Quaderno - Piero Calamandrei
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ALIMENTAZIONE ED ECONOMIA MEDIEVALE (E NON SOLO MONASTICA) NELLE<br />
SCENE DEI RICAMI DI BAYEAUX<br />
Le informazioni relative alla situazione storica dell’ XI secolo ci vengono fornite da numerosi<br />
documenti. Una di queste fonti è il famoso ricamo che risale al periodo fra il 1066 e il 1082, più<br />
comunemente conosciuto come “ricamo di Bayeux”.<br />
Questo ricamo venne confezionato con lana di otto colori naturali su pezze di lino. Misura circa<br />
70 metri ed è stato appunto creato tra il 1066 e il 1082, forse in Inghilterra, per fungere da<br />
decorazione del palazzo vescovile di Bayeux. La sua presentazione, sotto forma di immagini<br />
distinte; permette ad alcuni di vedervi l’antenato del fumetto. Circa l’autore non si hanno ancora<br />
informazioni dettagliate, secondo alcuni fu la regina Matilde a realizzare il ricamo, aiutata dalle<br />
sue dame di compagnia, o nel Kent o a Winchester, nell’Hampshire, venti o trent’anni dopo gli<br />
avvenimenti che il manufatto descrive.<br />
Le immagini dell’ricamo descrivono i fatti relativi alla conquista dell’Inghilterra nel 1066. Esso<br />
illustra gli avvenimenti chiave della conquista specialmente la battaglia di Hasting. Benché<br />
favorevole a Guglielmo il Conquistatore, l’ricamo di Bayeux ha un valore documentario<br />
inestimabile per la conoscenza dell’ XI secolo: ci informa sul vestiario, sui castelli, le navi, le<br />
condizioni di vita di quest’epoca che per il resto è poco nota.<br />
E’ però necessario fare una breve introduzione relativamente al terzo secolo per poter analizzare,<br />
dal punto di vista economico, tutti i cambiamenti avvenuti fino al 1000 d.C. Il più importante è<br />
quello relativo al cambiamento del sistema economico che vedrà il passaggio da un economia<br />
silvo-pastorale a un economia curtense.<br />
Nel secolo III l’Europa si vede a confronto con numerose popolazioni barbare che si insediano<br />
influenzando notevolmente la cultura europea e le usanze dei vari popoli. Dal punto di vista del<br />
commercio e dell’alimentazione possiamo notare dei cambiamenti notevoli; infatti in Europa<br />
fino a quel momento erano sempre prevalsi i campi coltivati, ma con l’arrivo dei barbari queste<br />
vaste distese di campi coltivati verranno sostituite dai boschi; questo per rendere possibile lo<br />
sviluppo dell’economia barbara, che vedeva come elemento maggiormente sfruttato il bosco.<br />
Non per niente l’economia diffusasi in questo periodo viene definita silvo-pastorale. Il termine<br />
«silvo» indica proprio la selva, il bosco. Possedere ampie distese di boschi permetteva<br />
l’allevamento di bestiame (soprattutto suini) allo stato brado ed era anche fonte di legname,<br />
resina, cera, pelli animali e miele, tutti prodotti che venivano commercializzati nel mercato. Con<br />
la ripresa del commercio poi le città, che a causa delle battaglie coi barbari e a causa delle<br />
malattie si erano spopolate, torneranno a fiorire.<br />
Con la diffusione di questo tipo di economia cambierà molto il modo di alimentarsi dei<br />
medioevali. Prima dell’arrivo dei barbari l’alimentazione era basata soprattutto sulla<br />
consumazione di cereali, legumi, pane; con l’economia silvo-pastorale invece si cambierà<br />
radicalmente modo di cibarsi perché sarà la carne l’elemento principale presente sulle tavole dei<br />
medioevali, dal momento che l’allevamento del maiale in quel periodo era molto praticato.<br />
La carne più consumata in questo periodo era quella di maiale ma col tempo si aggiunse poi<br />
quella dei bovini però, dal momento che erano considerati più preziosi perché usati per il lavoro<br />
nei campi e per il traino, venivano risparmiati. Altrettanto diffuso era l’allevamento di pollame,<br />
riservato alla maggior parte della popolazione, mentre la cacciagione era soprattutto riservata alla<br />
classe aristocratica.<br />
Questa situazione comincia a cambiare all’inizio del 1000 d.C, quando si accentua lo sviluppo<br />
del commercio; le città verranno ripopolate e l’aumento demografico fa nascere il bisogno di<br />
assicurarsi le risorse alimentari sufficienti a sfamare una popolazione raddoppiata. Per<br />
raggiungere questo traguardo si rese necessario un migliore sfruttamento dell’ambiente.<br />
Ed ecco che dalla metà del XIII secolo aumentarono le opere di disboscamento e bonifica,<br />
seguite dal dissodamento di nuove terre: tutto ciò contribuì a ridurre le aree incolte. Questi<br />
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