Quaderno - Piero Calamandrei

di poter vivere in castità ma il marito chiese di poter avere prima un altro figlio, nacque così
l’erede maschio ma morì pre-sto; muore anche la bambina e Melania soffre a causa del parto
difficile. Il ma-rito la segue nella sua volontà di castità. La castità è un atto di libertà individuale.
Il marito era molto innamorato di Melania e aveva una ammirazione per la moglie.
Adottano la regola del digiuno, abbandonano le vesti aristocratiche e vendono le loro ricchezze.
Nel 408 si trasferiscono in una villa Siciliana.
Si recano poi in Africa settentrionale, dove fondano molti monasteri.
Dopo uno scontro con S. Agostino ad Ippona, ripartono per l’oriente giungen-do in fine in Terra
Santa.
Lì Melania comincia a fare vita di reclusione, vivendo in estrema povertà. Il marito, entra in un
monastero. “Presa” dalla sua fede Melania si fa murare vi-va e nel 439 muore.
Da adesso in poi vi è la fine del monachesimo orientale e quindi l’inizio del monachesimo
occidentale.
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Il Monachesimo Occidentale è di tipo cenobitico. Il cenobitismo ha origine in Egitto nel IV°
secolo. Il passaggio dall’eremitico al cenobitismo si ha con Pacomio.
Egli era un egiziano preso come soldato in una legione romana, dove co-nobbe soldati romani i
quali si ritrovarono a pregare con lui. Pacomio rimase colpito da questo gesto e ritornato a casa
decise di organizzare una vita cri-stiana in comune. Pacomio morì nel 300 d.C. quando la Chiesa
era già struttu-rata in vescovi, presbiteri e diaconi. È grazie a lui che sorsero i primi monaste-ri
cenobitici; dove i monaci vivevano in comunità guidate da un Abate. Verso il IV° secolo, il
monachesimo si estese anche in Europa, grazie all’opera di Be-nedetto da Norcia che fondò il
primo monastero: quello di Montecassino.
Sulla scia dei Benedettini, nacquero altri ordini monastici. I più importanti furono i Cistercensi e
i Cluniacensi. I primi monasteri erano delle case qual-siasi, capanne o grotte. I primi monaci si
stabilivano tra le rovine di villaggi disabitati a causa delle guerre, cercando di sistemare le case
diroccate. La loro unica esigenza era quella di avere vicino una fonte o un torrente. Questo tipo
di monachesimo nacque all’interno di una civiltà violenta e devastata dalla peste e da altri mali.
San Benedetto con la sua regola volle dare un senso di stabilità in un’epoca di caos e di
invasioni. Fra le principali caratteristiche dei mona-steri vi era quella dell’ospitalità della quale
godevano non soltanto i poveri e i pellegrini ma anche gli imperatori con le loro corti.
I monaci oltre a praticare il culto, possedevano anche un gran numero di terre la cui parte
principale veniva gestita da loro, mentre la parte restante veniva data in affitto.
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La vita monastica nel mondo ortodosso ha sempre presentato una separazione da un mondo più
accentrata di quella degli istituti latini.
Il monachesimo si è configurato in comunità locali e non centralizzate come gli ordini religiosi
che conosciamo in occidente.
Soltanto verso il XVII secolo su imitazione di quelli latini sono sorti degli istitu-ti orientali
centralizzati come i Basiliani o gli Antoniani.
I monasteri hanno sempre esercitato un forte influsso nella religione russa, uno tra i più
importanti è il monastero di Aleksandr Nevskij a San Pietroburgo, do-ve molti membri della
famiglia reale russa ricevettero la loro educazione.
La comunità monastica lavora prestando aiuto ai poveri ma soprattutto è vi-sta come un ponte
tra Dio e gli uomini.
Il vero monaco, il Podvig, ricerca il silenzio, la solitudine da vivere in raccoglimento, il cammino
per acquistare lo Spirito Santo e giungere alla purificazione del cuore.
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