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LIBRO DI RICORDI DI FRANCESCO, FIGLIUOLO DI GREGORIO ...

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A dì primo gennaio 1693 a Nativitate<br />

Mandai a Siena al Balì Gregorio, mio nipote, tutti gli strumenti matemateci che mi<br />

aveva mandati a chiedere, e mi costarono lire quarantotto.<br />

A dì 12 aprile 1693<br />

Ricordo che questo giorno suddetto, per il Sig. Dottor Angelo Arcangioli, mandai venti<br />

piastre a Suor Maria Diomira, mia sorella, monaca in Santa Maria Novella d’Arezzo,<br />

acciocché me gli serbi tra l’altro denaro che ha in mano di mio.<br />

Dico scudi 20.<br />

A dì 12 aprile 1693<br />

Il Sig. Balì Giovanni Battista Redi, mio fratello, con sua lettera de’ 25 marzo di Arezzo,<br />

mi scrive di aver pagato in mano di Suor Maria Diomira, mia sorella, lire<br />

centosessantre, soldi otto, denari quattro, il qual danaro egli l’aveva avuto in Pisa da<br />

Giuseppe mio servitore, il qual Giuseppe lo aveva in mano di mio, e ne ho fatto il saldo<br />

al detto Giuseppe.<br />

Dico lire 163-8-4.<br />

A dì 14 aprile 1693<br />

Detti al Fagiuoli una piastra.<br />

A dì 16<br />

Il Bozzaghi mi chiese una delle mie medaglie di bronzo, di quelle fatte dal Sig.<br />

Massimiliano Soldani, e io gliela diedi.<br />

A dì detto<br />

Per un vetturale di casa mandai cinque delle suddette mie medaglie in Arezzo, al Sig.<br />

Balì Giovanni Battista Redi, mio fratello.<br />

Giuseppe Nencioni, mio cameriere, ebbe scudi venti, di lire sette per scudo, a conto di<br />

suo salario, e me ne fece ricevuta nel solito libro delle ricevute.<br />

Dico scudi 20. La ricevuta sotto il dì 17 di aprile.<br />

A dì 22 aprile 1693<br />

Il Piovano Francesco Balduini, piovano d’Artimino, ebbe tre delle mie medaglie.<br />

A dì 22 aprile 1693<br />

Regalai di cotognato e di due medaglie il pagatore di S. A. S. Ginori.<br />

A dì 23<br />

Venne qui il Sig. Arcidiacono Francesco Bacci aretino: ebbe due delle mie medaglie di<br />

bronzo con due differenti rovesci, ed ebbe sei cicchere di Savona, ed ebbe due dei miei<br />

ritratti stampati, fatti dal Tempesti.<br />

A dì 21 di maggio 1693<br />

Detti lire centoquaranta, dico lire 140, a Giuseppe Nencioni, mio cameriere, per<br />

comprare vacchette per servizio del Sig. Balì Giovanni Battista Redi, mio fratello, ed

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