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LIBRO DI RICORDI DI FRANCESCO, FIGLIUOLO DI GREGORIO ...

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Suor Maria Diomira mi scrive, con lettera de’ 23 novembre 1691, di aver ricevuto dal<br />

suddetto Sig. Giannerini scudi 15, dico scudi quindici de’ miei denari, acciocché me gli<br />

serbasse con gli altri, e questi quindici scudi il Sig. Giannerini gli avea riscossi dal Sig.<br />

Ascanio Bacci, a conto de’ frutti del censo che esso Sig. Ascanio ha di mio.<br />

Dico scudi 15.<br />

Ricordo come il 7 Xbre 1691 ho pagato al Sig. Senatore Alessandro Strozzi lire<br />

cinquecentotrentasette, soldi 18-4, tanti per le spese fatte nel semestre passato, e per il<br />

semestre cominciato il dì 29 ottobre e da finire a tutto il di 29 aprile 1692, del Sig. Balì<br />

Gregorio Redi, mio nipote, come convittore del Collegio Tolomei di Siena. E questo<br />

pagamento l’ho fatto per ordine del Padre Centurioni, Rettore del detto Collegio<br />

Tolomei di Siena, diretto al Sig. Balì Giovanni Battista Redi, mio fratello; e detto Sig.<br />

Senatore ne fece la ricevuta in piedi del conto mandato dal detto Padre Rettore; qual<br />

conto si trova appresso il detto Balì mio fratello, con gli altri tutti anticipati a questo. E<br />

questo danaro lo pagai del mio proprio danaro.<br />

Dico lire 537-18-4.<br />

Ho mandato tre delle mie medaglie di bronzo, col mio ritratto e tre rovesci differenti, in<br />

Arezzo al Sig. Cav. Salvador Gamurrini, e di più ne ho a lui date tre altre, qui in<br />

Firenze, il dì 24 aprile 1692.<br />

Il Sig. Giulio Giannerini, con sua lettera de’ 6 di marzo 169[1] ab Incarnatione, mi<br />

scrive che il giorno 29 febbraio 169[1] ab Incarnatione il Sig. Francesco Maria Saracini<br />

fece l’estinzione della metà del censo di scudi dugento che egli tiene a favor mio, e che<br />

importò scudi centosette, lire sei, soldi undici, danari quattro: e che questi scudi<br />

centosette, lire sei, soldi undici, danari quattro, gli sborsò subito in mano di Suor Maria<br />

Diomira Redi, mia sorella, monaca in Santa Maria Novella di Arezzo, acciocché ella me<br />

gli serbasse con l’altro denaro che ella ha in mano di mio.<br />

Dico scudi 107-6-11-4.<br />

Con la medesima lettera il Sig. Giannerini mi scrive di aver egli ricevuto scudi otto<br />

dalla suddetta mia sorella, i quali servirono per le spese della lite con la Buccianta<br />

fornaia.<br />

Dico scudi 8.<br />

Con lettera de’ 26 marzo 1692 mi scrive la suddetta mia sorella di aver dato al suddetto<br />

Sig. Giannerini scudi sette, che se ne servì per pagare una gabella.<br />

Dico scudi 7.<br />

Della permuta fatte con lo Spedale del Ponte e spese in contratti.<br />

A dì 24 di aprile 1692<br />

Mandai alla suddetta Suor Maria Diomira, mia sorella, quattro rinvolti di crazie, di<br />

scudi dieci per ciascun rinvolto, che in tutto sono scudi quaranta, e gli portò al Sig.<br />

Cavalier Salvador Gamurrini.<br />

Dico scudi 40.<br />

Scrive di avergli ricevuti.<br />

A dì 4 maggio 1692<br />

Mandai alla suddetta mia sorella un involto con piastre n.° 20, e le portò il Sig. Cav.<br />

Gualtieri.<br />

Dico scudi 20.<br />

Scrive di avergli ricevuti.

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