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LIBRO DI RICORDI DI FRANCESCO, FIGLIUOLO DI GREGORIO ...

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Ricordo che il dì 22 di aprile 1687 il Sig. Silvestro Giuseppe Buonfigliuoli pagò in<br />

Arezzo, in mano del Sig. Giulio Giannerini, scudi trecento, et esso Sig. Giulio gli sborsò<br />

a Suor Maria Diomira, mia sorella, in Arezzo; ed io ho pagato, qui in Firenze, i suddetti<br />

trecento scudi a conto del Bonfiglioli al Sig. Santi Grandi, Camarlingo di Santa Maria<br />

Nuova, per conto del Priorato di Lucca e della Commenda Pandolfa Stufa, e a conto<br />

della Commenda Stufa seconda, come per mandato del Sig. Auditor Ferrante Capponi<br />

sotto il dì 30 aprile 1687, ed io gli pagai al detto Sig. Santi Grandi sotto il dì 2 di<br />

maggio 1687.<br />

Dico scudi 300.<br />

A dì 6 maggio 1687<br />

Ricordo come Suor Maria Diomira, infin per sua lettera de’ 16 gennaio 1686 ab<br />

Incarnatione, mi scrive di aver ricevuto dal Sig. Balì, mio fratello, scudi quattro, lire<br />

cinque, soldi quattro e danari quattro.<br />

Dico scudi 4-5-4-4.<br />

A dì 7 maggio 1687<br />

Ricordo come il Sig. Giulio Giannerini, per sua lettera del primo maggio, mi scrive di<br />

essersi fatto dare da mia sorella tre scudi e una lira, per far il deposito de’ frutti che<br />

avevo debito col Masi, per i scudi sessantacinque non pagati, che poi furono pagati<br />

come qui di sopra.<br />

Scudi 3-1.<br />

A dì 10 maggio 1687<br />

Ricordo come il Sig. Giulio Giannerini, per sua lettera degli 8 maggio corrente, mi<br />

scrive di aver consegnato a suor Maria Diomira, mia sorella, scudi novantasei, il qual<br />

danaro egli lo ha riscosso da Pietro da Chiani, detto Barbagallo, a cui fino il dì 11 marzo<br />

prossimo passato avea venduto staia dugentottantotto del mio grano, a ventotto crazie lo<br />

staio.<br />

Dico scudi 96.<br />

Il Sig. Giulio Giannerini mi scrive di aver ricevuto da mia sorella lire quarantaquattro,<br />

per le compre e permute da me fatte sotto il dì 8 di aprile 1687.<br />

Scudi 6-2.<br />

A dì 31 maggio 1687<br />

Il Sig. Giannerini, per sua lettera de’ 29 maggio 1687, mi scrive di aver dato a Suor<br />

Maria Diomira scudi dugento, che egli aveva ricevuto dal Sig. Silvestro Giuseppe<br />

Buonfigliuoli, acciocché io ne rimettessi altrettanti qui in Firenze alle Commende Stufa.<br />

Inoltre mi scrive di aver dato alla medesima Suor Maria Diomira scudi centosessantotto<br />

e un giulio, che esso Sig. Giannerini avea riscosse da Agostino Chimenti dal Ponte<br />

Buriano, per estinzione del censo e frutti maturati, che esso Agostino avea da me, che in<br />

tutto sono scudi 368-0-13-4.<br />

Rimessi e pagati il dì 10 maggio da me in Firenze.<br />

A dì detto<br />

Nella medesima lettera il medesimo Sig. Giannerini mi scrive di essersi fatto dare dalla<br />

medesima Suor Maria Diomira, mia sorella, scudi seicentottantacinque, lire cinque,<br />

soldi sei e danari quattro, del danaro che essa avea in mano di mio per pagare il prezzo

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