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Tav G1-Relazione Generale - Comune di San Prisco

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Stu<strong>di</strong>o geologico del territorio comunale per il P.U.C. del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> S. <strong>Prisco</strong> (Ce)<br />

2) aree pedemontane comprese tra i versanti carbonatici e la faglia<br />

bor<strong>di</strong>era in cui è presente una coltre detritica costituita da elementi<br />

carbonatici a spigoli vivi e/o leggermente arrotondati e da<br />

un’alternanza <strong>di</strong> livelli detritici eterometrici e sub arrotondati a cui si<br />

alternano livelli <strong>di</strong> materiale piroclastico: Categorie <strong>di</strong> sottosuolo <strong>di</strong><br />

riferimento “B” e/o “C” e subor<strong>di</strong>natamente “E”,;<br />

3) aree <strong>di</strong> piana <strong>di</strong> aggradazione prevalentemente piroclastica costituite<br />

essenzialmente da terreni riconducibili al tufo grigio campano con a<br />

tetto, e separato da esso da un modesto paleosuolo, livelli <strong>di</strong>scontinui<br />

<strong>di</strong> terreni riconducibili alla facies <strong>di</strong>stale del tufo giallo napoletano:<br />

Categorie <strong>di</strong> sottosuolo <strong>di</strong> riferimento “C” e/o “B”.<br />

Sulla carta della microzonazione sismica, inoltre, a cavallo della linea <strong>di</strong><br />

faglia bor<strong>di</strong>era sepolta, è stata in<strong>di</strong>viduata una fascia <strong>di</strong> transizione tra le<br />

categorie B, C, E e quelle B, C della piana in cui la pericolosità sismica dovràt<br />

essere definita puntualmente me<strong>di</strong>ante stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> maggiore dettaglio.<br />

Si ricorda, infine, che sulla carta geomorfologia e della stabilità sono state<br />

evidenziate soggette a vari gra<strong>di</strong> <strong>di</strong> instabilità e in particolare:<br />

a) aree instabili: - cornice morfostrutturale;<br />

-coperture e depositi detritici <strong>di</strong> asse drenante e da<br />

trasporto torrentizio rimobilizzabili;<br />

- piazzale e fronte <strong>di</strong> cava;<br />

- detrito ad elementi cartonatici a spigoli vivi o<br />

subarrotondati.<br />

b) aree potenzialmente instabili: - impluvi;<br />

- spartiacque principali e secondari;<br />

- aree <strong>di</strong> conoide.<br />

c) Aree me<strong>di</strong>amente instabili: - versanti strutturali regolarizzati;<br />

- faccette triangolari;<br />

- coni detritici.<br />

Pomigliano d’Arco li 30/06/2010<br />

I geologi incaricati<br />

dr. Giovanni De Falco dott. Gennaro D’Agostino dott. Marco Cavallaro<br />

A.T.P. De Falco- D’Agostino - Cavallaro 59

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