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LIBRO DI RICORDI DI FRANCESCO, FIGLIUOLO DI GREGORIO ...

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della compra che ho fatta da donna Iacopa, moglie di Agostino Chimenti del Ponte<br />

Buriano, e per pagar le spese di mia parte fatte in occasione di essa compra.<br />

Dico scudi 685-5-6-4.<br />

A dì 14 giugno 1687<br />

Il Sig. Giulio Giannerini per sua lettera mi scrive di aver dato a Suor Maria Diomira<br />

scudi undici, due lire, soldi 17 e denari 4, che tanti egli avea ricevuti dal Sig. Vicario<br />

Subbiani, per altrettanti spesi per esso Sig. Vicario dal Sig. Bali Giovanni Battista Redi,<br />

mio fratello, qui in Firenze, al quale io ho poi pagato il suddetto danaro. Di più mi<br />

scrive di aver dato alla medesima Suor Maria Diomira tre altri scudi, per altrettanti che<br />

io avea dati, qui in Firenze, al Sig. Marco Giannerini, suo nipote.<br />

In tutto scudi 14-2-17-4.<br />

A dì 21 giugno 1687<br />

Il Sig. Giulio Giannerini, per sua lettera de’ 10 di giugno, mi scrive di essersi fatto dare<br />

da mia sorella scudi ventiquattro per pagare la mia parte di gabella de’ beni compri da<br />

donna Iacopa, moglie di Agostino Chimenti.<br />

Dico scudi 24.<br />

A dì 11 luglio 1687<br />

Ricordo come il dì 5 di luglio il Sig. Francesco Maria Degli Azzi disdisse il censo<br />

passivo che avea meco di cento scudi, e pagò in mano del Sig. Giulio Giannerini scudi<br />

centoquattro, lire tre, soldi dieci, il qual danaro il Sig. Giulio pagò subito in mano di<br />

Suor Maria Diomira, mia sorella, acciocché lo tenesse a mia disposizione.<br />

Dico scudi 104-3-10<br />

A dì 9 agosto 1687<br />

Il Sig. Giulio Giannerini, con sua lettera del 1 di agosto, mi scrive di essersi fatto dare<br />

da mia sorella lire centoventicinque, con le quali ha pagato il mio dazio in Arezzo, e me<br />

ne ha mandata la ricevuta.<br />

Scudi 17-6.<br />

A dì 16 di agosto 1687<br />

Il Sig. Giannerini, con sua lettera de 14 agosto, mi scrive di aver dato a Suor Maria<br />

Diomira, mia sorella, piastre settanta, lire dua e soldi dieci, ricevuti dal Sig. Francesco<br />

Palazzeschi di Arezzo, acciocché io ne paghi altrettanti, qui in Firenze, al Sig.<br />

Commendatore frat’Andrea Minerbetti, ricevitore della Religione di Malta; ed io gli ho<br />

pagati questo giorno suddetto.<br />

Dico scudi 70-2-10.<br />

A dì 19 Agosto 1687<br />

Ricordo come questo giorno suddetto io ho dato scudi cento al Sig. Balì Giovanni<br />

Battista Redi, mio fratello, qui in Firenze, acciocché egli al suo ritorno in Arezzo gli<br />

restituisca, pagandogli in mano di Suor Maria Diomira, mia sorella.<br />

Dico scudi 100<br />

Mi scrive Suor Maria Diomira che gli pagò.<br />

A dì 23 agosto 1687

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