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Rivista Araldi del Vangelo - Salvamiregina.It

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Sérgio Hollmann<br />

ne <strong>del</strong>la sapienza divina che i doni di Dio<br />

e i segreti <strong>del</strong>la sua sapienza non giungano<br />

nella stessa forma a tutti, ma che arrivino<br />

immediatamente ad alcuni e, per mezzo<br />

di questi, si estendano ad altri. Così, per<br />

quanto concerne il mistero <strong>del</strong>la Resurrezione,<br />

il libro degli Atti dice: ‘Dio ha resuscitato<br />

Cristo il terzo giorno e Gli ha concesso<br />

di manifestare la sua presenza, non<br />

al popolo in generale, ma ai testimoni designati<br />

anticipatamente da Dio’. Lo stesso<br />

si dovrebbe osservare in relazione alla sua<br />

nascita: che Cristo non Si fosse manifestato<br />

a tutti, ma ad alcuni, tramite i quali<br />

sarebbe potuto arrivare agli altri”. 3<br />

Varie sono anche le ragioni per le<br />

quali la Provvidenza Divina ha scelto<br />

prima i giudei, e solo dopo i gentili,<br />

per manifestare la nascita di Gesù.<br />

È ovvio che Dio, avendo uno speciale<br />

apprezzamento per il principio di<br />

gerarchia, avrebbe dovuto iniziare la<br />

Sua grande opera dal popolo Eletto.<br />

Infatti, osserva il Dottor Angelico:<br />

“La manifestazione <strong>del</strong>la nascita di<br />

Cristo è stata un’anticipazione <strong>del</strong>la ma-<br />

E<br />

“Erode ordina il massacro<br />

degli innocenti” – Basilica di<br />

St. Denis, Parigi<br />

rode trama la sua morte [<strong>del</strong><br />

Messia] con dolosa malizia.<br />

L’uomo cattivo è capace<br />

di comprendere le cose di Dio; non<br />

può, però, realizzarle, poiché l’intelligenza<br />

umana è stata creata da Dio,<br />

ma l’azione dipende dalla volontà.<br />

Erode certamente vide il grande<br />

fervore dei Magi in relazione<br />

14 Salvami Regina · Gennaio 2009<br />

nifestazione piena che sarebbe dovuta<br />

venire. E come nella seconda manifestazione<br />

la grazia di Cristo fu annunciata<br />

da Cristo e dai Suoi Apostoli, prima ai<br />

giudei, e dopo ai pagani, così pure, i primi<br />

ad approssimarsi a Cristo sono stati i<br />

I malvagi quando<br />

vogliono causare<br />

danno a qualcuno<br />

si mostrano<br />

umili e amici<br />

pastori, che erano le primizie dei giudei e<br />

stavano vicino; dopo sono venuti i Magi,<br />

da lontano, come ‘primizie dei pagani’,<br />

secondo l’espressione di Agostino”. 4<br />

Considerazioni e profezie<br />

Quanto al riferimento alla città di<br />

Betlemme di Giuda in questo versetto,<br />

dobbiamo considerare l’affermazione<br />

fatta dallo stesso Salvatore decenni più<br />

tardi: “Io sono il pane vivo che è disceso<br />

dal Cielo” (Gv 6, 41). Per questo i commentatori<br />

fanno un’approssimazione<br />

tra il significato <strong>del</strong> nome Betlemme,<br />

ossia, “casa <strong>del</strong> pane” e l’istituzione<br />

<strong>del</strong> Sacramento <strong>del</strong>l’Eucaristia, “Pane<br />

degli Angeli”. In realtà, allora, esisteva<br />

un’altra Betlemme, a nord, nella<br />

terra di Zabulon, per questo l’Evangelista<br />

specifica: “la tribù di Giuda”.<br />

Il re Erode pur non appartenendo<br />

alla stirpe giudaica, poiché Idumeo, salì<br />

al trono sostenuto soprattutto dai romani;<br />

i giudei, invece, lo osteggiavano<br />

apertamente perché era uno straniero.<br />

Nonostante ciò, adottò un’ abile politica<br />

facendo restaurare con cura il Tempio<br />

di Gerusalemme, nel tentativo di<br />

fare dimenticare ai giudei le sue vere<br />

origini. La sua fama si diffuse in tutto<br />

l’Impero soprattutto a causa <strong>del</strong>la sua<br />

vita dissoluta e <strong>del</strong>la cru<strong>del</strong>tà posta in<br />

essere nell’esercizio <strong>del</strong> suo potere.<br />

A riguardo, Teodoro di Mopsuestia<br />

fa questa riflessione: “Il patriarca<br />

Giacobbe aveva già distinto con esattezza<br />

questo momento dicendo: “Non sarà<br />

tolto lo scettro da Giuda né il bastone<br />

<strong>del</strong> comando tra i suoi piedi, finché ver-<br />

Malizia di Erode<br />

aCristo. E poiché non poteva contare<br />

sulla loro complicità per uccidere<br />

il futuro re attraverso le adulazioni<br />

che gli faceva, né di minacce<br />

che li spaventasse, né di denaro<br />

che li corrompesse, allora cercò<br />

di ingannarli. In nessun modo riuscì<br />

a sedurli con adulazioni affinché<br />

tradissero Colui per il quale avevano<br />

fatto un così faticoso viaggio. O<br />

erano capaci a non avere paura, così<br />

da non tradire Cristo, essi non<br />

avevano interesse alcuno in Erode<br />

né in Cesare,visto che erano entrati<br />

nel suo regno annunciando l’arrivo<br />

di un altro re. Né loro potevano<br />

aspirare ad altra cosa che Cri-<br />

sto, loro che Gli portarono tesori<br />

preziosi da una terra così distante.<br />

E quando<br />

Erode percepì che non avrebbe<br />

ottenuto nient’altro, cominciò ad<br />

avere un’area di devozione mentre<br />

affilava la spada e dipingeva con<br />

colori di umiltà la malvagità <strong>del</strong> suo<br />

cuore. Come procedono tutti i perversi:<br />

quando vogliono causare occultamente<br />

qualche danno molto<br />

serio a qualcuno, cioè si mostrano<br />

umili e amici nei suoi confronti.<br />

(ANONIMO. Opera incompleta<br />

sul <strong>Vangelo</strong> di Matteo,<br />

2, PG 56, 640-641).

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