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firma il decreto di trasferimento, senza neanche attendere né il parere favorevole del Senato accademico, che è formulato il 21 ottobre, né addirittura l’inserimento della nuova materia nello statuto dell’Università. Questo è il testo del decreto ministeriale: Riconosciuta la necessità di trasferire alla cattedra di diritto della navigazione presso la Facoltà di giurisprudenza della Regia Università di Roma il prof. sen. Antonio Scialoja ordinario di diritto marittimo presso la Facoltà di giurisprudenza della Regia Università di Napoli; Vista la dichiarazione di consenso dell’interessato; Visto lo statuto della Regia Università di Roma ( 10 ); Decreta: A decorrere dal 29 ottobre 1942-XXI il prof. sen. Antonio Scialoja ordinario di diritto marittimo nella Facoltà di giurisprudenza della R. Università di Napoli è trasferito alla cattedra di diritto della navigazione presso la Facoltà di giurisprudenza della Regia Università di Roma. Il presente decreto sarà comunicato alla Corte dei conti per la registrazione. Il 5 novembre Scialoja scrive al rettore dell’Università di Roma De Francisci questa lettera vergata a mano: Ho ricevuto la Vostra gentile comunicazione del mio trasferimento alla facoltà di giurisprudenza di codesta R. Università per l’insegnamento del diritto della navigazione. Mentre Vi ringrazio delle lusinghiere parole di benvenuto che avete voluto rivolgermi vengo ad esprimervi i miei sentimenti di commossa gratitudine per l’onore che mi è stato concesso di entrare a far parte dell’eletta schiera dei docenti dello Studium Urbis. Con ossequio Nella seduta del consiglio di facoltà dell’11 novembre 1942, l’Istituto di diritto aeronautico è sostituito dall’Istituto di diritto della navigazione, il cui statuto è approvato il 7 giugno 1943 in questi termini: 1. — L’Istituto di diritto della navigazione ha lo scopo di addestrare nello studio di questo diritto e discipline connesse mediante corsi speciali, conferenze, esercitazioni. 2. — L’Istituto comprende due sezioni: marittima ed aeronautica. Possono iscriversi ad una o ad entrambe di esse gli studenti della Università di Roma, i diplomati degli istituti nautici, i laureati. Coloro che non siano studenti effettivi della Università di Roma sono tenuti al pagamento della tassa d’iscrizione di L. 100. A coloro che hanno frequentato assiduamente l’Istituto per un anno scolastico viene rilasciato un certificato di frequenza. La tassa relativa è di L. 50. Possono pubblicarsi a spese dell’Istituto i lavori degli iscritti che a giudizio unanime degli insegnanti ne siano meritevoli. Possono anche aprirsi concorsi a premio su argomenti attinenti allo scopo dell’Istituto. 3. — I corsi e le esercitazioni hanno per oggetto: a) diritto della navigazione b) diritto marittimo ed aeronautico pubblico ed internazionale c) storia del diritto marittimo d) legislazione marittima ed aeronautica dei principali Paesi e) diritto marittimo ed aeronautico di guerra. 4. — La direzione dell’Istituto spetta al professore titolare della cattedra di diritto della navigazione. I corsi e le esercitazioni sono svolti da professori incaricati dal direttore e scelti fra i professori ufficiali o liberi docenti delle materie. Ad uno degli insegnanti è affidata la direzione della biblioteca dell’Istituto, di cui possono valersi gli iscritti. Così nasce l’Istituto di diritto della navigazione e l’attribuzione della relativa direzione a Scialoja. La presenza di Scialoja si manifesta con grande autorità nelle occasioni normative e gestionali più rilevanti e si constata in tutti i numerosi svolgimenti della materia, che si avvale dell’alta consistenza culturale della struttura, assicurata da direzione e composizione egregia e sempre adeguata. 6. L’insegnamento di Antonio Scialoja — Antonio Scialoja è il fondatore del diritto della navigazione in Italia. La sua opera sistematica, basata, da un lato, sulla considerazione unitaria del diritto aereo e del diritto marittimo e, dall’altro, sulla caratterizzazione autonoma della disciplina rispetto al diritto pubblico e al diritto commerciale, culmina nella redazione del codice della navigazione del 1942. Nasce a Roma il 19 novembre 1879 in un ambiente di grandi tradizioni di intelligenza e di studi rivolti alle scienze giuridiche ed economiche. Il nonno Antonio è insigne economista, patriota, più volte ministro ( 10 ) Si noti che alla data del decreto di trasferimento, 18 ottobre, lo statuto non era stato ancora aggiornato. 6

del neonato Regno d’Italia. Il padre Enrico fonda nel 1876 il Foro italiano. Il fratello del padre è Vittorio, sommo giurista romanista e civilista, statista e diplomatico. Dopo un incarico di diritto civile nell’Università di Urbino nel 1904 e l’abilitazione alla libera docenza in diritto civile conseguita con d.m. 25 maggio 1905 presso l’Università di Parma (presto trasferita all’Università di Roma con d.m. 19 agosto 1905), assume l’incarico di diritto commerciale nelle Università di Camerino (1905), Perugia (1906), Sassari (1907) e Siena (1908), per poi diventare professore straordinario il 16 novembre 1908 ( 11 ). Dal 1922 insegna diritto marittimo nell’Università di Napoli, dove nel 1942 gli viene conferita la stella d’oro al merito della scuola. Svolge anche attività politica. È deputato al parlamento per tre legislature, sottosegretario ai lavori pubblici nel 1924 e senatore dal 1929. La sua attività scientifica, maturata dal ceppo del diritto commerciale e sorretta da una forte vocazione storicistica, lascia la sua impronta più duratura nella sistemazione del diritto marittimo, cui poi affianca e compenetra organicamente il diritto aeronautico. Il passaggio dalla legislazione non organica e frammentaria del diritto marittimo e aeronautico, sviluppatasi in mancanza di un criterio unitario e sistematico, alla disciplina del codice della navigazione, si connette al programma formulato da Scialoja sin dal 1922, nella prima edizione del Sistema del diritto della navigazione, ma compiutamente precisato nella prolusione letta all'Università di Napoli il 31 gennaio 1928 ( 12 ), che trova poi svolgimento nelle due successive edizioni del Sistema stesso ( 13 ), nonché nelle pagine della Rivista del diritto della navigazione, da lui fondata nel 1935 e diretta fino al 1942, giudicata come uno dei migliori periodici italiani ( 14 ). Muovendo dalla considerazione della fisionomia unitaria del fatto tecnico che è a base di ogni forma di navigazione (marittima, interna e aerea), in tale programma Scialoja segna alla scienza e alla legislazione un preciso indirizzo, sostenendo l'unità e l'autonomia del diritto della navigazione. Il fondamento della disciplina unitaria della navigazione marittima, interna e aerea va ricercato in quella somiglianza o comunanza di esigenze di carattere giuridico — rilevanti, appunto, sul piano dell'assetto normativo — proprie degli spazi in cui si esplica l'attività e agiscono i mezzi impiegati per realizzarla. Egli afferma inoltre che lo studio di questo ramo del diritto non deve limitarsi ai rapporti di carattere commerciale che attengono alla materia, bensì a tutti gli aspetti, pubblicistici e privatistici, della navigazione per mare, per acque interne e per aria. Si afferma in tal modo l’autonomia del diritto della navigazione, in quanto tutte le norme attinenti alla navigazione formano un sistema a sé, da inquadrare come parte integrante, ma distinta, nel sistema generale del diritto. E il concorso di elementi pubblicistici e privatistici è di tale misura in materia di navigazione, da dare a questa un’impronta peculiare. L'autonomia del diritto della navigazione, sancita dall’art. 1 c. nav., si riflette nella struttura e graduazione normativa delle fonti proprie della materia. Dando valore prevalente a tali fonti e condizionando l'operatività del diritto generale al preventivo ricorso a tutte le fonti speciali, anche di grado gerarchico inferiore, nonché al non fruttuoso impiego del procedimento analogico, la normativa generale viene ad assumere collocazione ed efficacia subordinate rispetto alla disciplina propria della materia, che è oggetto, in linea primaria, delle fonti, di qualunque grado gerarchico, che particolarmente le si riferiscono. Alla fine del 1939 l'opera della revisione dei codici e la riforma della legislazione in materia di navigazione è affidata ad un comitato, presieduto da Scialoja, il quale, valendosi della collaborazione di valorosi allievi e studiosi, predispone il progetto ministeriale del codice della navigazione, comprensivo della materia relativa alla navigazione marittima, interna ed aerea, che è approvato con r.d. 27 gennaio 1941 n. 9. Successivamente, anche in base alla nuova delega data con l. 19 maggio 1941 n. 501, è approvato un nuovo testo di codice della navigazione, modificato e coordinato con il codice civile, con r.d. 30 marzo 1942 n. 327, pubblicato, insieme alla «Relazione alla maestà del re imperatore del ministro guardasigilli Grandi», in G.U., ed. straord., 18 aprile 1942 n. 93. ( 11 ) Fra la produzione civilistica e commercialistica di Scialoja, cfr.: L’offerta a persona indeterminata e il contratto concluso mediante apparecchio automatico, Milano, 1902; Le fonti e l’interpretazione del diritto commerciale, Perugia, 1907; Saggi di vario diritto, Roma, 1927-28. Fonda nel 1910 la Rivista delle società per azioni, poi trasformata in Rivista di politica economica. ( 12 ) La prolusione è poi pubblicata col titolo La sistemazione scientifica del diritto marittimo, in Riv. dir. comm. 1928, I, 1. ( 13 ) Edite a Roma nel 1929 e nel 1933. Lo svolgimento è completato, successivamente al codice della navigazione, anche dalle Lezioni di diritto della navigazione, Napoli, 1942, e dal Corso di diritto della navigazione, Roma, 1943. Importante è anche la raccolta di Saggi di storia del diritto marittimo, Roma, 1946. ( 14 ) «La Rivista […] raccolse le forze dei migliori marittimisti e commercialisti, costituendo altresì centro di attrazione per alcuni tra i più validi cultori delle discipline finitime; era dunque destinata a divenire — come divenne — palestra della “scuola napoletana del diritto della navigazione” e officina della nuova elaborazione dommatica degli istituti di questo settore dell’ordinamento»: così G. DE VITA, Note biografiche, in Studi in onore di Lefebvre d’Ovidio, Milano, 1995, XXII. 7

firma il decreto <strong>di</strong> trasferimento, senza neanche attendere né il parere favorevole del Senato accademico, che<br />

è formu<strong>la</strong>to il 21 ottobre, né ad<strong>di</strong>r<strong>it</strong>tura l’inserimento del<strong>la</strong> nuova materia nello statuto dell’Univers<strong>it</strong>à.<br />

Questo è il testo del decreto ministeriale:<br />

Riconosciuta <strong>la</strong> necess<strong>it</strong>à <strong>di</strong> trasferire al<strong>la</strong> cattedra <strong>di</strong> <strong>di</strong>r<strong>it</strong>to del<strong>la</strong> <strong>navigazione</strong> presso <strong>la</strong> Facoltà <strong>di</strong> giurisprudenza<br />

del<strong>la</strong> Regia Univers<strong>it</strong>à <strong>di</strong> Roma il prof. sen. Antonio Scialoja or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> <strong>di</strong>r<strong>it</strong>to mar<strong>it</strong>timo presso <strong>la</strong> Facoltà <strong>di</strong><br />

giurisprudenza del<strong>la</strong> Regia Univers<strong>it</strong>à <strong>di</strong> Napoli;<br />

Vista <strong>la</strong> <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> consenso dell’interessato;<br />

Visto lo statuto del<strong>la</strong> Regia Univers<strong>it</strong>à <strong>di</strong> Roma ( 10 );<br />

Decreta:<br />

A decorrere dal 29 ottobre 1942-XXI il prof. sen. Antonio Scialoja or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> <strong>di</strong>r<strong>it</strong>to mar<strong>it</strong>timo nel<strong>la</strong> Facoltà <strong>di</strong><br />

giurisprudenza del<strong>la</strong> R. Univers<strong>it</strong>à <strong>di</strong> Napoli è trasfer<strong>it</strong>o al<strong>la</strong> cattedra <strong>di</strong> <strong>di</strong>r<strong>it</strong>to del<strong>la</strong> <strong>navigazione</strong> presso <strong>la</strong> Facoltà <strong>di</strong><br />

giurisprudenza del<strong>la</strong> Regia Univers<strong>it</strong>à <strong>di</strong> Roma.<br />

Il presente decreto sarà comunicato al<strong>la</strong> Corte dei conti <strong>per</strong> <strong>la</strong> registrazione.<br />

Il 5 novembre Scialoja scrive al rettore dell’Univers<strong>it</strong>à <strong>di</strong> Roma De Francisci questa lettera vergata a<br />

mano:<br />

Ho ricevuto <strong>la</strong> Vostra gentile comunicazione del mio trasferimento al<strong>la</strong> facoltà <strong>di</strong> giurisprudenza <strong>di</strong> codesta R.<br />

Univers<strong>it</strong>à <strong>per</strong> l’insegnamento del <strong>di</strong>r<strong>it</strong>to del<strong>la</strong> <strong>navigazione</strong>.<br />

Mentre Vi ringrazio delle lusinghiere parole <strong>di</strong> benvenuto che avete voluto rivolgermi vengo ad esprimervi i miei<br />

sentimenti <strong>di</strong> commossa grat<strong>it</strong>u<strong>di</strong>ne <strong>per</strong> l’onore che mi è stato concesso <strong>di</strong> entrare a far parte dell’eletta schiera dei docenti<br />

dello Stu<strong>di</strong>um Urbis.<br />

Con ossequio<br />

Nel<strong>la</strong> seduta del consiglio <strong>di</strong> facoltà dell’11 novembre 1942, l’Ist<strong>it</strong>uto <strong>di</strong> <strong>di</strong>r<strong>it</strong>to aeronautico è<br />

sost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o dall’Ist<strong>it</strong>uto <strong>di</strong> <strong>di</strong>r<strong>it</strong>to del<strong>la</strong> <strong>navigazione</strong>, il cui statuto è approvato il 7 giugno 1943 in questi<br />

termini:<br />

1. — L’Ist<strong>it</strong>uto <strong>di</strong> <strong>di</strong>r<strong>it</strong>to del<strong>la</strong> <strong>navigazione</strong> ha lo scopo <strong>di</strong> addestrare nello stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> questo <strong>di</strong>r<strong>it</strong>to e <strong>di</strong>scipline<br />

connesse me<strong>di</strong>ante corsi speciali, conferenze, eserc<strong>it</strong>azioni.<br />

2. — L’Ist<strong>it</strong>uto comprende due sezioni: mar<strong>it</strong>tima ed aeronautica.<br />

Possono iscriversi ad una o ad entrambe <strong>di</strong> esse gli studenti del<strong>la</strong> Univers<strong>it</strong>à <strong>di</strong> Roma, i <strong>di</strong>plomati degli ist<strong>it</strong>uti<br />

nautici, i <strong>la</strong>ureati.<br />

Coloro che non siano studenti effettivi del<strong>la</strong> Univers<strong>it</strong>à <strong>di</strong> Roma sono tenuti al pagamento del<strong>la</strong> tassa d’iscrizione <strong>di</strong><br />

L. 100.<br />

A coloro che hanno frequentato assiduamente l’Ist<strong>it</strong>uto <strong>per</strong> un anno sco<strong>la</strong>stico viene ri<strong>la</strong>sciato un certificato <strong>di</strong><br />

frequenza. La tassa re<strong>la</strong>tiva è <strong>di</strong> L. 50.<br />

Possono pubblicarsi a spese dell’Ist<strong>it</strong>uto i <strong>la</strong>vori degli iscr<strong>it</strong>ti che a giu<strong>di</strong>zio unanime degli insegnanti ne siano<br />

mer<strong>it</strong>evoli. Possono anche aprirsi concorsi a premio su argomenti attinenti allo scopo dell’Ist<strong>it</strong>uto.<br />

3. — I corsi e le eserc<strong>it</strong>azioni hanno <strong>per</strong> oggetto:<br />

a) <strong>di</strong>r<strong>it</strong>to del<strong>la</strong> <strong>navigazione</strong><br />

b) <strong>di</strong>r<strong>it</strong>to mar<strong>it</strong>timo ed aeronautico pubblico ed internazionale<br />

c) <strong>storia</strong> del <strong>di</strong>r<strong>it</strong>to mar<strong>it</strong>timo<br />

d) legis<strong>la</strong>zione mar<strong>it</strong>tima ed aeronautica dei principali Paesi<br />

e) <strong>di</strong>r<strong>it</strong>to mar<strong>it</strong>timo ed aeronautico <strong>di</strong> guerra.<br />

4. — La <strong>di</strong>rezione dell’Ist<strong>it</strong>uto spetta al professore t<strong>it</strong>o<strong>la</strong>re del<strong>la</strong> cattedra <strong>di</strong> <strong>di</strong>r<strong>it</strong>to del<strong>la</strong> <strong>navigazione</strong>. I corsi e le<br />

eserc<strong>it</strong>azioni sono svolti da professori incaricati dal <strong>di</strong>rettore e scelti fra i professori ufficiali o liberi docenti delle materie.<br />

Ad uno degli insegnanti è affidata <strong>la</strong> <strong>di</strong>rezione del<strong>la</strong> biblioteca dell’Ist<strong>it</strong>uto, <strong>di</strong> cui possono valersi gli iscr<strong>it</strong>ti.<br />

Così nasce l’Ist<strong>it</strong>uto <strong>di</strong> <strong>di</strong>r<strong>it</strong>to del<strong>la</strong> <strong>navigazione</strong> e l’attribuzione del<strong>la</strong> re<strong>la</strong>tiva <strong>di</strong>rezione a Scialoja.<br />

La presenza <strong>di</strong> Scialoja si manifesta con grande autor<strong>it</strong>à nelle occasioni normative e gestionali più<br />

rilevanti e si constata in tutti i numerosi svolgimenti del<strong>la</strong> materia, che si avvale dell’alta consistenza<br />

culturale del<strong>la</strong> struttura, assicurata da <strong>di</strong>rezione e composizione egregia e sempre adeguata.<br />

6. L’insegnamento <strong>di</strong> Antonio Scialoja — Antonio Scialoja è il fondatore del <strong>di</strong>r<strong>it</strong>to del<strong>la</strong> <strong>navigazione</strong><br />

in Italia. La sua o<strong>per</strong>a sistematica, basata, da un <strong>la</strong>to, sul<strong>la</strong> considerazione un<strong>it</strong>aria del <strong>di</strong>r<strong>it</strong>to aereo e del<br />

<strong>di</strong>r<strong>it</strong>to mar<strong>it</strong>timo e, dall’altro, sul<strong>la</strong> caratterizzazione autonoma del<strong>la</strong> <strong>di</strong>sciplina rispetto al <strong>di</strong>r<strong>it</strong>to pubblico e<br />

al <strong>di</strong>r<strong>it</strong>to commerciale, culmina nel<strong>la</strong> redazione del co<strong>di</strong>ce del<strong>la</strong> <strong>navigazione</strong> del 1942.<br />

Nasce a Roma il 19 novembre 1879 in un ambiente <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> tra<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> intelligenza e <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> rivolti<br />

alle scienze giuri<strong>di</strong>che ed economiche. Il nonno Antonio è insigne economista, patriota, più volte ministro<br />

( 10 ) Si noti che al<strong>la</strong> data del decreto <strong>di</strong> trasferimento, 18 ottobre, lo statuto non era stato ancora aggiornato.<br />

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