione a scudi cinquantasei l’anno, che prima erano cinquantotto.<br />

Fece la ricevuta.

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