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Victor Toniolo 26 Salvami Regina · Gennaio 2009 Ogni figlio è una gioia in più “Aver molti o pochi figli non è sufficiente a far sì che una famiglia sia più o meno cristiana. Ciò che importa è la rettitudine con cui si vive la vita matrimoniale”. La coppia che oggi abbiamo intervistato ha cercato di mettere in pratica questo dettato di San Josemaria Escrivá, e la famiglia è stata benedetta da Dio. Come è sorto il desiderio di avere tanti figli? Prof. Ney: Siamo originari di Campo Mourão, nello stato brasiliano di Paraná. Per seguire il corso della Facoltà di Ingegneria, sono venuto a Curitiba, lasciando là Jecyleine, che già allora era la mia fidanzata. Qui ho conosciuto l’Opera, l’Opus Dei ed ho cominciato a frequentare gli ambienti di formazione per studenti dove ho potuto studiare la dottrina della Chiesa come pure sentire il richiamo alla santità in una forma viva e attraente. Quando ho condiviso le mie idee con Jecyleine, le ho detto: “Ci sposeremo e se vogliamo formare una famiglia, quello che importa non è avere molti o pochi figli, ma seguire l’orientamento della Chiesa a questo riguardo”. È stato uno choc, perché, per diverse circostanze, i problemi legati alla maternità le causavano molti ti- Don Isoldino José Quintão e Silva, EP mori. Mi ha risposto di non aver mai pensato di avere molti figli, e forse addirittura di non averne… Il nostro fidanzamento era all’inizio, io avevo 18 anni e mi fidanzavo per sposarmi. Sig.ra Jecyleine: Lui è stato il mio primo fidanzato ed io la sua prima fidanzata. Prof. Ney: Esatto. Malgrado lo choc, io ho proseguito dicendo: “Se ci sposiamo e facciamo uso di anticoncezionali, non mi sentirò bene, non funzionerà, così non saremo felici.” Lei che è molto allegra e scherzosa, per mitigare la tensione che si era creata, è uscita con questa battuta: “Va bene, ma io pongo un’altra condizione: io muoio piuttosto, va bene?” Siccome non dipendeva da me, ho accettato… Non è difficile, dal punto di vista economico, avere molti figli? Non c’è bisogno di coraggio? Sig.ra Jecyleine: Il coraggio viene dalla Fede, dalla coscienza della filiazione divina; proprio perché sappiamo che siamo figli di Dio, niente ci mancherà, Egli ci aiuterà sempre quando sarà necessario. È la fiducia. Prof. Ney: Una cosa che ho imparato, nell’Opera, è il concetto della filiazione divina, che Dio è Padre. Ci è successo di attraversare momenti di enormi difficoltà finanziarie. In quei momenti abbiamo pregato il rosario in famiglia. Dall’inizio del nostro matrimonio, quando le difficoltà sono arrivate e arrivano, quello che ho imparato nell’Opus Dei (che è la dottrina della Chiesa) mi ha sempre aiutato a mantenere la pace: “Confidate molto in Dio”. In passato avevo una fabbrica e ho perso tutto, per essermi fidato delle persone. Mi sono ridotto sul lastrico, ho contratto un debito enorme. In

questi momenti di difficoltà il sorriso dei bambini, l’appoggio di mia moglie, l’assiduità ai Sacramenti (Comunione e Confessione) e agli ambienti di formazione dell’Opera mi hanno aiutato a mantenere la pace. Dio è un Padre che ama i suoi figli più di quanto facciamo noi. Ho impiegato ogni mezzo, ho lavorato e per grazia di Dio non è mai mancato il necessario, come mai ne è avanzato. Oggi il nostro maggiore investimento è nella formazione umana e spirituale dei figli. Molte volte, all’Università, gli studenti, soprattutto le ragazze, mi chiedono dei miei figli. Effettivamente, è un fatto che richiama l’attenzione. In un’occasione, un ragazzo mi chiese perché avessi voluto avere dei figli, se ritenevo di riuscire a dar tutto a loro. Ho commentato che probabilmente non avremmo avuto certe cose, per esempio: una casa al mare, varie automobili, corsi extra di musica, judo, balletto… Io però non avrei rinunciato a nessuno dei miei figli per poter avere uno di questi beni, o per offrire agli altri questo o quello, ciò di cui hanno più bisogno è un fratello. Udendo questo, l’aula rimase paralizzata. Ho concluso dicendo: “Amo i miei figli! Volete un consiglio? Non abbiate paura di avere figli”. Che cosa pensano i vostri figli riguardo all’appartenere a una famiglia così numerosa? Sig.ra Jecyleine: Mio figlio maggiore, João Paulo è stato il primo ad uscire di casa e sta studiando a Campo Mourão. La sua più grande sofferenza è stata quella di separarsi dalla famiglia, poiché siamo numerosi, allegri, attivi… Egli ha sentito molto la mancanza del calore della nostra casa. Per il corso d’inglese, la classe di João Paulo doveva fare una presentazione della propria famiglia. Mentre João parlava, era evidente la sua gioia e l’entusiasmo nel commentare tutto e tutti. La collega che ha parlato dopo di lui, era invece figlia unica ed il suo commento finale è stato: “Io amo la mia famiglia e rispetto la decisione dei miei genitori di avere una figlia, ma dopo aver conosciuto la famiglia di João e visto la gioia con cui ne parla, ho deciso che non avrò un figlio soltanto”. Io dico alle persone che non vogliono aver figli o vogliono averne solo uno o due, che stanno rinunciando ad essere felici, perché ogni figlio è una gioia in più che Dio dà. Con più figli, si è più felici. Ogni figlio che arriva, aumenta la felicità. Qual è il ruolo dell’Opus Dei nella sua formazione? Prof. Ney: Nell’Opera ci sono persone che vivono il celibato apostolico (i cosiddetti numerari), ed io li ammiro e vedo che sono molto felici, ma non sono mai riuscito ad immaginarmi come uno di loro. Mi sono sempre sentito una persona chiamata al matrimonio e nel contempo non mi sono mai visto fuori dell’Opera, perché amo il suo spirito. Con molta gioia ho scoperto che avrei potuto far parte dell’Opus Dei come sovrannumerario. Ho capito che era la mia strada, quella che Dio ha scelto per me, la mia vocazione. Sig.ra Jecyleine: Il nostro fidanzamento, la nostra vita è stata orientata, con tutta la libertà dei figli di Dio, dall’Opera che ci ha mostrato ciò che la Chiesa raccomanda ai propri figli. Eravamo due universitari fidanzati, con confessione, dibattiti e meditazioni settimanali. Anche nella mia facoltà — io ho fatto Arti Plastiche —, non si facevano scherzi e battute quando ero presente. In quella confusione, avevamo un rapporto amoroso santo. Maria Cecilia,la figlia maggiore presente qui, che cosa sente vivendo in una famiglia così? Maria Cecilia: Io e i miei fratelli abbiamo ricevuto la grazia di nascere in una casa d’amore, e fin da piccoli abbiamo sentito la gioia di restituire e trasmettere questo amore. Quando arrivava un nuovo fratellino, io vedevo che l’amore dei miei genitori crescere tra loro, per noi più grandi e per il neonato. Mi sento amata come se fossi figlia unica. Se, invece di nove, fossimo diciotto, probabilmente quest’amore sarebbe ancora più grande. Osservando i miei genitori, ho compreso che a partire dal momento in cui una persona si sposa, non cerca la propria felicità, ma la felicità dell’altro. Questa è la differenza sostanziale tra il matrimonio cristiano e le altre proposte di unione, che io ho potuto vedere fin da piccola. Le attenzioni che loro mi dedicavano, come anche a mio fratello maggiore, mi ispiravano a trattare allo stesso modo i miei fratelli più piccoli. Ciò che abbiamo ricevuto da loro, vogliamo trasmetterlo, amando chi sta alla nostra portata, sia nelle famiglie che alcuni di noi costruiranno, sia nell’apostolato al quale saremo chiamati. Prof. Ney: João Paulo e Maria Cecilia hanno frequentato i centri di formazione dell’Opera. João Paulo ha oggi una fidanzata, che ha già fatto un ritiro, entrambi si confessano regolarmente. Maria Cecilia, da parte sua, ha già sentito la sua vocazione, è entrata nell’Opera, è una numeraria. Il futuro appartiene a Dio e nella sua Casa ci sono molte abitazioni. Il Prof. Ney José Araujo Kloster è ingegnere, professore all’Università Tecnologica Federale del Paranà, e la Sig.ra Jecyleine Pereira Kloster è scultrice e casalinga, entrambi soprannumerari dell’Opus Dei. Sono genitori di João Paulo (22), Maria Cecília (18), Pedro Henrique (16), Marco Aurélio (14), Maria Teresa (12), Ana Beatriz (9), Ana Júlia (7), Ana Laura (4) e José Eduardo (2). Gennaio 2009 · Salvami Regina 27

Victor Toniolo<br />

26 Salvami Regina · Gennaio 2009<br />

Ogni figlio<br />

è una gioia in più<br />

“Aver molti o pochi figli non è sufficiente a far sì che una famiglia sia più o meno<br />

cristiana. Ciò che importa è la rettitudine con cui si vive la vita matrimoniale”.<br />

La coppia che oggi abbiamo intervistato ha cercato di mettere in pratica questo<br />

dettato di San Josemaria Escrivá, e la famiglia è stata benedetta da Dio.<br />

Come è sorto il desiderio<br />

di avere tanti figli?<br />

Prof. Ney: Siamo originari di Campo<br />

Mourão, nello stato brasiliano di<br />

Paraná. Per seguire il corso <strong>del</strong>la Facoltà<br />

di Ingegneria, sono venuto a<br />

Curitiba, lasciando là Jecyleine, che<br />

già allora era la mia fidanzata.<br />

Qui ho conosciuto l’Opera, l’Opus<br />

Dei ed ho cominciato a frequentare gli<br />

ambienti di formazione per studenti dove<br />

ho potuto studiare la dottrina <strong>del</strong>la<br />

Chiesa come pure sentire il richiamo alla<br />

santità in una forma viva e attraente.<br />

Quando ho condiviso le mie idee con<br />

Jecyleine, le ho detto: “Ci sposeremo e<br />

se vogliamo formare una famiglia, quello<br />

che importa non è avere molti o pochi<br />

figli, ma seguire l’orientamento <strong>del</strong>la<br />

Chiesa a questo riguardo”.<br />

È stato uno choc, perché, per diverse<br />

circostanze, i problemi legati<br />

alla maternità le causavano molti ti-<br />

Don Isoldino José Quintão e Silva, EP<br />

mori. Mi ha risposto di non aver mai<br />

pensato di avere molti figli, e forse<br />

addirittura di non averne… Il nostro<br />

fidanzamento era all’inizio, io avevo<br />

18 anni e mi fidanzavo per sposarmi.<br />

Sig.ra Jecyleine: Lui è stato il mio<br />

primo fidanzato ed io la sua prima fidanzata.<br />

Prof. Ney: Esatto. Malgrado lo<br />

choc, io ho proseguito dicendo: “Se ci<br />

sposiamo e facciamo uso di anticoncezionali,<br />

non mi sentirò bene, non<br />

funzionerà, così non saremo felici.”<br />

Lei che è molto allegra e scherzosa,<br />

per mitigare la tensione che si era creata,<br />

è uscita con questa battuta: “Va bene,<br />

ma io pongo un’altra condizione:<br />

io muoio piuttosto, va bene?” Siccome<br />

non dipendeva da me, ho accettato…<br />

Non è difficile, dal punto di vista<br />

economico, avere molti figli?<br />

Non c’è bisogno di coraggio?<br />

Sig.ra Jecyleine: Il coraggio viene<br />

dalla Fede, dalla coscienza <strong>del</strong>la filiazione<br />

divina; proprio perché sappiamo<br />

che siamo figli di Dio, niente<br />

ci mancherà, Egli ci aiuterà sempre<br />

quando sarà necessario. È la fiducia.<br />

Prof. Ney: Una cosa che ho imparato,<br />

nell’Opera, è il concetto <strong>del</strong>la filiazione<br />

divina, che Dio è Padre. Ci è<br />

successo di attraversare momenti di<br />

enormi difficoltà finanziarie. In quei<br />

momenti abbiamo pregato il rosario<br />

in famiglia.<br />

Dall’inizio <strong>del</strong> nostro matrimonio,<br />

quando le difficoltà sono arrivate<br />

e arrivano, quello che ho imparato<br />

nell’Opus Dei (che è la dottrina <strong>del</strong>la<br />

Chiesa) mi ha sempre aiutato a mantenere<br />

la pace: “Confidate molto in<br />

Dio”. In passato avevo una fabbrica e<br />

ho perso tutto, per essermi fidato <strong>del</strong>le<br />

persone. Mi sono ridotto sul lastrico,<br />

ho contratto un debito enorme. In

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