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LIBRO DI RICORDI DI FRANCESCO, FIGLIUOLO DI GREGORIO ...

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Mi scrive Suor Maria Diomira di aver messo tra i miei danari lire undici, da me spesi in<br />

tanta sena e rabarbaro.<br />

Scudi 1-4.<br />

A dì 26 di maggio 1688<br />

Per lettera del dì suddetto mi scrive Suor Maria Diomira di aver ricevuto dal Sig. Giulio<br />

Giannerini scudi trenta di mio, per tenergli fra gli altri miei denari.<br />

Dico scudi 30.<br />

Per lettera del dì 29 maggio 1688 mi scrive la medesima di aver dato, de’ miei denari, al<br />

Sig. Giannerini scudi seicentocinquanta, che servirono a pagare i beni che comprai dal<br />

Sig. Marcantonio Ricciardi, come per contratto rogato in Arezzo lo stesso giorno da Ser<br />

Cristofano Ruscelli.<br />

Dico scudi 650.<br />

Per lettera del dì ultimo maggio scrive la medesima di aver dato quello stesso giorno al<br />

Sig. Giulio Giannerini, de’ miei danari, scudi otto e lire quattro, per pagare<br />

l’imposizione de’ ponti e strade a me spettante, scudi 8-4.<br />

Mi scrive la medesima dì aver ricevuto dal Sig. Balì Giovanni Battista Redi, mio<br />

fratello, scudi venticinque, lire quattro, soldi diciassette, danari quattro, acciocché io ne<br />

pagassi, qui in Firenze, altrettanti, come effettivamente gli pagai a chi scrisse il<br />

medesimo Sig. Balì.<br />

Scudi 25-4-17-4.<br />

Con lettera de’ nove di giugno 1688 mi scrive di aver dato due piastre alla Sig.ra<br />

Chiara, nostra cognata, di mio ordine.<br />

Dico scudi 2.<br />

Con la medesima lettera mi scrive che il dì 5 giugno dette scudi sette al Sig. Giulio<br />

Giannerini, per pagar la gabella de’ beni che comprai dal Comini.<br />

Dico scudi 7.<br />

A dì 27 giugno 1688<br />

Le scrivo che paghi scudi quattro e sei lire a diverse persone per limosine.<br />

Scudi 4-6.<br />

A dì 28 giugno 1688<br />

Suor Maria Diomira dette al Sig. Giulio Giannerini scudi ventidue e lire tre, per pagar la<br />

gabella de’ beni da me compri dal Sig. Marcantonio Ricciardi sotto il dì 29 maggio<br />

1688.<br />

Dico scudi 22-3.<br />

A dì 3 luglio 1688<br />

Con sua lettera mi dice Suor Maria Diomira che il Sig. Balì Giovanni Battista Redi,<br />

nostro fratello, nel partirsi d’Arezzo per venire a Firenze gli ha dato trenta scudi,<br />

acciocché io glieli rimetta, e glieli ho rimessi.<br />

Scudi 30<br />

A dì 5 luglio 1688<br />

Pel Sig. Cav. Salvador Gamurrini ho mandato a Suor Maria Diomira scudi trecento in<br />

tanti talleri, cioè 350, che fanno la detta somma di scudi trecento.<br />

Dico scudi 300.

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