Il viaggio a Lourdes di Alexis Carrel
Il viaggio a Lourdes di Alexis Carrel
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<strong>Il</strong> <strong>viaggio</strong> a <strong>Lourdes</strong> <strong>di</strong> <strong>Alexis</strong> <strong>Carrel</strong><br />
Integrazione<br />
sulla vita <strong>di</strong> <strong>Alexis</strong> <strong>Carrel</strong><br />
a cura<br />
della Prof.sa Miriam Maronati<br />
e del Prof. Simone Nuvoli<br />
e degli studenti <strong>di</strong> IV Ginnasio
Già l'inventore appariva <strong>di</strong>etro al me<strong>di</strong>co:<br />
nel 1902 egli scoprì un nuovo punto <strong>di</strong><br />
sutura che applicò ai vasi sanguigni e<br />
fece della trasfusione del sangue<br />
un‟operazione praticabile, almeno per<br />
coloro che fossero particolarmente abili.<br />
All „inizio del secolo, lasciò la Francia e<br />
partì per il Canada, per tentarvi un<br />
allevamento <strong>di</strong> bestiame.<br />
Poco dopo, grazie alle sue relazioni con<br />
illustri biologi americani, fu chiamato a<br />
riprendere i suoi lavori scientifici all<br />
„istituto Rockfeller ; la‟ il Dr. <strong>Carrel</strong><br />
trovò i mezzi <strong>di</strong> investigazione più<br />
perfezionati, senza i quali non avrebbe<br />
potuto condurre a buon fine le sue<br />
scoperte.<br />
La vita<br />
Figlio <strong>di</strong> un commerciante <strong>di</strong> seterie, <strong>Alexis</strong> <strong>Carrel</strong> nacque nel 1873 a Sainte-Foy-les-<br />
Lyon, Lione . Rimasto orfano <strong>di</strong> padre all'età <strong>di</strong> cinque anni, visse in campagna presso la<br />
madre, apprese il greco ed il latino con il nonno, condusse una vita libera <strong>di</strong> ricco erede.<br />
Compì i suoi stu<strong>di</strong> a Lione e abbracciò la carriera me<strong>di</strong>ca.<br />
Nel 1912, i suoi lavori sulla sutura dei vasi sanguigni sezionati<br />
e la coltura a lunga scadenza <strong>di</strong> tessuti viventi trasportati fuori dal loro ambiente (egli<br />
riuscì a far vivere in un vaso un cuore <strong>di</strong> pollo per 27 anni), gli valsero il premio Nobel.<br />
2
L’uomo ha bisogno <strong>di</strong> Dio<br />
Durante la guerra del 1914-1918, abbandonò le sue ricerche per organizzare gli ospedali e<br />
rinnovò totalmente i meto<strong>di</strong> antisettici, con il concorso del Dr. Dakin, che con <strong>Carrel</strong> fu<br />
anche autore <strong>di</strong> un <strong>di</strong>zionario della me<strong>di</strong>cina.<br />
Dopo la guerra, ritornò in America<br />
compiendo importanti lavori sul cancro.<br />
In seguito, il grande pilota americano<br />
Charles Lindbergh,appassionato per l „opera<br />
del Dr. <strong>Carrel</strong>, si mise a sua <strong>di</strong>sposizione<br />
soprattutto per la parte tecnica e la<br />
fabbricazione degli apparecchi. I due<br />
riuscirono a far vivere degli organi<br />
completamente isolati dal loro organismo.<br />
Nel 1935 il Dr. <strong>Carrel</strong> pubblicò un libro che<br />
lo rese celebre, “L‟uomo, questo sconosciuto.<br />
Analizzando l „uomo egli constatava che lo<br />
si era quasi soppresso nella sue originalità<br />
irriducibile, a forza <strong>di</strong> <strong>di</strong>viderlo in<br />
compartimenti, e concludeva per una “<br />
ricostruzione dell‟uomo”. Questo libro è<br />
quello <strong>di</strong> uno scienziato,certo, ma anche <strong>di</strong><br />
un filosofo che sa guardare e comprendere gli<br />
uomini.<br />
Nel 1941 il Dr. <strong>Carrel</strong> rientrò in Francia dove fece pubblicare, nel 1944, un libretto dal<br />
titolo “ La preghiera”, che dà gli ultimi tocchi al suo pensiero:”L‟uomo ha bisogno <strong>di</strong> Dio<br />
come ha bisogno <strong>di</strong> acqua e <strong>di</strong> ossigeno”.<br />
L‟illustre scienziato morì nel 1945, dopo aver sopportato crudeli prove fisiche e morali.<br />
<strong>Alexis</strong> <strong>Carrel</strong><br />
3
Dal positivismo ….<br />
<strong>Il</strong> positivismo è quella<br />
corrente <strong>di</strong> pensiero, che<br />
nasce nella seconda metà<br />
dell’Ottocento,<br />
caratterizzata dalla fiducia<br />
nel progresso scientifico e<br />
dal tentativo <strong>di</strong> applicare il<br />
metodo positivo a ogni<br />
tipo <strong>di</strong> sapere. Perciò il<br />
positivismo è in grado <strong>di</strong><br />
spiegare come e perché<br />
accade questo o quel<br />
fatto, ma non riesce a<br />
spiegare a un uomo ciò<br />
che è giusto o sbagliato.<br />
<strong>Alexis</strong> <strong>Carrel</strong> viveva in una società ideologica che assolutizzava<br />
come unica certezza il positivismo; ma nel fondo del suo cuore<br />
si occultava una segreta sofferenza, il bisogno <strong>di</strong> una certezza, la<br />
vaga, quasi incosciente speranza <strong>di</strong> afferrare quella verità, la<br />
pace, l’amore. Cercava qualcosa che andasse ben oltre il metodo<br />
positivo, qualcosa che riuscisse a rispondere a quelle domande<br />
inestirpabili, al fondo del suo essere.<br />
<strong>Alexis</strong> <strong>Carrel</strong><br />
4
…alla conversione<br />
Voleva forse il miracolo?<br />
Avvenne. <strong>Alexis</strong> cambiò<br />
completamente la visione<br />
della vita. Si era accorto<br />
che l’esistenza era formata<br />
da una duplice realtà:<br />
quella scientifica, materiale<br />
ma anche da quella<br />
spirituale, ognuna<br />
irriducibile all’altra. Ora<br />
osservava la realtà per<br />
quello che era e non solo<br />
sotto gli occhi <strong>di</strong> un fisico.<br />
Lui veniva chiamato al suo<br />
mestiere, ma questa volta<br />
non solo con la mente del<br />
positivismo ma con il cuore<br />
aperto…<br />
<strong>Alexis</strong> <strong>Carrel</strong><br />
“Voi avete voluto rispondere al mio dubbio<br />
con un miracolo manifesto[…]”<br />
… allargare la ragione ….<br />
5
Scienza e religione possono coesistere ?<br />
<strong>Il</strong> senso religioso si pone dentro la realtà del nostro Io a livello <strong>di</strong> alcune<br />
domande. Queste domande si attaccano al fondo del nostro essere e<br />
sono inestirpabili perché è come se costituissero la stoffa <strong>di</strong> cui uno è<br />
fatto. Infatti esse sono sempre presenti nel nostro Io e quin<strong>di</strong> uno può<br />
cercare <strong>di</strong> non farci caso, ma non potrà mai non desiderare qualcosa.<br />
Tutto quello che gi uomini fanno è come un tentativo <strong>di</strong> risposta a queste<br />
domande, quin<strong>di</strong> anche la scienza per <strong>Alexis</strong> <strong>Carrel</strong> è un tentativo <strong>di</strong><br />
risposta. Ma il punto è che queste domande esigono una risposta totale e<br />
la scienza da sola non può darla perché come può spiegare l’amore? La<br />
felicità? <strong>Il</strong> bene e il male?<br />
Questo tema, del rapporto tra fede<br />
e ragione, è ancora molto attuale,<br />
ed è stato più volte affrontato dal<br />
papa Benedetto XVI.<br />
Egli ha riba<strong>di</strong>to la sua fiducia nella<br />
scienza, sostenendo però che<br />
considerare vero solo lo<br />
sperimentale costituisce una<br />
limitazione della ragione. Religione<br />
e scienza sono due realtà<br />
irriducibili l’una all’altra, cioè<br />
nessuna delle due può derivare<br />
dall’altra.<br />
Fede e ragione non devono avere<br />
paura reciproca. Incontrandosi e<br />
<strong>di</strong>alogando possono esprimersi al<br />
meglio.<br />
<strong>Alexis</strong> <strong>Carrel</strong><br />
La ragione non potrà mai<br />
trascurare gli uomini;<br />
bisogna però metterle accanto<br />
il sentimento, l‟entusiasmo, l‟onore.<br />
Bisogna creare una forma <strong>di</strong> vita<br />
che sia conforme alle leggi<br />
del nostro corpo e del nostro spirito.<br />
6
<strong>Alexis</strong> <strong>Carrel</strong><br />
La morale<br />
“La morale sta al sentimento, come la logica sta all’ intelligenza.”<br />
La parola morale deriva dal latino mos,morische significa<br />
abitu<strong>di</strong>ne, costume, usanza. Infatti la morale è qualcosa relativa al<br />
comportamento (affetti), non è qualcosa <strong>di</strong> applicato dall’<br />
esterno, ma è qualcosa che ci è stato dato.<br />
« La legge naturale è iscritta e scolpita nell'anima <strong>di</strong> tutti i singoli<br />
uomini » (Leone XIII). Corrisponde alla natura più profonda dell’<br />
uomo, e permette <strong>di</strong> essere sempre più se stessi. Come <strong>di</strong>ce<br />
<strong>Carrel</strong>: “la morale non è né più né meno che l’ insieme <strong>di</strong> norme,<br />
che gli uomini debbono imporsi, se vogliono sopravvivere sia<br />
come in<strong>di</strong>vidui, sia come specie.”<br />
Ciò che si oppone alla<br />
legge morale è il peccato.<br />
Infatti il peccato <strong>di</strong>vide e<br />
<strong>di</strong>sintegra; è l’azione del<br />
male che cerca <strong>di</strong> <strong>di</strong>strarre<br />
l’uomo dalla ricerca <strong>di</strong> ciò<br />
che gli corrisponde.<br />
«Essa (la morale) infatti è<br />
la ragione umana che<br />
impone <strong>di</strong> agire bene e<br />
proibisce il peccato. [...] »<br />
(Leone XIII)<br />
7
<strong>Il</strong> bene e il male<br />
«Nelle nostre azioni<br />
noi dobbiamo scegliere.»<br />
(<strong>Carrel</strong>)<br />
L’uomo per raggiungere il suo<br />
destino si trova continuamente ad<br />
operare delle scelte. Ma in base a<br />
cosa può scegliere? Sarà bene ciò<br />
che avvicina l’uomo alla meta e male<br />
ciò che invece lo allontana da essa.<br />
Questo criterio <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio è<br />
oggettivo, cioè tutti lo possono<br />
conoscere, perchè è imposto dalla<br />
natura: dalla natura delle cose e<br />
dalla natura stessa dell’uomo.<br />
Quando bene e male vengono intesi<br />
come realtà soggettive, si finisce per<br />
creare delle ideologie.<br />
Ciò che è bene ti avvicina alla meta.<br />
<strong>Alexis</strong> <strong>Carrel</strong><br />
Aristotele intendeva il bene<br />
come “ciò cui ogni cosa<br />
tende”.<br />
L’ uomo tende al bene perché<br />
per sua natura è proteso al<br />
bene, l’uomo è ad immagine e<br />
somiglianza <strong>di</strong> Dio, ma a causa<br />
del peccato originale non<br />
sempre riesce ad arrivare al<br />
bene, e siccome è libero a<br />
volte sceglie <strong>di</strong> fare il male.<br />
8
I <strong>di</strong>versi aspetti <strong>di</strong> un problema<br />
“…ma l‟intelligenza non afferra la complessità reale delle<br />
cose. Non capisce la vita. Noi dobbiamo dunque „renderci<br />
conto‟ che in ogni problema umano c‟è una quantità <strong>di</strong> aspetti<br />
intimamente legati gli uni agli altri. Per nessuno <strong>di</strong> questi<br />
problemi c‟è una soluzione unica.”<br />
Partendo da questa frase abbiamo<br />
in<strong>di</strong>viduato due punti:<br />
-Aspetti della vita:<br />
“in ogni problema umano c’è una<br />
quantità <strong>di</strong> aspetti intimamente<br />
legati gli uni agli altri.”<br />
Leggendo il libro ci siamo rese conto<br />
<strong>di</strong> come <strong>Alexis</strong> <strong>Carrel</strong> sia stato<br />
capace <strong>di</strong> mettere in relazione due<br />
cose così <strong>di</strong>verse come lo sono<br />
scienza e religione. Da questo<br />
abbiamo capito che anche se due o<br />
più materie sembrano non avere<br />
collegamenti stretti tra <strong>di</strong> loro<br />
questo non significa che io non li<br />
possa trovare in determinate<br />
situazioni.<br />
<strong>Alexis</strong> <strong>Carrel</strong><br />
9
Si stu<strong>di</strong>a per conoscere la verità<br />
Infatti per come siamo fatti è necessario<br />
che noi dobbiamo spezzettare la realtà<br />
in <strong>di</strong>verse <strong>di</strong>scipline; è inevitabile,<br />
quin<strong>di</strong>, che le varie materie abbiano una<br />
relazione tra <strong>di</strong> loro.<br />
Un’altra cosa che ci ha stupiti ed<br />
interessati è che quando A. <strong>Carrel</strong><br />
capisce che non esiste solo la scienza<br />
con le sue leggi, ma anche qualcosa <strong>di</strong><br />
non spiegabile, come lo può essere un<br />
miracolo, e seguendo quel mistero e<br />
tutto ciò che ne consegue, lui non<br />
rinnega ciò in cui aveva sempre creduto<br />
lasciandolo da parte e non<br />
occupandosene più, ma partendo da<br />
quello che lui aveva stu<strong>di</strong>ato, cerca <strong>di</strong><br />
comprendere più a fondo dei temi come<br />
la società e o la morale o qualunque<br />
cosa a lui più <strong>di</strong>stante. Lui, quin<strong>di</strong>, per<br />
capire cose nuove parte da quello che<br />
sa, poi chiaramente non può arrivare a<br />
comprendere tutto solo con le sue<br />
conoscenze, ma comunque ha delle<br />
basi, un punto da cui partire.<br />
Questo ci ha insegnato che è più facile<br />
capire argomenti nuovi, per esempio<br />
scolastici non affrontandoli senza<br />
considerare ciò che sappiamo, pensando<br />
già che non c’entrino con ciò che<br />
abbiamo <strong>di</strong> fronte, ma partendo da ciò<br />
che sappiamo.<br />
<strong>Alexis</strong> <strong>Carrel</strong><br />
10
Lo stu<strong>di</strong>o e la realtà<br />
“... Ma l’intelligenza non afferra la complessità reale delle cose.<br />
Non capisce la vita.”<br />
L’educazione si forma a contatto della realtà, infatti come lo stu<strong>di</strong>o ha bisogno<br />
della conoscenza del reale, così anche l’osservazione della realtà ha bisogno dello<br />
stu<strong>di</strong>o.<br />
È questo uno dei temi affrontati dal Papa nel <strong>di</strong>scorso per l’università “La<br />
Sapienza“. Infatti <strong>di</strong>ce: “Agostino ha affermato una reciprocità tra “scientia” e “<br />
tristitia” : il semplice sapere, <strong>di</strong>ce, rende tristi. E <strong>di</strong> fatto – chi vede e apprende<br />
soltanto tutto ciò che avviene nel mondo, finisce per <strong>di</strong>ventare triste. Ma verità<br />
significa <strong>di</strong> più che sapere: la conoscenza della verità ha come scopo la<br />
conoscenza del bene.”<br />
Come commento a questa frase<br />
abbiamo scelto un passaggio del<br />
libro: “ la <strong>di</strong>rezione delle cose della<br />
vita appartiene a coloro che sono a<br />
contatto con la realtà. La realtà è<br />
insieme affettiva, intellettuale e<br />
tecnica. È necessario che i professori<br />
si limitino al dominio intellettuale,<br />
che capiscano che essi non <strong>di</strong>rigono<br />
una parte dell’educazione.<br />
L’educazione è affettiva e tecnica,<br />
oltre che intellettuale. Essa si forma a<br />
contatto con la realtà. Falsità<br />
dell’educazione universitaria per tutti.<br />
Noi abbiamo bisogno <strong>di</strong> gran<strong>di</strong><br />
intellettuali,; ma abbiamo un più<br />
urgente bisogno <strong>di</strong> uomini.”<br />
11
“Vergine dolce, che soccorrete<br />
gli infelici, che vi implorano<br />
umilmente, proteggetemi. Io<br />
credo in Voi. Voi avete voluto<br />
rispondere al mio dubbio con un<br />
miracolo manifesto. Io non so<br />
vederlo, io dubito ancora. Ma il<br />
mio desiderio più vivo, il fine più<br />
alto <strong>di</strong> tutte le mie aspirazioni è<br />
<strong>di</strong> credere, perdutamente,<br />
ciecamente credere, senza più<br />
<strong>di</strong>scutere, senza criticare. il<br />
Vostro nome è più dolce del sole<br />
del mattino. Prendete Voi il<br />
peccatore inquieto, dal cuore in<br />
tempesta, dalla fronte<br />
aggrondata, che si consuma nella<br />
ricerca delle chimere. Sotto i<br />
consigli profon<strong>di</strong> e duri del mio<br />
orgoglio intellettuale giace,<br />
<strong>di</strong>sgraziatamente ancora<br />
soffocato, un sogno, il più<br />
affascinante <strong>di</strong> tutti i sogni,<br />
quello <strong>di</strong> credere in Voi, <strong>di</strong><br />
amarvi, come i frati dall’ anima<br />
can<strong>di</strong>da.”<br />
<strong>Alexis</strong> <strong>Carrel</strong><br />
La preghiera<br />
12
Non ridurre la vita<br />
La preghiera è il modo con cui l’uomo si rapporta con Dio. <strong>Alexis</strong><br />
<strong>Carrel</strong> scopre il valore della preghiera dopo aver assistito ad un<br />
miracolo avvenuto a <strong>Lourdes</strong>. Con questa preghiera lui prende<br />
coscienza che non può trovare risposta alle sue domande tramite la<br />
scienza poiché ci sono cose che stanno al <strong>di</strong> sopra dell’ umana<br />
intelligenza, e non sono spiegabili attraverso esperimenti, stu<strong>di</strong> o<br />
ricerche scientifiche.<br />
In alcuni frammenti del suo <strong>di</strong>ario egli scrive:<br />
“Lo sviluppo puramente<br />
intellettuale ostacola lo<br />
sviluppo <strong>di</strong> quella parte dello<br />
spirito che non è<br />
”.<br />
“<strong>Il</strong> nostro errore fondamentale<br />
sta nel credere che la nostra<br />
vita possa ridursi ad uno solo<br />
dei suoi aspetti: aspetto<br />
mentale o fisiologico, aspetto<br />
in<strong>di</strong>viduale, sociale, razziale;<br />
aspetto economico o umano;<br />
aspetto intellettuale o<br />
sentimentale.”<br />
<strong>Alexis</strong> <strong>Carrel</strong><br />
13