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Il sacco di Panagia - I fatti della domenica

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Temo che ci scopriremo tutti gattopar<strong>di</strong>,<br />

terribilmente conservatori in questa campagna<br />

elettorale e poi nelle urne <strong>di</strong> fine febbraio.<br />

Affezionati agli stereotipi culturali e<br />

umani <strong>di</strong> una politica perdente alla quale<br />

non sappiamo rinunciare ma, soprattutto,<br />

alla quale non riusciamo a trovare alternative<br />

cre<strong>di</strong>bili.<br />

Io la chiamo sindrome del ponte Bailey.<br />

Certamente impazzite dalla voglia <strong>di</strong> sapere<br />

per quale cozzo <strong>di</strong> motivo io la chiamo così.<br />

Non ci dormireste la notte, saltereste i pasti<br />

se non ve lo <strong>di</strong>cessi. E allora, visto che io vi<br />

amo miei inspiegabili lettori, io ve lo spiego.<br />

Come i più âgée <strong>di</strong> voi ricorderanno (potevo<br />

<strong>di</strong>re anziani ma in francese è tutta un’altra<br />

cosa) il 2 giugno del 1990, giorno del mio<br />

trentatreesimo compleanno, il ponte Bailey<br />

che provvisoriamente univa, visto che il<br />

ponte umbertino era chiuso per lavori, Ortigia<br />

alla terraferma crollò inghiottendo<br />

un’auto e uccidendo una persona. Un camioncino<br />

del latte sole rimase in bilico ma<br />

salvo.<br />

Mi telefonò mio zio Masino a casa. Stavo<br />

dormendo. La mia signora era andata al<br />

lavoro all’Università e mi aveva lasciato<br />

poltrire dato che era il mio compleanno.<br />

“Tu che sei giornalista – attaccò lo zio – sai<br />

cosa è successo a Ortigia? E’ tutto fermo<br />

sin dal pozzo ingegnere. Dicono che è caduto<br />

il ponte Bailey”. La premessa era quella<br />

che molti mi facevano e fanno chiedendomi<br />

spesso le notizie più incre<strong>di</strong>bili e lontane<br />

che io, seppur giornalista, apprendo dai<br />

giornali come tutti gli altri.<br />

“Noooo – risposi – figurati se crolla il ponte<br />

Bailey, ci sarà stato un tamponamento e<br />

avranno fermato le auto per litigare”. Così<br />

<strong>di</strong>ssi e mi girai nel letto intenzionato a dormire<br />

ancora. Poi (sapete com’è l’odore del<br />

sangue, quella cosa che rende i giornalisti<br />

la bellissima e schifosa razza che siamo?)<br />

inevitabilmente presi il telefono, feci il 115<br />

dei pompieri e chiesi. E seppi. Ad<strong>di</strong>o compleanno.<br />

Insomma sui ponti, ancorché in via<br />

<strong>di</strong> ripavimentazione, si fece rapidamente<br />

una folla enorme a guardare quella trage<strong>di</strong>a<br />

<strong>di</strong> ferro contorto che aveva inghiottito una<br />

vita e quel camioncino drammaticamente e<br />

ri<strong>di</strong>colmente in bilico. Arrivarono i politici,<br />

ricordo Ban<strong>di</strong>era, la buonanima del mio<br />

amico Aldo Gilistro, sindaci e assessori<br />

dell’epoca, tutti Dc. La gente dal ponte um-<br />

Mentre le festivitàimpazzavano<br />

si può <strong>di</strong>re<br />

che a Siracusa<br />

molti politici<br />

impazzivano<br />

alla ricerca del<br />

come affrontare<br />

la campagna<br />

elettorale <strong>di</strong><br />

febbraio. Naturalmente,<br />

le novità<br />

che si registrerannosaranno<br />

tante e tali<br />

da stravolgere<br />

anche gli assetti<br />

correnti e, naturalmente,<br />

quelli<br />

connessi al rinnovo<br />

del Consiglio comunale e dell’amministrazione.<br />

Poche ore dopo le <strong>di</strong>missioni del<br />

sindaco Roberto Visentin, sotto Palazzo<br />

Vermexio si scatenava la festa più partecipata<br />

dell’anno. Mezza Siracusa cantava, brindava<br />

e ballava. Si festeggiavano le <strong>di</strong>missioni del<br />

2012 e probabilmente quelle del primo citta<strong>di</strong>no<br />

che nel corso dell’anno non aveva azzeccato<br />

neanche un’iniziativa amministrativa.<br />

Per fortuna, si è sparsa voce che Mario Monti<br />

potrebbe avergli preparato la strada per Roma,<br />

sulla scia che i migliori si rimuovono<br />

promovendoli. In questo caso alla Camera dei<br />

deputati. Molti siracusani estimatori dell’ex<br />

sindaco hanno commentato la situazione augurandogli<br />

tanta fortuna e carriera politica:<br />

“meglio un Visentin in Parlamento che al<br />

Vermexio”. Altri, i più cattivi, hanno chiosato<br />

invece con un “Vada pure alla Camera, tanto<br />

da quelle parti non è rimasto niente da rovinare”.<br />

<strong>Il</strong> sindaco meno amato nella storia <strong>della</strong><br />

città capoluogo è andato via a sorpresa senza<br />

<strong>di</strong>r niente a nessuno accompagnato da improperi<br />

da parte <strong>di</strong> coloro che lo avevano sostenuto<br />

e fatto eleggere. Agli attacchi ricevuti<br />

non si è registrato un solo comunicato augurale<br />

o <strong>di</strong> solidarietà, e questo fatto, da solo,<br />

<strong>di</strong>ce perchè la classifica del Sole 24 Ore sul<br />

gra<strong>di</strong>mento dei sindaci lo ha rilevato in fondo<br />

alla classifica con un 75° posto. In attesa del<br />

Commissario straor<strong>di</strong>nario Palazzo Vermexio<br />

è rimasto in mano del vice sindaco, Concetto<br />

La Bianca, che avrà la sua piccola occasione<br />

Domenica 13 gennaio 2013<br />

contromano<br />

Le elezioni 2013<br />

e la sindrome<br />

del ponte Bailey<br />

bertino cominciò a gridare “assassini, assassini,<br />

assassini”. Tutti gridavano. La tensione<br />

era altissima.<br />

Guardandoli pensavo. Ma questi quanti saranno,<br />

due-tre mila, e per chi hanno votato.<br />

La Dc ha preso alle ultime amministrative il<br />

50%. Statisticamente almeno uno su due <strong>di</strong><br />

quelli che gridano hanno contribuito ad<br />

per essere ricordato non solo nell’elenco<br />

ufficiale che resterà imperituro, ma anche<br />

per come saprà affrontare la situazione come<br />

pro sindaco, libero da ogni influenza superiore.<br />

Prima iniziativa <strong>di</strong> sostanza è stata una<br />

lettera <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffida all’amministratrice delegata<br />

<strong>della</strong> Fondazione Inda che stava per convocare<br />

il Cda dell’Ente culturale. “Le funzioni<br />

<strong>di</strong> sindaco sono mie – ha scritto La Bianca –<br />

quin<strong>di</strong>, anche quelle <strong>di</strong> Presidente dell’Inda,<br />

perciò sarò io a convocare il consiglio <strong>di</strong><br />

amministrazione che dovrà rivedere la terna<br />

dei sovrintendenti da inviare al Ministro dei<br />

Beni Culturali”. Probabilmente è stata la<br />

sola lettera che La Bianca ha scritto con le<br />

palle in vita sua che ha lasciato <strong>di</strong> stucco<br />

anche il suo capo ( Pippo Gianni) e ottenuto<br />

il plauso del deputato regionale del Pdl<br />

Enzo Vinciullo. Magari non servirà a nulla,<br />

però ha fatto la parte del duro che non lascia<br />

le iniziative ad altri. <strong>Il</strong> centrodestra non ha<br />

trascorso delle buone feste, nonostante gli<br />

auguri che i suoi componenti si sono formalmente<br />

scambiati. Vinciullo è sempre sul piede<br />

<strong>di</strong> guerra e danza attorno al fuoco insieme<br />

alla sua... gente / tribù. Chiede <strong>di</strong> potere<br />

assumere la leadership del Pdl in forma del<br />

declamato 80 per cento <strong>di</strong> quote congressuali<br />

acquisite, ha chiesto una riunione <strong>della</strong><br />

<strong>di</strong>rezione provinciale del partito, però, non<br />

lo hanno convocato neanche ad una riunione<br />

<strong>di</strong> condominio del Pdl. Pensava che sarebbe<br />

spettato alla sua area in<strong>di</strong>care almeno un<br />

can<strong>di</strong>dato nella circoscrizione elettorale <strong>di</strong><br />

pertinenza, però il Cavaliere e Angelino Alfano<br />

hanno preferito puntare sull’esperienza<br />

<strong>di</strong> Stefania Prestigiacomo e non sui voti.<br />

L’ex ministro andrà alla Camera per la quin-<br />

www.i<strong>fatti</strong><strong>della</strong><strong>domenica</strong>.it<br />

eleggere quelli che chiamano assassini. Oggi<br />

si chiamerebbe antipolitica. Ovviamente<br />

la volta successiva i siracusani votarono<br />

sempre gli stessi.<br />

Ebbene io temo che anche questa volta voteranno,<br />

voteremo, sempre gli stessi. Almeno<br />

alle politiche. La scelta non presenta gran<strong>di</strong><br />

novità se si fa eccezione per Grillo in pic-<br />

Tutti in corsa. C’è<br />

un “posto al sole”<br />

ta legislatura, non sarà una consolazione per<br />

lui sapere che al Senato non otterrà il posto<br />

il senatore Bruno Alicata perchè il posto sarebbe<br />

stato messo a <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> liste alleate<br />

del Pdl. A Vinciullo perciò non resterà<br />

che prendere atto <strong>della</strong> situazione d’inamovibilità<br />

dell’establishment che governa da<br />

sempre nel siracusano il partito <strong>di</strong> Silvio<br />

Berlusconi. La reazione: Non riusciamo ad<br />

immaginare un Vinciullo alla ricerca <strong>di</strong> voti<br />

per il partito, magari, con i santini in mano<br />

<strong>di</strong> Stefania Prestigiacomo oppure <strong>di</strong>.... Roberto<br />

Centaro che sarebbe rientrato dalla<br />

finestra nel Pdl per l’accordo stipulato tra<br />

Miccichè e Berlusconi. Ed ecco arrivati alla<br />

novità <strong>di</strong> inizio anno: Si frantuma Grande<br />

Sud perchè il gruppo all’Ars non ha inteso<br />

seguire Miccichè nel suo improvvisato ritorno<br />

sotto l’egida del Pdl al retrogusto leghista.<br />

Miccichè sarebbe riuscito a salvaguardare<br />

pochissime posizioni <strong>di</strong> fedelissimi che<br />

hanno accettato <strong>di</strong> seguirlo ad Arcore. Ancora<br />

una volta il detto “Mai <strong>di</strong>re mai” si rinnova.<br />

Chi aveva creduto a quanto esternato<br />

nei comizi delle regionali, <strong>fatti</strong> (da Miccichè<br />

e Centaro) all’insegna del motto “dagli al<br />

Pdl, <strong>di</strong>struttore <strong>della</strong> Sicilia e del sud”, forse<br />

non riuscirà a raccapezzarsi nel sentire quelli<br />

<strong>di</strong> gennaio che invitano a votare per lo<br />

stesso Pdl antimeri<strong>di</strong>onalista. <strong>Il</strong> progetto<br />

Grande Sud è praticamente abortito, anche<br />

se ci ricaverà qualche posto in Parlamento e<br />

lo si evince dal fatto che Cascio e Castiglione<br />

sono rimasti zitti e buoni accettando la<br />

novità: “ E va bene – hanno detto al Cavaliere,<br />

l’importante è toglierci dai coglioni<br />

questo Miccichè che così non potrà più alzare<br />

la cresta in politica”. Titti Bufardeci si è<br />

schierato dalla parte <strong>di</strong> Cimino e del gruppo<br />

<strong>di</strong> deputati regionali lasciando il marchio<br />

Grande Sud a Centaro. <strong>Il</strong> <strong>di</strong>vorzio tra Titti e<br />

Roberto si è già registrato in silenzio e, tra<br />

8<br />

chiata nei sondaggi ora che il gioco si fa duro<br />

e che bisogna <strong>di</strong>re, oltre che vaffanculo, anche<br />

cosa si vuole fare dopo aver sfanculato<br />

tutti. C’è pure Ingroia, che mi pare un Di Pietro<br />

vent’anni dopo e che, scusatemi, io non<br />

riesco a <strong>di</strong>gerire. Ma non come persona e<br />

nemmeno come magistrato. No, non lo <strong>di</strong>gerisco<br />

come politico, come non <strong>di</strong>gerisco i giu<strong>di</strong>ci<br />

che si mettono a fare i politici e pensano <strong>di</strong><br />

trasferire in politica i toni e l’autorevolezza<br />

delle toghe. Ma una aggregazione che ha come<br />

punte <strong>di</strong> <strong>di</strong>amante Ingroia, Di Pietro e<br />

Luigino De Magistris (che conosco e mi fa<br />

anche simpatia per il lavoro che sta facendo a<br />

Napoli), una squadra così, non è un partito<br />

politico è una camionetta <strong>della</strong> celere. E io<br />

storicamente stavo dall’altra parte.<br />

Basta, dovremo scegliere fra Bersani, erede<br />

del partito che ho sempre votato fra innumerevoli<br />

perplessità, Berlusconi, cavallo<br />

(verrebbe da <strong>di</strong>re stallone) <strong>di</strong> razza che tuttavia<br />

è ormai scaduto come lo yogurt, e il<br />

“nuovo” Monti che (per carità, brava persona)<br />

ha lo stesso appeal politico <strong>di</strong> una caciotta<br />

ed è potatore <strong>di</strong> quella visione tecnocratico<br />

-finanziaria che non mi pare abbia saputo<br />

fronteggiare e gestire al meglio la crisi del<br />

mondo <strong>di</strong> questi anni. Abbiamo detto<br />

“assassini” o contumelie del genere a tutti<br />

questi, come i siracusani dal ponte umbertino,<br />

ma alla fine voteremo uno <strong>di</strong> loro, turandoci il<br />

naso come faceva montanelli con la Dc o facendo<br />

finta <strong>di</strong> essere sani come <strong>di</strong>ceva Gaber,<br />

o illudendoci ancora che esistano ideologie e<br />

valori. O non andremo a votare, <strong>di</strong> fatto votando<br />

per loro e lanciando un segnale d’allarme<br />

per la democrazia che dura <strong>di</strong> solito dalla<br />

chiusura dei seggi a quando arrivano i primi<br />

dati, che poi si inizia finalmente a parlare <strong>di</strong><br />

chi ha vinto e chi ha perso e gli astenuti se li<br />

scordano tutti.<br />

Vabbè, ci rifaremo alle amministrative che<br />

sceglieremo un sindaco nuovo <strong>di</strong> zecca, fra la<br />

ventina <strong>di</strong> aspiranti can<strong>di</strong>dati <strong>di</strong> movimenti e<br />

immobilità che si propongono per cambiare.<br />

Niente. Non sono cosa stasera. Mi sento il<br />

principe Fabrizio alle prese con questi nuovi<br />

improponibili “italiani”. Aspetto Juve-Milan<br />

<strong>di</strong> Coppa Italia e sarà per questo che sono<br />

pessimista. Però ho letto un bel libro, ve lo<br />

consiglio: “Open” <strong>di</strong> Andrè Agassi. Sorprendente<br />

e profondo. Hasta lo 2013 siempre<br />

Joe Strummer<br />

non molto, si saprà con quali risultati. Centaro<br />

ha chiamato a raccolta i rappresentanti nelle<br />

istituzioni in conto Grande Sud, però ancora<br />

non si sono registrati adesioni a favore <strong>di</strong> nessuno<br />

dei due contendenti. Sono la maggioranza<br />

coloro che aspettano che sia Bufardeci a<br />

sciogliere il nodo e in<strong>di</strong>care il nuovo progetto.<br />

Ovviamente, se ci sarà. Probabile un Bufardeci<br />

più a sinistra, forse crocettiano. <strong>Il</strong> Pd sotto<br />

le feste ha convocato il popolo delle primarie<br />

mettendo in campo la novità dell’accordo tra<br />

Marziano e De Bene<strong>di</strong>ctis. Accordo nato per<br />

lasciare fuori dai giochi Foti e Cafeo. Le parlamentarie<br />

sono state vinte da Pippo Zappulla<br />

e il secondo posto è andato alla can<strong>di</strong>data<br />

<strong>di</strong> Agire Solidale Sofia Ammo<strong>di</strong>o. L’ex parlamentare<br />

cigiellino ha ottenuto perciò l’agognato<br />

posto utile alla Camera Sicilia 2. Buon<br />

per lui e per Marziano che si rafforzerà ancora<br />

<strong>di</strong> più in provincia <strong>di</strong> Siracusa <strong>di</strong>venendo inarrestabile.<br />

Pippo Gianni non ha accettato <strong>di</strong><br />

correre per spirito <strong>di</strong> servizio e per far piacere<br />

al Pid <strong>di</strong> Saverio Romano, dal momento che<br />

non intende lasciare il posto ottenuto all’Ars a<br />

fine ottobre. E se qualcuno desidera i suoi 8<br />

mila voti non deve far altro che assegnare un<br />

posto al sole per il figlio Luciano Gianni che<br />

si è <strong>di</strong>messo settimane ad<strong>di</strong>etro da consigliere<br />

e da assessore del Comune <strong>di</strong> Priolo. Altre<br />

novità sono in itinere perchè le piccole liste<br />

tentano <strong>di</strong> entrare a Siracusa assegnando posti<br />

a can<strong>di</strong>dati locali. Tabacci con il suo movimento<br />

tratta con Pippo Gennuso trombato<br />

del Pds-Mpa alle regionali per poche decine<br />

<strong>di</strong> voti. Qualcuno tratta una can<strong>di</strong>datura nel<br />

Mir <strong>di</strong> Samorì, visto che al comune <strong>di</strong> Siracusa<br />

è nato un gruppo consiliare <strong>di</strong> riferimento<br />

uscito dal Pdl (Salvo Sorbello, Clau<strong>di</strong>o Fortuna,<br />

Natale Latina).Come non scrivere due<br />

parole sulla probabile nomina al Senato <strong>di</strong><br />

Raffaele Gentile, sempreverde e mai assente<br />

dai posti <strong>di</strong> potere. Anche lui, in nome del rinnovamento<br />

che verrà forse nell’anno 3.000,<br />

ha vinto le primarie indette da Sel sulla scia <strong>di</strong><br />

quelle Pd. Un professore che si presentava<br />

agli esami contro degli alunni, insomma vecchio<br />

contro giovane. E chi poteva mai vincere?<br />

Anche i renziani avevano avuto modo <strong>di</strong><br />

indovinare la risposta alla sciocca e superflua<br />

domanda.

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