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LIBRO DI RICORDI DI FRANCESCO, FIGLIUOLO DI GREGORIO ...

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Dico scudi 130-0-7.<br />

E più, nella medesima lettera del 27 marzo, mi scrive di aver ricevuto dal sig. Balì<br />

Giovanni Battista Redi, mio fratello, scudi nove, lire tre e soldi cinque.<br />

Dico scudi 9-3-5.<br />

E più la medesima mi avea scritto, fin sotto il giorno 7 di febbraio 1685 ab Incarnatione,<br />

che avea ricevuto dal Sig. Giulio Giannerini, a mio conto, scudi novantasei, una lira e<br />

un giulio.<br />

Dico scudi 96-1-13-4.<br />

Per lettera de’ 16 maggio 1686 mi scrive il Sig. Giannerini di aver consegnato a Suor<br />

Maria Diomira scudi quarantanove e lire tre, cioè scudi 46 e lire tre, per cento staia del<br />

mio grano venduto alla Buccianta, fornaia d’Arezzo, a ragione di crazie trentanove lo<br />

staio; e scudi tre per altrettanti da me pagati in Pisa al Sig. Marco Giannerini, suo<br />

nipote.<br />

Dico scudi 49-3.<br />

Suor Maria Diomira, per lettera de’ 15 maggio, mi scrive di aver ricevuto dal Balì<br />

Giovanni Battista, mio fratello, per altrettanti da me per lui spesi, scudi tre, lire quattro,<br />

soldi 19.<br />

Scudi 3-4-19<br />

Per lettera de’ 6 di giugno 1686 mi scrive Suor Maria Diomira di aver ricevuto dal Sig.<br />

Bali Giovanni Battista Redi, mio fratello, scudi undici, lire una e soldi cinque, per<br />

altrettanti da me spesi, qui in Firenze, per esso mio fratello.<br />

Scudi 11-1-5.<br />

A dì 18 giugno 1686<br />

Tornandosene in Arezzo il Sig. Abate Giulio Giannerini gli consegnai scudi dugento di<br />

moneta, acciocché gli portasse in Arezzo a Suor Maria Diomira, mia sorella, come in<br />

effetto gli portò e gli consegnò, ed erano piastre nuove centosettantotto, mezze piastre<br />

scudi quindici, testoni scudi dieci, livornini e una lira scudi sette. In tutto scudi dugento.<br />

Dico scudi 200.<br />

Il Sig. Giulio gli consegnò il dì 20 di giugno, come per sua lettera.<br />

A dì 25 giugno 1686<br />

Suor Maria Diomira, con sua lettera de’ 22 giugno, mi scrive di aver ricevuto dal Sig.<br />

Cristofano Ruscelli d’Arezzo scudi dugento per mano del Sig. Giulio Giannerini. Ed io<br />

devo pagare questi scudi dugento, qui in Firenze, a prete Santi Grandi, Camarlingo di<br />

Santa Maria Nuova, a conto de’ frutti de’ censi del Priorato di Lucca e Commenda<br />

Pandolfa Stufa, come gli pagai il dì 2 luglio 1686, ed ebbi la ricevuta e la consegnai, qui<br />

in Firenze, al Sig. Giulio Giannerini.<br />

Dico scudi 200.<br />

Ricordo come, fin sotto il dì 22 di giugno, la Compagnia della SS.ma Nunziata, per<br />

mandato del 31 maggio del corrente 1686, pagò in mano del Sig. Giulio Giannerini<br />

scudi trenta, a conto di frutti del censo che ha di mio, e i detti scudi trenta il suddetto<br />

Sig. Giannerini gli dette a Suor Maria Diomira, mia sorella.<br />

Dico scudi 30.<br />

A dì 8 luglio 1686<br />

Ricordo come questo giorno suddetto, ritornandosene di nuovo in Arezzo il Sig. Giulio<br />

Giannerini, gli consegnai scudi centoventi in tanti livornini, acciocché gli portasse in

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