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LIBRO DI RICORDI DI FRANCESCO, FIGLIUOLO DI GREGORIO ...

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A dì 2 agosto 1683<br />

Quando inviai il Franzesini in Arezzo, li consegnai un involto con dodici scudi di<br />

crazie, acciocché lo portasse a Suor Maria Diomira, siccome lo portò<br />

Scudi 10.<br />

A dì 19 agosto 1683<br />

Sotto questo dì mi scrive il Sig. Giulio di aver dati a Suor Maria Diomira scudi<br />

novantasette, soldi otto, danari quattro, riscossi da esso per staia dugentosessantatre del<br />

mio grano, venduto fin di novembre a Francesco Alpini, fornaio a Colcitrone, a ragione<br />

di crazie trentuna lo staio.<br />

Dico scudi 97-0-8-4.<br />

A dì 28 agosto<br />

Il Sig. Giulio dette a Suor Maria Diomira scudi sei, da esso riscossi da Donato di Pavolo<br />

da Villa Rada per a buon conto di frutti del censo.<br />

Dico scudi 6.<br />

A dì 9 settembre 1683<br />

Il Sig. Giulio Giannerini ha dati a Suor Maria Diomira scudi sei e lire quattro, che a lui<br />

gli dette il Sig. Dottor Sinigardi, acciocché io gli pagassi qui al Sig. Dottore Stefano<br />

Bonucci, ed io gli pagai.<br />

Dico scudi 6-4.<br />

A dì 13 settembre 1683<br />

Il Sig. Giulio Giannerini dette a Suor Maria Diomira scudi settantotto e lire quattro, che<br />

esso avea ricevuto da Francesco Alpini, fornaio a Colcitrone, per avergli venduto staia<br />

dugento del mio grano fino dal mese di maggio prossimo passato, a ragione di crazie<br />

trentatre lo staio.<br />

Scudi 78-4.<br />

A dì [omissis] 7mbre 1683<br />

Per mano del. Sig. Gio. Carlo Giudici mandai a Suor Maria Diomira, mia sorella, scudi<br />

cinquantuno in un sacchetto in diverse monete, scudi 60 anzi, in tante piastre nuove.<br />

Per Donato, lavoratore del Sig. Diego Redi, mio fratello, mandai a Suor Maria Diomira<br />

scudi diciotto in tanti livornini<br />

Scudi 18.<br />

A dì 18 detto<br />

Pel Sig. Abbate Subbiani mandai, come sopra, scudi 18 in tanti livornini<br />

Scudi 18.<br />

A dì 22 settembre 1683<br />

Ricordo come Suor Maria Diomira pagò al Sig. Giulio Giannerini scudi settantotto, per<br />

parte del pagamento del campo compro dal Doccia, giacché, per arrivare all’intero<br />

pagamento di scudi centottanta che valeva il campo, il Sig. Giulio si era fatto dare dal<br />

Sig. Francesco Fabbrini scudi centodue, et io gli ho restituiti qui in Firenze ad esso Sig.<br />

Francesco.

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