10.06.2013 Views

Quaderno - Piero Calamandrei

Quaderno - Piero Calamandrei

Quaderno - Piero Calamandrei

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Si mettono subito a lavoro i monaci di Benedetto. Questo è il tempo in cui si combatte in Italia la<br />

guerra "gotica", tra i successori di Re Teodorico e l'impero d'oriente, che è deciso a riconquistare<br />

l'Italia.<br />

Ma a Montecassino c'è pace e fraternità: barbati e latini, ariani e cattoli-ci, poveri e ricchi, tutti<br />

sono accolti, rifocillati, ospitati e molti di loro di-ventano monaci. La grande novità, la vera e<br />

duratura rivoluzione, non sta nel monastero, ma nella Regola che esso riceve da Benedetto, e che<br />

molto rapidamente governerà la vita e l'attività di migliaia di monaci in tutta Eu-ropa.<br />

"Io non ho inventato nulla di nuovo" dice sostanzialmente Benedetto, a proposito della Regola;<br />

Benedetto delinea e impone "nuovo modo di essere monaci", basato su tre principi fondamentali<br />

e uguali per tutti.<br />

Il primo è la stabilitas: niente più monaci girovaghi; il cenobio sarà la loro famiglia per sempre.<br />

Il secondo principio è quello dell'orario. Benedetto rivaluta il tempo che è parte della vita, dono<br />

di Dio, e perciò non va disprezzato né dissipato, ma tutto utilizzato al servizio del Signore. Ci<br />

sono disposizioni precise, sca-denze puntuali in ogni momento della giornata, per la preghiera, la<br />

lettura sacra, il lavoro, il riposo.<br />

In una situazione di guerre e di odio, Benedetto chiede pace e riconcilia-zione tra latini e barbari,<br />

stabilendo assoluta uguaglianza per tutti nei di-ritti e nei doveri; a una chiesa lacerata da scismi e<br />

minacciata dall'indivi-dualismo spirituale, egli domanda di seguire Cristo rinunciando alla<br />

propria volontà per costituire una famiglia spirituale concorde, che non antepone nulla<br />

all’dorazione del suo Signore.<br />

Benedetto richiama non solo i suoi monaci , ma tutti gli europei al lavoro, all'impegno; nel clima<br />

di disfacimento generale, egli invita a rifare, a rico-struire.<br />

Nella Regola, il principio d'autorità, rappresentata dall'abate e accompa-gnato dalla fraternità e<br />

dalla dolcezza, rendono l'obbedienza più leggera e anche lieta.<br />

Benedetto non vuole fare dei monaci tanti eroi del sacrificio, e degli abati tanti dittatori. Predica<br />

la discrezione, madre di tutte le virtù.<br />

Tra i monaci, continua la Regola, deve regnare l'uguaglianza più assoluta.<br />

Ma a chi è infermo si deve dare qualcosa di più, e "chi ha bisogno di meno ne potrà rendere<br />

grazie a Dio".<br />

Il monaco che non lavora, dice severamente Benedetto, non è un vero mo-naco: e con questo egli<br />

rivaluta la fatica manuale, che dal mondo romano, per secoli, era stata spregiativamente<br />

considerata opera da schiavi. No, dice Benedetto: essa è opera da uomini; e da uomini, come i<br />

monaci, che tendono alla perfezione.<br />

Dedicarsi a Dio non è più abbandonare a se stesso il mondo, ma è anzi una forma di aiuto, è la<br />

proposta di un modello, l'indicazione di un esempio.<br />

È un luogo di autoregolazione per pochi: diventa centro di accoglienza e di ospitalità, in cui<br />

trovano aiuto e asilo i pellegrini, gli affamati, i ricercati, politici, i contadini fuggiaschi davanti<br />

agli eserciti e ai predoni.<br />

La preghiera celebrata coralmente negli uffici cantati più volte al giorno attira i cristiani che vi<br />

partecipano con fervore, mente i monaci sostengo-no la vita della Chiesa con il loro radicalismo<br />

evangelico, non permettendo che in mezzo a tante difficoltà, e a tante conversioni a volte troppo<br />

facili, si spenga l’assoluto del Vangelo.<br />

Benedetto muore nel 547, probabilmente il 21 marzo. Due secoli dopo, i suoi monasteri in<br />

Europa saranno più di mille.<br />

E più tardi ancora, ogni volta che una comunità comincia a rilassarsi, e si sente la necessità di un<br />

riformatore, questi non fa altro che richiamarsi a Benedetto: la riforma è sempre un ritorno ai<br />

precetti del Padre dei mona-ci.<br />

“Quando si pensa a tutta la violenza che ancora si scatenerà durante que-sto medioevo<br />

selvaggio”, scrive lo storico Jacques Le Goff, “può sembrare che la lezione di Benedetto non sia<br />

43

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!